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ACCADDE OGGI. La Lazio batte la Samp 1-0. Esordio per D’Amico, a fine anno sarà Scudetto

ACCADDE OGGI –  Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

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LAZIO – 14 ottobre 1973. Allo Stadio Olimpico la Lazio ospita la Sampdoria per la seconda giornata di un campionato che passerà alla storia. Pulici, Wilson, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, mister Maestrelli: nessuno di loro sa ancora che a fine anno la società biancoceleste festeggerà il suo primo Scudetto. Dopo aver battuto agevolmente il Lanerossi Vicenza all’esordio stagionale, la Lazio incappa in una di quelle giornate storte, in cui il gol sembra non poter arrivare neanche spingendo il pallone con le mani. L’arbitro, un ancor giovane Casarin, sbaglia tanto: i capitolini recriminano almeno due calci di rigore. Poi, come spesso accade quando è “l’anno giusto”, la Lazio trova un ormai insperato gol-vittoria nel finale, con la zampata di WilsonD’Amico, entrato al 69′ al posto di Re Cecconi, all’esordio assoluto in Serie A, aveva portato con sé un’importante dose di vivacità. Nel finale, la partita assume una veste quasi comica: pochi minuti dopo la rete laziale si assiste all’invasione di campo del tifoso Marcello Rosetti che, nel tentativo di aggredire il doriano Boni (reo di aver battibeccato con Garlaschelli), viene intercettato dal direttore di gara e consegnato ai Carabinieri. Nella concitazione del momento, Chinaglia travolge goffamente un fotografo.

STORIA – 14 ottobre 1943. Campo di sterminio di Sobibòr, Polonia. Circa 300 mila deportati, in maggioranza ebrei, ma anche zingari e prigionieri di guerra sovietici, sono stati uccisi nell’ultimo anno e mezzo, cioè dal giorno della costruzione del lager. Seguendo l’esempio di quanto avvenuto poco tempo prima a Treblinka e nel ghetto di Varsavia, i prigionieri tentano la rivolta, guidati dall’ufficiale ucraino dell’Armata Rossa “Sasà” Pecerskij: 11 ufficiali delle SS vengono uccisi, ma il ritrovamento del corpo inerme del sergente Beckmann scatena la furia omicida dei nazisti, che iniziano a massacrare i detenuti. Molti di essi tentano la fuga attraversando il campo minato oltre le recinzioni del campo, alcuni saltano in aria, spianando comunque la strada a chi era nelle retrovie. Fuggirono in 600, alla fine, ma circa 240 furono rintracciati, ed uccisi, il giorno stesso o pochi dopo. Si è tuttora a conoscenza di soli 58 superstiti del campo di sterminio di Sobibòr.

SPORT – 14 ottobre 1968. Sono in corso di svolgimento le XIX Olimpiadi, ospitate da Città del Messico. Nella finale dei 100 metri piani, la prima nella storia corsa esclusivamente da sprinter di colore, l’americano James Ray Hines abbatte il muro dei 10 secondi: il cronometro si ferma a 9”95, è un risultato storico. Per dare una dimostrazione tangibile dell’impresa, basti pensare che il suo record del mondo resisterà per 15 anni quando, nel 1993 a Colorado Springs, Calvin Smith correrà tale distanza due soli centesimi più velocemente.

Giordano Grassi

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