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Gol, sacrificio, personalità. Miro e Ciro, tra passato e futuro

KLOSE IMMOBILE CONFRONTO – Due uomini, due talenti, due storie da raccontare…

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KLOSE IMMOBILE CONFRONTO – Uno, classe ’78, nasce nella città polacca di Opole, figlio di un calciatore professionista e di una giocatrice di pallamano. L’altro, 27 anni fa a Torre Annunziata inizia a dare i suoi primi calci al pallone. Uno, la storia l’ha già scritta: secondo calciatore tedesco con più presenze in Nazionale, capocannoniere della Coppa del Mondo 2006, miglior marcatore di sempre dei Mondiali e della Nazionale tedesca. L’altro, la storia – almeno della Lazio – forse la scriverà. O forse no. Ma quel che è certo, è che Miro e Ciro, oltre l’assonanza tra i nomi, sono legati da un unico filo conduttore: il talento. E quando quello c’è, difficilmente si sbaglia.

IMMOBILE, EREDE DI KLOSE? – Quando lo scorso luglio la Lazio ha annunciato che sarebbe stato Immobile l’erede di Klose in molti hanno storto il naso. D’altronde non è facile rimpiazzare il giocatore straniero che con l’aquila in petto ha segnato più reti di tutti in Serie A. E nemmeno quello che, in 171 presenze con i biancocelesti, è diventato il decimo marcatore ad aver segnato di più nella storia del club. A pari merito con Simone Inzaghi. Casualità.

CIRO TRA EUFORIA E PRESSIONE – Proprio l’attuale tecnico ha convinto Immobile a prendere in mano le redini di una squadra orfana di qualcuno che facesse la differenza. E cosi Ciro è sbarcato nella Capitale, unendo all’entusiasmo un “po’ di pressione per il confronto con Miro, che ha fatto la storia”. Ma il napoletano è convinto anche di “raggiungere ottimi traguardi con la giusta calma.”

IMMOBILE DA RECORD – Come smentirlo. Ventuno fino ad ora le reti stagionali siglate, superando il record di marcature dell’era Lotito precedentemente detenuto da Tommaso Rocchi e Goran Pandev. Ed è solo l’inizio. In grado di giocare su tutto il fronte d’attacco, dotato di un fisico possente ma al contempo agile, capace di dribbling nello stretto, l’attaccante napoletano ha dimostrato più volte un forte spirito di sacrificio per la squadra, prediligendo il gioco di gruppo rispetto all’individualità.

KLOSE DA STORIA – Aspetto che lo lega fortemente a Klose, capace di risultare decisivo anche senza segnare. Abile nel contribuire alla manovra offensiva dei suoi compagni grazie alla sua partecipazione al gioco, il tedesco vanta un fiuto del gol e un’intelligenza tattica e motoria che lo hanno reso un pezzo di storia del calcio internazionale e della Lazio.

TRA PASSATO E FUTURO – Una storia ancora tutta da scrivere, con la passione di chi crede in questa maglia e la determinazione di chi vuole lasciare impresso il proprio nome nei cuori biancocelesti. Che sia o meno Ciro a farlo è ancora presto saperlo. I tifosi, almeno per il momento, possono dormire sonni tranquilli.

A.M

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