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CASO ZARATE. L’agente: “Vogliamo la rescissione. Lotito ha rifiutato anche tre milioni per liberare Mauro”

Il procuratore dell’argentino svela anche un retroscena di mercato: “Oltre alla Dinamo Kiev, a gennaio avevo trovato l’accordo col Malaga che voleva dare in cambio Buonanotte”…

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(Getty Images)

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NOTIZIE SS LAZIO – La sentenza della querele tra Lazio e Mauro Zarate slitta. Il giocatore ha presentanto una vertenza al Collegio Arbitrale per chiedere la rescissione del contratto. Ma Zàrate con il suo arbitro Flavia Tortorella e la Lazio con il suo prescelto Ferruccio Auletta dovranno attendere ancora qualche giorno: l’udienza è stata rimandata a martedì prossimo, il 14 maggio. La conferma arriva dall’agente del giocatore Luis Ruzzi, contattato da ‘lalaziosiamonoi.it’ “E’ stata rimandata l’udienza (che si svolgerà al cospetto del terzo arbitro imparziale Massimo Zaccheo ndr), ci incontreremo martedì prossimo. Dalla nostra parte c’è anche Damiano Tommasi (Presidente dell’AIC ndr), non si può permettere che accada quello che è successo a Mauro. Per escludere un giocatore dalla rosa c’è una prassi; bisogna prima segnalare l’infrazione entro venti giorni da quando è stata commessa, poi va in scena l’arbitrato e solo dopo si può essere messi fuori rosa. La Lazio non ha seguito questa procedura con Zàrate, è venuta meno all’articolo 7. Noi abbiamo chiesto alla società che il giocatore venisse reintegrato in squadra a gennaio, questo non è successo e non ci resta che andare via, non vogliamo nessun risarcimento di 500 mila euro come si è scritto; abbiamo addirittura proposto al presidente Lotito di pagargli 3 milioni per andare via. Sono fiducioso sulla rescissione, è lampante che la situazione sia in nostro favore, sono state stravolte le leggi. Abbiamo tutti i filmati e i testimoni, ma non ce ne sarà neanche bisogno”.

Il procuratore dell’argentino giustifica anche sulla mancata risposta alla convocazione per la sfida contro l’Inter del 15 dicembre 2012 e il viaggio alle Maldive non autorizzato sul quale la Lazio si appiglia per far valere le proprie ragioni: “Non è vero che lui non ha risposto alla convocazione, lui era appena tornato da un infortunio e in accordo con lo staff medico non doveva giocare. Appena tornato a casa invece arriva la chiamata di Maurizio Manzini, che lo avvertiva che era stato convocato. Mauro non ha risposto solo perchè non stava ancora al meglio fisicamente, la società ha approfittato di questa cosa per metterlo fuori rosa. Il viaggio alle Maldive? E’ una stupidaggine, quel viaggio l’ha fatto a marzo quando già da tempo era fuori rosa. Nessuno sa perchè Zàrate è stato allontanato dal gruppo. A qualcuno forse faceva piacere allontanare Mauro e hanno colto questa occasione”.

In conclusione Ruzzi torna sulla trattativa di gennaio con la Dinamo Kiev e svela un altro retroscena: “Ho parlato io con il presidente della Dinamo, la Lazio non si è fatta viva, ma in dieci minuti avevamo trovato l’accordo. Il club ucraino voleva scambiare Marcos Ruben con Mauro, ma la società biancoceleste ha rifiutato. Non è mai esistito il problema della clausola di rescissione. A gennaio avevo trovato l’accordo anche col Malaga. Avevo parlato con il ds della società spagnola, volevano fare uno scambio con Diego Buonanotte, valevano entrambi 10 milioni. Ma la Lazio ha rifiutato anche questa proposta, senza capire che un giocatore fuori rosa non puoi venderlo a quelle cifre ad altri”.

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