Restiamo in contatto

NOTIZIE

Cardelli: “Troppi stranieri, lascio il calcio. I compagni sono con me”

NOTIZIE LAZIO – Dopo lo sfogo di ieri, il giocatore si racconta a 360 gradi…

Pubblicato

il

NOTIZIE LAZIO – Il giovane spiega la sua scelta. Ieri la notizia che ha spiazzato tutti, lo sfogo di Filippo Cardelli, ormai ex giocatore della Lazio Primavera. Queste le sue parole rilasciate a GianlucaDiMarzio.com: “Sono felice, non mi pento. Certo, lasciare il campo da calcio non è una bella cosa, ma se le persone hanno capito le mie intenzioni sono contento”.

Il suo futuro sarà ora negli Stati Uniti: “Mi prendo un anno per studiare l’inglese, mi dedicherò allo studio. Poi ad agosto lascerò l’Italia. Voglio prepararmi bene, ma soprattutto riprendermi tutte le cose a cui non ho potuto prestare attenzione in questi anni. Gli amici, la famiglia, la mia vita sociale”. 

I suoi compagni non lo abbandonano: “Mi appoggiano, mi sostengono, i ragazzi sono con me. E’ una scelta personale”.

E Simone Inzaghi? “Per ora non mi ha ancora detto niente, ma si è sempre comportato bene. E’ una bravissima persona, sul serio”.

Uno dei motivi della sua decisione, l’infortunio: ““L’anno scorso mi sono rotto il ginocchio, sono stato fuori tutta la stagione. I miei hanno speso una fortuna per curarmi, è uno scandalo che non ci abbia pensato la Lazio. Fortunatamente ho buone possibilità economiche, ma tante altre persone no. Mi è dispiaciuto veramente tanto, davvero”.

Non tutti poi in squadra hanno un contratto: “Ad oggi la Primavera non ha un gruppo, è divisa. Ci sono quelli col contratto e quelli senza, ovvero tutti gli italiani tranne Dovidio e Rossi che sono i fuoriquota. Come si fa a creare un gruppo con queste divergenze? Gli stranieri sono quasi la metà, tra i giocatori italiani sono rimasti in pochi. Penso al gruppo degli Allievi Nazionali, sono rimasti soltanto Borrelli, Bezziccheri, Cardoselli e Folorushno. Tutti gli altri sono andati via (Pedrazzini, Nolano, Cotani). Potevano creare una rosa competitiva!“.

Tanti,troppi stranieri e non sempre forti: “Prendono giocatori normali, non fenomeni alla Keita. Io non sono contro gli stranieri a prescindere, sia chiaro. Se un ragazzo è bravo e viene da fuori son contento, mi aiuta a vincere. Fa la differenza. Ma ora sono troppi, davvero. Non c’è affiatamento”. Ed ecco, allora una decisione maturata col tempo: “Ci penso già dall’anno scorso, da quando mi sono rotto il crociato. Ho sofferto, ho pensato, mi chiedevo se ne valesse la pena. E allora mi son rimesso in sesto”. Sudore, sacrificio: “Quest’anno sto bene, ho fatto la preparazione e mi sento in forma. Avrei giocato titolare, l’allenatore credeva in me. Volevo dimostrare a me stesso di potercela fare. Poi ho cambiato idea”.

Cardelli continua: Non ci sono rispetto, dignità, interesse. Non c’è neanche la squadra, il gruppo. Spesso mi sono chiesto chi me lo facesse fare”. Il “calcio italiano è morto”, sostiene. “Tanti ragazzi arrivano in Primavera perché sono condannati a fare questo, molti rinunciano a tutto pur di inseguire il proprio sogno. Ma poi? Cos’hanno? Io sono fortunato, ho avuto la possibilità di prendere questa decisione. Altri no, meriterebbero di meglio. Ormai il calcio è così, pieno di stranieri. Dicono che gli italiani forti non ci sono, ma non è così! Guarda il Sassuolo, è arrivato anche in Europa League. Tutti italia. E io per questo sport ci ho lasciato un ginocchio….

Infine un messaggio: “Voglio ringraziare tutti per i messaggi e il sostegno. Mi hanno fatto cambiare il telefono, era impazzito a suon di notifiche. Dico solo grazie, davvero. Ormai questo calcio è una tristezza”.

D.S.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati