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BRASILE 2014. THIAGO MOTTA si candida: “Pronto per una maglia da titolare. Contro il Costa Rica sarà una finale”

Il centrocampista azzurro aggiunge: “Mi sento un italiano nato in Brasile e sono contentissimo di questo”…

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BRASILE 2014 –  Probabile titolare nella partita di venerdì contro la Costa Rica, il centrocampista dell’Italia, Thiago Motta ha parlato oggi in conferenza stampa a Casa Azzurri. Queste le sue dichiarazioni principali riportate da tuttomercatoweb.com:

Sul suo momento:
“In ritiro stiamo molto bene, è un posto dove possiamo lavorare con tranquillità. Io sono pronto come gli altri: siamo in 23 che vogliamo giocare, ma sappiamo che si gioca in undici ed aspettiamo il nostro momento”

Sul nuovo centrocampo azzurro:
“Io sono in nazionale da due anni e mi trovo molto bene. Cercheremo di fare ancora meglio e sono convinto che possiamo farlo. Vedremo se già dalla prossima partita potremmo migliorare quanto fatto con l’Inghilterra”

Sui fischi dei brasiliani per lui:
“A me piace giocare a calcio. Sono nato in Brasile ma mi sento italiano. È un piacere entrare in campo, giocare in Brasile e, soprattutto, giocare con una grande Nazionale. Adesso la sensazione è difficile da spiegare: quando sarà passato il tempo, saprò dire cosa avrò provato in questo Mondiale”

Sul Mondiale:
“Oggi nel calcio non esiste più una squadra imbattibile o squadre che vengono per fare una passeggiata. Oggi ci sono 2-3 squadre migliori delle altre, ma, se non vanno al 100% vanno in difficoltà. Con questo clima, poi, le squadre più abituate hanno un po’ più di vantaggio. Come la Costarica, che ha giocato molto bene, ha corso tantissimo, ma non è una sorpresa. Hanno buoni giocatori, sanno quello che fanno e sarà una partita difficile per noi”

Sui complimenti di De Rossi e la sostituzione di Verratti:
“Io ringrazio Daniele, ma secondo me ha un po’ esagerato. Io sono pronto a giocare come gli altri. Verratti ha fatto un primo tempo contro l’Inghilterra, quindi credo che sia una scelta, da parte di Prandelli, di dare riposo ad un giocatore che ha giocato due partite da 90 minuti ed ha avuto la febbre. Chiaro che io non ho le sue caratteristiche, ma cercherò di dare il mio meglio per i compagni”

Sul sogno di vincere il Mondiale da oriundo:
“Noi abbiamo tre giocatori che hanno avuto il merito ed il privilegio di aver vinto il Mondiale e sono importantissimi per l’esperienza e la qualità che hanno. Sono loro che devono portare gli altri come si fa a vincere un Mondiale: speriamo di poter arrivare fino in fondo con loro”

Sulla scelta dell’Italia:
“Io sono andato via dal Brasile molto presto, a quindici anni. Sono stato tanto tempo in Spagna, mi sono abituato al modo di vivere e di giocare europeo, ho avuto la fortuna ed il privilegio di avere una famiglia italiana ed ho potuto giocare con l’Italia. Mio padre è nato in Brasile e mio nonno era italiano, di Rovigo. Mi sento un italiano nato in Brasile e sono contentissimo di questo. Giocavo nella Nazionale brasiliana ero nato in Brasile ed era normale per me andare in Nazionale. Quando sono andato in Europa, anche per interesse mio, non mi veniva in mente di tornare in Brasile. Ho avuto il privilegio di avere il passaporto italiano ed ero convinto che per me la cosa migliore fosse andare a giocare con la Nazionale italiana: non avevo la stessa voglia che hanno i brasiliani, e che rispetto, di vestire la maglia verde oro. È una cosa che mi ha fatto crescere come giocatore e come uomo”.

Su Verratti:
“Sta alla grande, sta benissimo”

Sul Brasile:
“Le squadre di Scolari non sono mai spettacolari, ma arrivano sempre in fondo. Non mi sorprende che il Brasile ieri non abbia giocato benissimo, ma sarà una squadra che lotterà fino alla fine per vincere questo Mondiale: di questo sono convinto”

Sulla Costa Rica:
“Abbiamo visto la prima partita, gioca molto bene di squadra ed ha giocatori davanti che possono fare la differenza. Sono molto veloci a verticalizzare, sono abituati a questo clima, dovremo stare molto attenti. E sarà, comunque, una partita molto difficile: con l’entusiasmo e la qualità che ha, sarà una squadra molto complicata. Dovremo affrontarla come se fosse una finale”

Su Buffon:
“Gigi sta bene, ma non lo so se gioca: deciderà l’allenatore”

Sul time out:
“È molto importante: si gioca in un clima difficile e non è facile giocare novanta minuti di grande ritmo. Anche per la salute dei calciatori. Non sta a noi decidere, ma credo che si importante per tutti: per noi è per la gente che ci vede giocare”

Sul suo ritorno in Italia:
“Il mio momento all’Inter è stato bellissimo, con altri giocatori ho fatto la storia dell’Inter, ma adesso stanno cercando di costruire una nuova squadra, con un nuovo presidente. Io mi trovo benissimo al Psg, non penso di cambiare in un futuro prossimo, ma tornare in Italia, perché no?! Non si può mai sapere…”

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