DOPO-REJA. Prende forma l’idea DUNGA per una LAZIO sempre più carioca

In rialzo le quotazioni del brasiliano nelle ultime ore. Il suo arrivo potrebbe agevolare anche gli acquisti di Ederson, Breno e Nilmar…

(getty images)

Hernanes, Matuzalem, Andrè Dias e forse i nuovi Ederson e Breno. Cinque calciatori che in comune hanno la loro nazionalità, quella brasiliana. La Lazio continua a guardare con interesse in sudamerica e sembra tingersi sempre di più di verdeoro. Anche sulla panchina capitolina potrebbe arrivare un allenatore carioca. Si tratta di Carlos Dunga, ex CT del Brasile e attualmente senza impiego. Lotito e Tare stanno lavorando sodo per individuare un allenatore carismatico, energico e adatto alla rosa che dispone la Lazio. Non vogliono commettere gli errori del passato, quando al posto di Delio Rossi, fu scelto Ballardini, disastroso alla guida dei biancocelesti e poi sostituito da Reja, oggi dimissionario. Le quotazioni di Dunga si alzano di ora in ora. Alcune indiscrezioni parlano di molteplici contatti tra il presidente biancoceleste e l’ex CT del Brasile, ora in cima alla lista della dirigenza laziale. Dunga conosce molto bene il calcio italiano. Da giocatore ha militato con le maglie di Pisa, Fiorentina e Pescara dall’87 al ’93. E ad agevolare il suo approdo in biancoceleste potrebbe esserci anche la voglia che ha di tornare nel calcio che conta. L’ultima sua esperienza, quella con il Brasile, ai mondiali in Sudafrica di due anni fa. Poi un solo anno con l’Al Rayyan in Qatar e fino a oggi il nulla.

La presenza in panchina del brasiliano poi potrebbe agevolare l’arrivo in biancoceleste oltre che di Breno ed Ederson, anche di Nilmar. La retrocessione del Villarreal nella seconda divisione spagnola molto probabilmente, porterà a diverse cessioni di lusso. Tra queste anche quella di Nilmar, già seguito dalla Lazio nel mercato di Gennaio. La sua valutazione si aggira intorno ai 15 milioni di euro e su di lui ci sono anche altre squadre europee. Lo Schalke 04 per esempio, è alla ricerca del sostituto di Raul e sta seguendo con molto interesse l’attaccante degli spagnoli. Il reparto offensivo dunque, resta la priorità per la Lazio. L’unica certezza per ora sembra essere Miroslav Klose. Alfaro e Kozak verranno ceduti in prestito. E così spuntano anche altre idee. Si era parlato di Yilmaz, che però è fortemente seguito anche dal Fulham, ma potrebbe riaccendersi anche la pista Maxi Lopez. L’argentino non verrà riscattato dal Milan e tornerà a Catania. Lotito e Tare potrebbero provarci.

Tornando sul fronte panchina, oltre a Dunga, non sono da sottovalutare le altre candidature anche se alcuni nomi fatti in queste settimane sembrano allontanarsi dalla Lazio. Di Zola non convince l’esperienza, per quanto riguarda Mazzarri, si attende ancora il colloquio che il toscano avrà con De Laurentiis martedi prossimo, ma il suo stipendio resta comunque alto per le casse biancocelesti. Si continua a monitorare la situazione di Roberto Di Matteo. Il fresco vincitore della Coppa Campioni con il Chelsea, ha declinato l’offerta annuale di Abramovich (il tecnico vorrebbe almeno un biennale) e Lotito e Tare sono alla finestra. Si allontana poi la candidatura di Gasperini, ieri a Roma, per motivi personali a detta del procuratore Canovi. Van Gaal, Terim e Deschamps, sono poi gli altri nomi da affiancare anche a Montella (la Lazio sta attendendo l’evolversi della sua situazione a Catania).

Ma il nome che più sognano i tifosi, sembra esser rappresentato da un grande ex, Mathias Almeyda. Sfumati Simeone e Mihajilovic (uno resterà all’Atletico, l’altro allenerà la nazionale Serba), i supporters biancocelesti gradirebbero molto il ritorno di un campione d’Italia. Almeyda infatti vinse lo scudetto con la Lazio nel 2000 e attualmente è alla guida del River Plate in Argentina. E’ considerato un grande stratega, conosce bene Formello e l’ambiente romano e potrebbe poi rappresentare una scommessa intrigante. Ma forse anche troppo rischiosa.

A.C.