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Genoa-Lazio dalla A alla… Z

DALLA A ALLA Z – Il match raccontato con tutte le lettere dell’alfabeto…

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LA PARTITA DALLA A ALLA Z – Dopo la sconfitta Torino contro la Juve, il Genoa torna in campo a Marassi stasera alle 20,45. I rossoblù se la vedranno infatti contro una Lazio reduce dalla sconfitta casalinga contro il Napoli ma in cerca del pronto riscatto. Il Grifone vuole invece ritrovare la strada dei tre punti: all’andata i biancocelesti si imposero 2-0 all’Olimpico grazie alle reti di Djordjevic e Felipe Anderson. Lazionews.eu racconta il match di questo anticipo del sabato sera con la rubrica “Dalla A alla Z”, curiosità e fatti legati alla partita dalla A di Anderson passando alla M di Memento fino alla Z di Zoccolo duro.

A di Anderson dove sei?. Serve un’impennata per non crollare. Lo sa bene la Lazio, che contro il Genoa, si affiderà al tridente con Lulic, Keita e Felipe Anderson. Lui è la carta della speranza di Pioli, una delle ultime chance per risollevare un ambiente depresso a cui mancano i gol, ma soprattutto le emozioni.

B di Brutta classifica. Il Genoa, dopo 23 giornate, si ritrova in 16esima posizione a sole cinque lunghezze di vantaggio sulla coppia Carpi-Frosinone e sulla zona retrocessione. La Lazio sembrava invece essersi ripresa dopo un momento difficile, ma la gara dell’Olimpico contro il Napoli ha evidenziato tutte le debolezze della rosa: i biancocelesti sono ora noni a 32 punti, nove in meno dei cugini della Roma e dunque dall’ultimo posto per l’Europa.

C di Capocannonieri. Il capocannoniere del Genoa sino a questo momento della stagione è Leonardo Pavoletti, autore di 10 reti in campionato, mentre l’attaccante più prolifico della Lazio è Antonio Candreva, fermo a quota 6 gol.

D di Delusione Candreva. Candreva è sempre più lontano dalla Lazio. L’esterno proprio con un gol contro il Napoli aveva cambiato la sua vita in biancoceleste, ora, però, la situazione è diversa e il numero 87 non ha più stimoli a giocare in uno stadio vuoto. A giugno si potrebbe concludere la sua storia laziale.

E di Era solo un bambino. Se Candreva va via, Danilo Cataldi rinnova. Una promessa d’amore fino al 2020. Tramite il proprio sito ufficiale il club biancoceleste ha comunicato di aver prolungato il contratto del centrocampista: “La S.S.Lazio comunica che l’atleta Danilo Cataldi ha rinnovato il suo contratto con la società biancoceleste fino al 30 giugno 2020″. Danilo ha commentato: “Sono emozionato, contento e felicissimo di aver rinnovato fino al 2020! La mia avventura in biancoceleste proseguirà ancora, ho iniziato da piccolino con questa maglia, avevo quindici anni, ora ne ho ventuno, sono contento di poter crescere qui e spero di arrivare oltre”.

F di Ferraris.  45 i precedenti giocati al Ferraris fra Genoa e Lazio nell’ambito della Serie A con un bilancio tutto rossoblù con 28 vittorie dei liguri e 9 dei biancocelesti, pari solo in 8 occasioni. Analizzando i precedenti assoluti si sale a quota 110 e il bilancio si fa più equilibrato: 39 vittorie per il Genoa contro le 39 dei laziali, mentre in 33 occasioni la gara è terminata in parità. Il penultimo precedente al Ferraris risale alla giornata numero 30 della stagione 2013/14 con la vittoria dei grifoni per 2-0, mentre nell’ultimo incontro tra le due formazioni è stato Pinilla, con un gol allo scadere, a regalare il successo ai padroni di casa.

G di Gol.  Sono 144 le reti realizzate da Genoa e Lazio nei 45 precedenti giocati a Marassi, con i padroni di casa che hanno potuto esultare in 91 occasioni: le restanti 53 reti, invece, portano la firma di un calciatore biancoceleste. La Lazio è la formazione che ha compiuto più cross utili (212), a sottolineare come il gioco sulle fasce sia una prerogativa importante per la squadra di Pioli, mentre il Genoa è tra le formazioni che hanno corso di meno in questo campionato (16esimo posto con 101,3 km di media percorsi a partita).

I di Il primo incontro. Il primo match assoluto tra Genoa e Lazio risale al 15 luglio 1923: gara di andata della doppia sfida di finale che vale il titolo di Campione d’Italia. Il Genoa arriva al confronto da imbattuto nelle 26 partite disputate fino a quel momento. La partita non ha storia i rossoblù si impongono 4-1 mettendo una seria ipoteca sullo scudetto (l’ottavo della storia) che conquisteranno una settimana dopo vincendo anche la gara di ritorno a Roma per 2-0. Le due squadre si incrociano nuovamente nelle stagioni 1927/28 e 1928/29 essendo inserite nello stesso girone della Divisione nazionale: 4-0 per il Genoa il 9 ottobre ’27 (doppietta di Giovanni Chiecchi, Bodini, e rigore di Levratto) e 1-0 (Chiecchi) il 26 maggio 1929.

L di L’andata. La gara d’andata terminò con un netto 2-0 in favore della Lazio, che s’impose grazie alle reti di Djordjevic e Felipe Anderson. L’anno scorso, invece, fu il Genoa a vincere per ben due volte con lo stesso punteggio, un 1-0 targato Perotti all’Olimpico e Pinilla a Marassi.

M di Memento: c’eravamo tanto amati. Storie di ex. Amici? Una volta. Alleati? Non più come prima. Lazio e Genoa, Lotito e Preziosi, ex carissimi amici e alleati. Il mercato, i casi Sculli e Granqvist, le promesse mancate e le parole d’onore ritirate. Società e presidenti avevano stretto vari patti in passato, negli ultimi tempi gli accordi sono saltati e l’amicizia è entrata in crisi.

N di Napoli che non fa sconti. Troppo forte il Napoli, molto più dei 18 punti che prima della partita separavano le due squadre: per portare via punti alla squadra di Sarri serviva una vera e propria impresa, ma per la Lazio di quest’anno è risultato veramente troppo.

O di Orsato. Sarà Daniele Orsato a dirigere il match tra Genoa e Lazio. Lo ha reso nota la Lega Serie A che ha designato come guardalinee Di Liberatore e Fiorito, quarto uomo Alassio e per il ruolo di addizionali Mazzoleni e Chiffi. L’arbitro veneto non ha mai arbitrato la Lazio quest’anno, il bilancio in campionato parla di 4 vittorie, 10 pareggi e 5 sconfitte. Orsato, però, è ricordato soprattutto per aver arbitrato la finale di Coppa Italia contro la Roma, vinta dai biancocelesti grazie al gol di Senad Lulic.

P di Pochi ma buoni?. Pioli deve fare i conti con le assenze dello squalificato Matri ma soprattutto degli infortunati Bisevac e Candreva. Tornano però a disposizione del tecnico biancoceleste dopo il turno di stop Cataldi e Milinkovic-Savic. In avanti Djordjevic favorito su Klose.

Q di Quella patente sospesa. A disturbare la vigilia, in casa rossoblù, c’è stata la multa comminata a Mattia Perin: il portiere rossoblù, con la patente sospesa fino a marzo, è stato fermato al volante della propria auto nella notte tra mercoledì e giovedì. “Perin è una persona adulta, non credo che si farà influenzare da quanto accaduto – assicura Gasperini – Arrivava dalla trasferta di Torino e ha pensato di fare in auto i 500 metri che separano casa di Pavoletti dalla sua, purtroppo per lui è andata male, quindi è giusto che paghi la multa”. Il portiere avrebbe cercato di scusarsi e minimizzare l’accaduto affermando di aver “fatto una cavolata” ma i carabinieri hanno redatto il verbale e gli hanno nuovamente ritirato la patente.

R di Razzismo si, razzismo no. Due turni di chiusura alla Curva Nord, uno ai Distinti Monte Mario e ai Distinti Tevere Lato Nord e complessivi 65.000 euro di ammenda alla Lazio per i cori razzisti rivolti dai propri tifosi a Koulibaly e quelli discriminatori rivolti ai sostenitori del Napoli. È questa la sanzione inflitta questo pomeriggio dal giudice sportivo. La sospensione dell’arbitro non ha influito, la sanzione sarebbe stata la stessa anche senza interruzioni.

S di Scelte. A distanza di sei giorni dall’impegno con la Viola, di tre dal match con la Juve, il pallone rotola di nuovo tra schemi e piedi. Al termine della sessione svolta al Centro Signorini, i giocatori hanno raggiunto alla spicciolata la sede del ritiro, al Porto Antico, per la cena collettiva e l’inizio del ritiro. Prima presenza ufficiale al Ferraris, da neo genoani, per i tre ultimi acquisti Gabriel Silva, Matavz e Fiamozzi.

T di Tecnici a confronto. A fronte di un attacco che ha bisogno di trovare nuovi automatismi, la difesa ha saputo comportarsi match, subendo solo due reti nelle ultime cinque gare: “Dietro stiamo facendo bene, è una base per ottenere risultati. Quando non siamo stati così, abbiamo pagato pesantemente – sottolinea Gasperini – Contro la Lazio sarà una gara diversa da quelle con Fiorentina e Juventus, perché ogni squadra ha le sue peculiarità e presuppone aspetti specifici. Quella biancoceleste un’ottima compagine con giocatori di valore. La formazione? Ci sono ancora oggi e domani per compiere valutazioni e misurare il recupero delle energie nervose”. Pioli: “L’atteggiamento che mi aspetto dalla squadra è la reazione, non siamo riusciti a dare continuità ai nostri risultati, la prestazione non è stata così insufficiente. Voglio vedere uno spirito combattente, in un ambiente carico e contro una squadra difficile. Quello che è successo non fa bene a nessuno e non fa bene al nostro ambiente, non entro in merito alla decisione dell’arbitro. bisogna fare in modo che in Italia tornino allo stadio i tifosi, stiamo dando risalto a pochi che non sono tifosi”.

U di Una squalifica “ingiusta”. Squalifica di Curva e Distinti dopo i cori razzisti, la Lazio non ci sta. La società ha inoltrato il ricorso solo per il settore dei Distinti puntando su una differenza nei referti: l’arbitro ha parlato di “buu” razzisti provenienti dalla Nord, la Procura Federale ha coinvolto anche i Distinti Nord, Est e Ovest. Molti i campioni che hanno difeso i tifosi laziali: da Cissè a Liverani, tutti in coro.

V di Verso la quinta. 3 vittorie laziali (2-0, Pandev e Rocchi l’11 maggio 2008; 1-0, Zarate il 18 aprile 2009; 2-1, Palacio per il Genoa e poi sorpasso ospite con Dias e Floccari il 25 aprile 2010), un pareggio (0-0, il 6 gennaio 2011) e 2 vittorie genoane nelle ultime stagioni entrambe per 3-2. Palacio e la doppietta nel primo tempo di Jankovic per il Genoa e le reti di Ledesma e Gonzalez (su rigore al 90’) per la Lazio sono i marcatori del match del 5 febbraio 2012. Il gol di Rigoni al 94’ regala al Genoa di Ballardini un fondamentale successo in chiave salvezza il 3 febbraio dello scorso anno (di Borriello al 16’, Bertolacci al 22’ per il Grifone, Floccari al 58’ e Mauri su rigore all’82’ per l’Aquila le altre reti).

Z di Zoccolo duro. A Genova, contro il Genoa non è mai stato facile. Non lo sarà neppure stasera e per una Lazio decimata e delusa i rossoblu rischiano di essere l’avversario meno gestibile in questo momento. Gli uomini di Pioli dovranno dimostrare carattere, quello che, finora è mancato in tante, troppe occasioni.

 

Michela Santoboni

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