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Da Napoli al Saint Etienne: la storia di Onazi, l’uomo dei gol pesanti

LAZIONEWS.EU – Tre gol in Serie A, altrettanti in Europa League: non molti, ma tutti di notevole importanza…

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LAZIONEWS.EU“Solo gol pesanti Onazi”. Potrebbe tranquillamente essere questo l’appellativo che Pioli ha affibbiato al nigeriano da qualche tempo a questa parte. Non troppo spazio in biancoceleste per lui, pochi gol, ma tutti estremamente decisivi. Il nigeriano ha siglato la sua prima marcatura stagionale proprio contro il Saint Etienne, suonando la sveglia alla Lazio che sembrava fino a quel momento addormentata e poco reattiva. Dopo un inizio lento e il momentaneo svantaggio siglato da Sall, palla a Anderson che se ne va sulla destra e mette al centro: tocco di petto, tiro di destro e rete che si gonfia, tutti stretti intorno al numero 23. Pioli può di nuovo ringraziare il suo “watermelon“, centrocampista con una sfrenata passione per l’anguria.

PERCORSO DI CRESCITA Cresciuto nella Lazio, arrivato quando era ancora un ragazzino, si è sempre conquistato i suoi spazi, lottando con voglia e determinazione e facendosi trovare (quasi sempre) pronto quando chiamato in causa. Una sorta di “Odi et amo” con la tifoseria biancoceleste. Un punto fermo della nazionale nigeriana, ma nella capitale non ha ancora trovato la continuità dei grandi centrocampisti. Con le aquile africane ha già alzato al cielo una coppa continentale. Col Saint Etienne esultanza tutta dedicata al suo paese, nel giorno del 55° anniversario dell’Indipendenza nigeriana. Fatica e sudore in mezzo al campo, tante palle recuperate e qualche spunto da copertina. È questa la storia di Edy Onazi con la Lazio, per la quale tra Primavera e prima squadra ha giocato ben 120 volte (27 con i baby aquilotti): non poche per un classe ’92. Contro il Saint Etienne è arrivata la prima rete tra le mura amiche dell’Olimpico e ora il nigeriano non vuole fermarsi più.

GOL DECISIVI – Tre gol in Serie A, altrettanti in Europa League: non molti, ma tutti di notevole importanza. Contro il Saint Etienne, si diceva, il suo destro ha rianimato la Lazio, rimasta scioccata dal tap-in di Sall e lanciato la rimonta, poi completata da Hoedt e Biglia. Solo quattro mesi fa un’altra rete decisiva, forse uno dei punti più alti della sua giovane carriera. Un intero popolo ha esultato gridando il suo nome al minuto 85′ di Napoli-Lazio, ultima giornata dello scorso anno e spareggio da dentro o fuori con in palio la Champions League. Quel giorno il San Paolo fu terra di conquista per i laziali, prima ammutolito dal rigore calciato alle stelle da Higuain col risultato fermo sul 2-2, poi sprofondato sotto il tocco preciso di Onazi, entrato in campo solamente da una manciata di minuti. Un paio d’anni fa, agli inizi di marzo 2013, un’altra sua rete fu decisiva in Europa League: fu suo il raddoppio in terra tedesca all’andata contro lo Stoccarda, che garantì una certa dose di sicurezza alla Lazio che passò il turno dopo il 3-1 casalingo. Splendida cavalcata da metà campo, mezza squadra a sedere e tocco di destro: rete che si gonfia nel segno di Onazi, l’uomo dai gol pesanti. Contro il Saint Etienne applausi meritati all’uscita del nigeriano, lavoratore silenzioso della mediana, con il vizio dei gol decisivi

Gian Marco Torre

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