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LOTITO: “Sono un presidente-tifoso e non vendo la LAZIO. Pronto ad accettare un confronto con i tifosi”
Il patron aggiunge: ” Io non vendo sogni ma solide realtà. Ho fatto tanti errori anche io, uno dei quali è proprio quello di non illudere le persone”…
NOTIZIE SS LAZIO – Intervistato dai microfoni di Radio Deejay, Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha risposto alle accuse dei tifosi: «Le critiche sensate sono sempre ben accette, le altre lasciano il tempo che trovano e diventano chiacchiere da bar. Nessuno, però, si è mai permesso di andare a vedere se i fatti contestati sono reali o inventati. Quando ho preso la società, la Lazio aveva 550 milioni di euro di debiti. Avevo detto che in tre anni avrei consentito alla squadra di ripartire: mi pare che i fatti mi abbiano dato ragione». Il patron non ci sta e attacca: «Io sono un presidente-tifoso e non viceversa. Io non vendo sogni ma solide realtà. Non illudo la gente, faccio il passo secondo quelle che sono le potenzialità della società. Ho fatto tanti errori anche io, uno dei quali è proprio quello di non illudere le persone».
SULLA CONTESTAZIONE
Purtroppo la gente segue l’onda, nessuno si è mai permesso di valutare singolarmente se i fatti contestati sono veri oppure no. Io farei una distinzione tra i veri tifosi e quelli che continuano ad assumere questi atteggiamenti. Ribadisco che ho preso una società che fatturava 84 milioni e ne perdeva 86,5. Ho sempre cercato di investire con attenzione, ricordiamoci poi che dovremo tenere conto anche del Fair Play finanziario. Una dimostrazione di questo è il Paris Saint-Germain, che ora risulta tra gli osservati speciali dell’Uefa. Io di errori ne ho fatti tanti, ma credo che quello principale sia quello di non illudere le persone. Nel calcio purtroppo pagano di più i sogni, piuttosto di essere chiari e dire le cose come stanno. Io ho sempre detto di avere l’obbligo di preservare i valori di questa squadra e di tramandarli, ma non ci si può basare sul prezzo del cartellino per valutare la qualità di un giocatore.
Sui rifiuti nel calciomercato di riparazione
Alla Lazio ci vogliono venire tutti, lo ribadisco ancora una volta. I mezzi d’informazione se la cantano e se la suonano. I fatti che mi contestano riguardano Quagliarella, Biabiany e Giovinco. Quagliarella è stato un obiettivo di mercato di quest’estate, purtroppo a fine agosto la Juventus ha deciso di non cederlo. Nel mercato invernale, invece, ha deciso di non cambiare squadra. Non di rifiutare la Lazio, ma non di non muoversi da Torino. E’ diverso
Sul futuro della società
Non voglio vendere la società, ma lasciarla a mio figlio per dare continuità. Non avremo mai problemi, siamo una società florida e forte, siamo un punto di riferimento per il sistema di innovazione del calcio italiano. E accetterò un confronto con i tifosi, ma a patto che non siano quelli prevenuti che parlano tanto per sentito dire. I fatti sono altri».
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