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DOPO-REJA, chi la spunta?

Tanti i successori che girano intorno alla panchina della Lazio. Di Matteo e Zola affascinano. Lotito e Tare studiano la squadra. Vogliono un mister perfettamente compatibile con la rosa biancoceleste…

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Tanti i successori che girano intorno alla panchina della Lazio. Di Matteo e Zola affascinano. Lotito e Tare studiano la squadra. Vogliono un mister perfettamente compatibile con la rosa biancoceleste…

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Reja ha lasciato la Lazio, ormai è chiaro. La società si è subito messa in azione per cercare l’adeguato sostituto, valutando diversi aspetti, tutti fondamentali. Uno dei più importanti è scegliere un tecnico che sia in grado di utilizzare al meglio la rosa biancoceleste, di valorizzarla al massimo. Oggi Tare sarà in Germania per assistere alla finale di Champions League. Li, ci saranno Di Matteo e Zola, nello stesso tempo. Uno sulla panchina del Chelsea, a guidare i blues alla conquista della Coppa; l’altro sarà a Monaco proprio per incontrarsi con il direttore sportivo biancoceleste. Zola e la Lazio non si sentono da Febbraio; la questione è ancora ferma; l’incontro di oggi servirà a chiarire le intenzioni dell’ex West Ham e si potrà riprendere il discorso interrotto 3 mesi fa. Per quanto riguarda Di Matteo, sarà molto complicato portarlo a Roma. Dopo le imprese con il suo Chelsea, (vittoria in FA Cup e raggiungimento della finale di Champions) ora l’ex della Lazio è ambito da tante squadre inglesi. Si era fatto sotto il Liverpool, ma non sono mancate anche le advances di Aston Villa e QPR pronte a contendere a Lotito e Tare l’attuale tecnico dei blues.

Ma Zola e Di Matteo sono solo due dei tanti nomi che circolano. Era calda la candidatura di Stefano Pioli, che però ieri ha rinnovato il suo contratto con il Bologna. Lotito e Tare stanno studiando accuratamente la rosa, per poter metterle alla guida un allenatore che la sappia gestire al meglio. Si cercherà un uomo che possa essere perfettamente compatibile con i giocatori a disposizione. Per cui si è pensato a Gigi Del Neri, in passato già alla guida della Roma. Fu lui a portare Krasic alla Juve, due anni fa e con l’arrivo del tecnico friulano, potrebbe arrivare poi anche il serbo bianconero. Quel 4-4-2 tanto amato da Del Neri potrebbe abbinarsi perfettamente a quelle che sono le caratteristiche della squadra capitolina e ai nuovi che arriveranno.

Ma il presidente Lotito non esclude l’ipotesi giovane emergente. Tra i più papabili l’attuale tecnico del Varese Maran, che si prepara ad affrontare i play-off di Serie B. L’altoatesino sta svolgendo un gran lavoro in Lombardia, e a due giornate dalla fine, si trova al quinto posto in classifica. Oggi pomeriggio il mister guidera il Varese nell’anticipo contro il Verona; chissà che il presidente Lotito non darà uno sguardo alla gara, per captare magari quale sia il metodo di gioco e i calciatori che il mister predilige. Resta però il timore della poca esperienza, che potrebbe tradire un esordiente come Maran, in una piazza grande e difficile come quella di Roma.

Si è parlato poi anche di Gian Piero Gasperini, ex allenatore del Genoa, ma ancor più recente, tecnico dell’Inter, durato pochissimo in nerazzurro, ma fondamentalmente, per incomprensioni con squadra e presidente. Il Gasp, tra l’altro anche molto amico di Reja, sarebbe forse il più adatto tra tutti quelli elencati sin’ora, per lo meno dal punto di vista dell’esperienza. Il nodo che potrebbe però spegnere ogni entusiasmo è il metodo di gioco che utilizza Gasperini. Il suo 4-3-3 molto offensivo, probabilmente non si addice con le caratteristiche della squadra e costringerebbe quindi ad una totale rivoluzione tecnica.

La soluzione Ranieri sembra essere poi impossibile da raggiungere. Ovviamente il tecnico gode della stima della società, ma i suoi trascorsi alla Roma, non permettono un suo approdo a Formello. Ma a sorpresa, potrebbe spuntare il nome di Sinisa Mihajilovic. L’ex allenatore della Fiorentina è libero, dopo l’esonero avvenuto a Novembre a soli due mesi dall’inizio del campionato, e potrebbe aver accumulato l’esperienza necessaria che serve per sopravvivere in una piazza come quella di Roma. Mihajilovic ha allenato anche Bologna e Catania e se in Emilia non ha avuto successo, in Sicilia, ha condotto i rossazzurri ad un ottimo 13° posto, dopo un gran campionato in cui il serbo si è tolto anche belle soddisfazioni, come le vittorie a Torino contro la Juventus e quella in casa, al Massimino, contro l’Inter. Non è da nascondere il legame di Sinisa con la Lazio. Ha sempre pensato alla squadra che lo ha reso un grande calciatore e magari chissà, nei prossimi giorni potrebbe anche ricevere un colpo di telefono dal presidente Lotito. Ciò che è certo è che per il dopo-Reja la lotta è dura. Intanto attendiamo buone nuove da Monaco.

A.C.
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