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CESAR boccia il video dei giocatori della LAZIO: “Chiedere a un tifoso di andare allo stadio mi sembra eccessivo”

L’ex biancoceleste è critico anche nei confronti dei tifosi: «Contestare per il cattivo rendimento di una squadra ci può stare, per dare uno scossone ai giocatori, ma farlo contro il modo di gestire la società non è bello»…

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3-11-2013 Premio LAZIALITA' Cesar

 

NOTIZIE SS LAZIO -«Il video dei giocatori della LAZIOMi sembra si nasconda qualcosa e questo mi dispiace. Ci sarà un motivo per cui ho smesso di giocare a 34 anni? Qualcuno se lo è mai chiesto? Forse perché sarà questo sistema». Sono le parole dell’ex biancoceleste CESAR rilasciate ai microfoni di RadioSei. L’attuale allenatore degli Allievi Nazionali del Frosinone Calcio ha poi continuato: «Io non sono mai sceso a compromessi, sono sempre stato diretto. Queste cose si fanno, è anche normale. Qual è il giocatore che non vorrebbe vedere lo stadio pieno. Il problema però è che questo messaggio arriva in un momento particolare. Può esserci anche l’iniziativa spontanea di qualcuno ma chiedere ad un tifoso di andare allo stadio mi sembra eccessivo. Per chi è appassionato andare allo stadio è naturale, ma questa naturalezza si è persa e sappiamo tutti perché. In questo modo è tutto più difficile. Parlo da esterno, per come sono fatto io, invitare i tifosi ad andare allo stadio, in questa situazione che si sta vivendo, non mi sembra bello. Al di là di tutto, io vorrei sempre un Olimpico pieno». 

Sulla contestazione
È una situazione che si vive in parte da anni, dall’inizio della gestione Lotito. Sono vicende non chiarite non risolte e che a lungo andare si sono ulteriormente complicate. La società è amministrata e gestita in un certo modo e la tifoseria ha reagito a questo anche nel modo di tifare. In ogni caso è brutto perché si parla di pallone, . In questo modo è il calcio è meno divertente. Contestare per il cattivo rendimento di una squadra ci può stare, proprio per dare uno scossone ai giocatori, ma farlo contro il modo di gestire la società non è bello. Non andare allo stadio è troppo, pensiamo a che livello è arrivato il rapporto tra le due parti».

Sulla festa del 12 maggio
“Sarà un’emozione particolare. Già far parte della storia della Lazio è bellissimo, poi ritrovare tutti quei grandi giocatori, amici e compagni lo sarà ancora di più”.

Sulla LAZIO di oggi
“Ci può stare all’inizio la scelta di dare fiducia a Petkovic, soprattutto alla luce della vittoria della Coppa Italia dell’anno scorso, malgrado quest’anno i risultati stentavano ad arrivare. Va detto però che anche l’anno scorso, nella parte finale, la Lazio non esprimeva un buon calcio. Sono valutazioni che si fanno in certi momenti e la società ha deciso di proseguire con Petkovic fino all’ultimo. Ora l’importante è che la squadra stia facendo bene”.

Su LAZIO Milan
“Mi auguro di non rivedere una partita come Lazio-Inter, era tanto tempo che non vedevo una gara giocata male in quel modo. Spero per entrambe le squadre che non sia una sfida come quella, ma che si giocasse più a viso aperto. I biancocelesti si sono ripresi un po’, mentre il Milan ha questi alti e bassi che ha dato luogo alla contestazione ancora in corso. La squadra ha comunque individualità importanti ma penso che la Lazio possa essere favorita se non altro per il buon momento che sta vivendo e per come sta lavorando. Se la Lazio gioca come sa potrebbe farcela”.

Su Lulic-Keita: 
“Quando un giocatore sta vivendo un momento di forma è giusto che vada in campo a prescindere dall’età. L’esperienza si acquisisce giocando, ha numeri importanti sempre poi a beneficio di tutta la squadra. Quando dovrebbe giocare quando diventerà grande? Il pallone non ha età, poi ci sono sì le scelte tecniche, ma Keita ha dimostrato di avere personalità per giocare qualsiasi partita”.

 


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