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REJA saluta la LAZIO. Ma è un addio al veleno

Dopo due anni e mezzo in biancoceleste il tecnico di Gorizia lascia la Capitale:’’A Roma si critica sempre’’…

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Dopo due anni e mezzo in biancoceleste il tecnico di Gorizia lascia la Capitale:’’A Roma si critica sempre’’…

Arrivò con una vittoria (a Parma per 0 a 2); ora se ne va, ancora con un successo (Lazio-Inter 3-1). Sul campo Edy Reja ha tutto dalla sua parte. 128 punti in due anni. Salvezza centrata nella sua prima stagione in biancoceleste, quando subentrò al disastroso Ballardini; qualficazione in Europa League lo scorso anno (sfiorata la Champions, Lazio quarta a pari punti con l’Udinese), e ancora una volta quest’anno (stavolta quarti in solitaria). Passo da grande e gruppo unito. Due caratteristiche che il tecnico di Gorizia ha sempre tenuto compatte nella sua gestione e che spesso hanno regalato buoni risultati alla Lazio. Eppure Reja oggi non è più l’allenatore dei biancocelesti. La notizia non è ancora ufficiale, ma le dichiarazioni del mister ieri, hanno fatto capire la sua intenzione di andare via:’’Ho già preso la mia decisione, nonostante Lotito mi abbia chiesto di pensarci’’, aveva detto. Un mercato non all’altezza dei programmi del tecnico, un contratto poco prolifico, ma soprattutto l’ambiente. Reja è stato molto critico con l’aria che si respira a Roma:’’Qui c’è ambiente negativo. Reja, Lotito, giocatori, è stata una critica continua. Sembra che in due anni non sia stato fatto nulla”.

Duro dunque il goriziano che lascia ai suoi successori un’eredità molto pesante. Si, i successori. Da qui all’inizio del ritiro di Auronzo nasceranno veri e propri tormentoni sul nome del nuovo allenatore della Lazio anche se un quadro sembra esser già delineato. Tra i tanti nomi che si fanno, i più papabili sono quelli di Di Matteo e Zola. Sul primo si saprà qualcosa di più dopo la finale di Champions League, che domani sera il suo Chelsea affronterà contro il Bayern Monaco, anche se Abramovich non sembra intenzionato a confermarlo. Così per l’ex giocatore della Lazio si spalancherebbero le porte della Capitale, anche se il Liverpool e la Premier affascinano di più l’attuale allenatore dei blues. Con Zola invece, da Febbraio, quando Reja annunciò le dimissioni, poi respinte, non ci sono stati più contatti. Tutto confermato dal suo agente Marrucco:’’Non ci sentiamo con la Lazio da tre mesi’’.

Ormai superata l’idea Montella poi, molto vicino al ritorno in giallorosso, Lotito e Tare sembrano aver sondato il terreno anche per Gasperini, Del Neri Mazzarri. Tre allenatori capaci di valorizzare i giovani, ma soprattutto in grado di gestire una piazza come quella di Roma. Il Gasp, dopo il flop all’Inter ha voglia di rilancio e la Lazio potrebbe essere davvero l’occasione della sua carriera. Del Neri, a Roma c’è già stato, quando allenava i giallorossi; non è durato molto ma si può dire che il friulano sa quali siano le insidie e le pressioni che trasmette una piazza come quella di Roma. Poi c’è Mazzarri, allenatore del Napoli, in finale di Coppa Italia, ma soprattutto anche lui al passo d’addio con i partenopei. Almeno così sembra. La probabile cessione di Lavezzi potrebbe aver scatenato nel livornese ancor di più, la voglia di cambiare aria, di provare una nuova avventura. Con De Laurentiis i rapporti sono tesi. La problematica più grande è però legata allo stipendio che percepisce Mazzarri, decisamente maggiore rispetto al milione di euro scarso percepito da Reja. Altro giro, altro nome; quello di Stefano Pioli attualmente alla guida del Bologna:’’Escludo che io lasci il Bologna. Io e il mio staff abbiamo voglia di dare continuità al lavoro impostato quest’anno. I presupposti per fare bene ci sono’’, aveva detto il tecnico, spegnendo così le voci che lo volevano vicino alla Lazio.

E gli ex laziali? Un miraggio per i tifosi biancocelesti, che da anni ormai sognano i ritorni di Simeone, Mancini, Mihaijlovic. El ciolo ha conquistato l’Europa League con l’Atletico Madrid ed è rimasto legatissimo alla Lazio, così come Sinisa che dopo le esperienze al Bologna, al Catania e alla Fiorentina, potrebbe essere pronto per il grande salto di qualità. E infine il Mancio, fresco trionfatore in Premier League ma con il progetto Champions per il prossimo anno; ancora alla guida del Manchester City. La Lazio non ha avviato alcun contatto con nessuno dei tre. Ai tifosi resta solo il sogno che un giorno uno di questi possa tornare, la speranza che arrivi un tecnico vincente e una sola certezza: l’addio ad Edy Reja.

A.C.

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