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Bollini su Atalanta-Lazio: “Ai biancocelesti è mancata cattiveria, serve personalità”
NOTIZIE LAZIO – Il vice di Reja: “Vittoria per meriti nostri, non per demeriti dell’avversario…”
Pubblicato il 29/10 alle 19.40
NOTIZIE LAZIO – Reja-Bollini, coppia con il biancoceleste nel cuore, ma da incubo per la Lazio. Ieri sera hanno steso i capitolini con intelligenza regalando tre punti ai bergamaschi, che volano a 17 punti in classifica. Bollini, vincitore dello scudetto 2013 con la Primavera laziale ed ha ritrovato uno dei suoi pupilli, Danilo Cataldi, ieri in panchina. Buoni rapporti con tutti, come ammesso dallo stesso tecnico ai microfoni di Radio Sei, dove ha commentato la sfida vinta dagli orobici grazie al contropiede finalizzato da Gomez. “Ieri ho salutato con piacere tutti, dai giocatori agli addetti ai lavori. Ho un bellissimo messaggio di Keita due giorni prima della partita. Ho un rapporto bello con Candreva, oltre che con Klose e Biglia. Sono tutti uomini e sportivi superiori alla media. Mi ha fatto un gran piacere rivedere tutti. Il rapporto umano va al di fuori dell’aspetto calcistico. A Roma una Lazio vincente, ma molta famiglia molto gruppo. Cataldi mi ha regalato la maglia a fine partita, gli ho chiesto come procedeva, abbiamo parlato dell’esperienza in Under 21, chi meglio di Pioli può gestire le sue presenze e il suo minutaggio”.
Poi l’analisi del match e del momento biancoceleste: “La Lazio per un’ora non mi è sembrata diversa rispetto a quella vista all’Olimpico, i numeri portano a una riflessione. E’ un po’ a fotografia di questo campionato senza regolarità, la Lazio ha bisogno di personalità per ambire ai posti che gli competono. Al dì là delle prestazioni in casa o fuori. Da professionisti quali siamo dovevamo preparare la meglio questa partita contro una Lazio forte e qualitativa. Veniva da un paio di partite dove aveva ritrovato il piglio giusto. Non era semplice dopo una sconfitta contro la Juventus. Siamo stati bravi sotto l’aspetto caratteriale. L’analisi a posteriori va fatta sulla nostra squadra, la Lazio è difficile da affrontare perché se perdi palla a centrocampo ripartono con interpreti incredibili. Dovevamo fare gioco, attaccare sulle corsie e non subire ripartenze. La partita per noi si era messa in maniera difficile, quando la Lazio contrattaccava faceva paura, poi però si è dimostrata sciupona negli ultimi venti metri. La nostra difesa comunque è stata molto attenta, Raimondi è stato bravissimo a livello tattico. Una vittoria che ha meriti nostri più che i demeriti dell’avversario. Abbiamo avuto pazienza tattica e agonistica, poi il calcio è fatto così: in maniera rocambolesca siamo arrivati al pareggio. Alla Lazio è mancata cattiveria negli smarcamenti e negli ultimi metri. Bisogna saper tenere palla e sfruttare ogni traversone, sui cambi mi soffermo su quello che ha fatto l’Atalanta”.
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