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Auronzo 2015. Il sogno di Borrelli: “Allenarmi con i miei idoli è qualcosa di speciale”

Il portiere degli Allievi aggiunge: “Cerco di rubare con gli occhi da tutti. Mi ispiro a Marchetti, il mio idolo è Peruzzi”…

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AURONZO 2015 – Il sogno di Luca Borrelli si sta avverando: la maglia della Lazio, quella dei grandi e il ritiro con i campioni. Dagli allievi nazionali ad Auronzo di Cadore, il giovane portiere biancoceleste sta imparando alla scuola di Adalberto Grigioni, preparatore degli estremi difensori laziali e si allena emulando le gesta del nazionale Federico Marchetti. Dopo l’allenamento di questa mattina, lo ha raggiunto Lazio Style Radio 89.3 per una breve intervista. Queste le sue parole:

Luca, stai vivendo un sogno…

“Sì questo è un sogno che si avvera. Dopo tanti anni di settore giovanile e tanti sacrifici sono riuscito a raggiungere qualcosa di bello e importante. Ringrazio la società, mi hanno fatto un bellissimo regalo.”

Che effetto fa allenarsi con portieri di questo calibro?

“E’ bellissimo, poi essendo tifoso di questa squadra allenarti con i tuoi idoli è qualcosa di speciale.”

Cosa hai pensato quando ti ha chiamato della Lazio?

“Ho pensato di non essere ancora adatto. Poi mi sono buttato con entusiasmo su quest’avventura.”

Hai un modello a cui ti ispiri?

“Avendo la possibilità di allenarmi con Marchetti mi ispiro a lui, come idolo, invece, ho Peruzzi.”

Cosa stai cercando di carpire dai tuoi colleghi di reparto più grandi?

“Tutto il possibile, sto cercando di rubare tutto con gli occhi. Siamo a dei livelli altissimi, per me è importantissimo tutto questo

Su cosa stai lavorando con mister Grigioni?

“Il mister cura ogni dettaglio, a volte è difficile stare attenti su tutto. Ci sto provando, mi sta curando molto sulla tecnica, ma sto cercando di apprendere il più possibile. Devo migliorare tanto col gioco coi piedi, mi sento invece forte tra i pali”.

Qual è la differenza che hai notato tra gli allievi e il calcio dei grandi?

“Su tutti i ritmi. Il pallone viaggia sempre a doppia velocità, è difficile adattarsi, poi però ci fai l’abitudine.”

Ieri al Soccer Village sei stato il migliore?

“Quello è un gioco, stare in mezzo al campo e metterla sui piedi dei giocatori a quaranta metri di distanza è complicato.”

Quando è nata la tua passione per il ruolo di portiere?

“E’ nata quando avevo 8 anni, guardando Peruzzi che parava cose impossibili.”

Il contatto con i tifosi che effetto ti fa?

“Un’esperienza del genere mi dà carica e tanta voglia di allenarmi sempre al massimo.”

Con chi stai legando di più dei tuoi compagni?

“Soprattutto con quelli più giovani: Zampa, Palombi, Crecco. Ma sono tutte ottime persone e quando possono ti danno sempre una mano.”

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