Restiamo in contatto

NOTIZIE

IFAB, ecco le innovazioni regolamentari: dalle rimesse ai falli di mano

Pubblicato

il

IFAB CAMBIAMENTO REGOLE – L’IFAB, nella riunione tenutasi in Scozia il 2 marzo scorso, ha introdotto alcune modifiche al regolamento, attualizzandolo e, soprattutto, portando chiarimenti alla questione più dibattuta degli ultimi anni, cioè i tocchi di mano. Le ha spiegate l’ex arbitro Luca Marelli sul suo sito internet.

IMESSA DA PARTE DELL’ARBITRO – Capita spesso che l’arbitro interrompa il gioco al fine di far soccorrere un giocatore. Nell’atto di restituzione del pallone la squadra che usufruiva della rimessa in gioco calciava il pallone decine di metri indietro, di fatto perdendo tempo e ritardando non di poco l’azione d’attacco degli avversari. Per tal motivo l’IFAB ha optato per una modifica del regolamento, individuando queste direttive:
– nel caso in cui l’arbitro fermi il gioco in area di rigore, il pallone verrà (di fatto) consegnato al portiere;
– se il gioco viene fermato all’esterno dell’area di rigore, l’arbitro rimetterà il pallone in gioco a favore della squadra di cui fa parte l’ultimo calciatore che ha toccato il pallone e nel punto in cui si trovava il pallone stesso;
– in tutti i casi in cui è prevista una rimessa da parte dell’arbitro i calciatori dovranno trovarsi ad almeno 4 metri dal punto in cui il pallone tornerà in gioco.

TOCCO DELL’ARBITRO – Oltre a ciò l’IFAB ha stabilito che, nel caso in cui il pallone abbia toccato l’arbitro cambiandone il possesso, il direttore di gara non lascerà proseguire l’azione. Chiaro che l’arbitro non interromperà il gioco nel caso in cui, dopo aver intercettato il pallone, lo stesso rimarrà in possesso della medesima squadra. Lo stesso dicasi per un’eventuale rete realizzata dall’arbitro a seguito di una deviazione fortuita.

CALCI DI PUNIZIONE – Se, fino ad oggi, gli attaccanti potevano sistemarsi dove preferissero vicino alla barriera, dalla prossima stagione i giocatori non potranno avvicinarsi a meno di un metro dalla barriera.

CALCI DI PUNIZIONE IN AREA E RINVIO – Fino allo scorso 31 maggio il pallone non era considerato in gioco, su un calcio di punizione assegnato in area di rigore, fino al momento in cui lo stesso non avesse oltrepassato una delle linee perimetrali dell’area stessa. Dal 1° giugno tale norma non esiste più: il pallone potrà essere toccato dai giocatori (un qualsiasi calciatore, attaccante o difendente, ad eccezione del battitore) non appena verrà calciato e si muova. Tale regola ricalca perfettamente un’altra innovazione, relativa al calcio di rinvio. Anche in occasione del calcio di rinvio, infatti, il pallone non sarà in gioco appena uscito dall’area ma nel momento stesso in cui il portiere (od altro giocatore difendente) calcia il pallone.

FESTEGGIAMENTI RETE – L’IFAB ha voluto ulteriormente stringere le maglie per i calciatori che festeggiano levandosi la maglietta, sottolineando che un’ammonizione comminata per tale gesto non verrà revocata nemmeno nel caso in cui la rete festeggiata dovesse essere annullata, per un qualsiasi motivo.

CALCIO D’INIZIO – Dallo scorso 1 giugno si è tornati all’antico: il capitano che vincerà il sorteggio non potrà solo scegliere il campo ma, in alternativa, potrà optare per avere il primo possesso della partita. Il motivo di tale retromarcia viene spiegato dall’IFAB in conseguenza dell’aumentata dinamicità del gioco e, soprattutto, in considerazione del fatto che una rete può (ipoteticamente) essere realizzata direttamente col calcio d’inizio.

INTERRUZIONI – Si tratta dei timeout “tecnici” a metà delle due frazioni di gioco per consentire ai calciatori di dissetarsi e di rinfrescarsi, in particolare per evitare rischi in caso di gare disputate in condizioni di grande caldo ed umidità: tali interruzioni varieranno tra i 90 ed i 180 secondi, a seconda che servano per dissetarsi oppure per la reidratazione.

RIGORE – Fino al 31 maggio il calciatore infortunato in seguito all’azione irregolare che ha portato alla sanzione tecnica doveva uscire dal terreno di gioco e, pertanto, non aveva la possibilità di calciare egli stesso il calcio di rigore. L’IFAB ha deciso di modificare questa disposizione prevedendo la possibilità che il calciatore possa essere soccorso (velocemente), rimanere sul terreno di gioco ed occuparsi del tentativo di trasformazione del calcio di rigore.

RIGORE PORTIERI – prima dell’esecuzione del calcio di rigore il portiere non potrà più toccare la rete, i pali o la traversa poiché tali elementi non devono muoversi al momento della battuta.

CALCIO DI PUNIZIONE E SANZIONE – In sostanza la squadra che usufruisce di un calcio di punizione a favore potrà rimettere velocemente il pallone in gioco senza attendere che l’arbitro provveda a sanzionare disciplinarmente il calciatore resosi colpevole dell’infrazione passibile di ammonizione od anche di espulsione. La sanzione disciplinare, ovviamente, non verrà declassificata a semplice sanzione tecnica ma verrà comminata successivamente, alla prima interruzione del gioco.

SOSTITUZIONI – Dalla prossima stagione le sostituzioni non dovranno compiersi obbligatoriamente a centrocampo. Il calciatore sostituito, infatti, dovrà uscire dalla linea perimetrale più vicina. Se un calciatore, nonostante questa novità, dovesse dirigersi verso il centrocampo attraversando il terreno, dovrà essere automaticamente ammonito per comportamento antisportivo.

FALLO DI MANO – La volontarietà NON scompare ma diventa solo una fattispecie specifica di infrazione punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore. Fino allo scorso 31 maggio, invece, la volontarietà rappresentava il presupposto fondamentale della punibilità: senza volontarietà del gesto non doveva essere assegnato il rigore.Una rete non potrà mai più essere realizzata con una deviazione di mano o braccio. Dovrà essere punito con una calcio di punizione diretto o di rigore qualsiasi tocco di braccio se il braccio stesso si trova oltre la linea delle spalle.

PORTIERE – Nel caso di un retropassaggio un portiere non aveva alcuna scusante in caso di tocco con le mani. Dal 1° giugno, invece, il portiere potrà raccogliere il pallone con le mani nel caso in cui, tentando di calciarlo, lo abbia svirgolato involontariamente. Il motivo di tale scelta è quella di non penalizzare eccessivamente il portiere e, soprattutto, consentirgli una comoda presa in presenza di una fattispecie tale da far apparire la presa stessa come non contraria allo spirito del gioco. In sintesi: non lo ha fatto apposta, perché penalizzarlo ulteriormente.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati