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GERMANIA. MULLER: “Auguro a KLOSE di abbattere anche il record di RONALDO!” e il laziale lo elogia: “Sotto porta era spietato…”
Il ct LOEW è entusiasta del suo bomber: “Il segreto di Miro è la testa”. Anche due ex leggende come VOELLER e SEELER parlano del biancoceleste…
AGGIORNAMENTO ORE 18.35: Dell’attaccante laziale hanno parlato anche altre vecchie glorie del calibro di Awe SEELER e Rudi VOELLER, due grandi bomber della nazionale teutonica autori rispettivamente di 43 e 47 reti. “La Germania non può fare a meno di lui alla Coppa del Mondo in Brasile”, ha detto l’ex bomber dell’Amburgo; “Nonostante l’età, può essere uno dei protagonisti dei prossimi mondiali. Miro ha una qualità assoluta. Tanto di cappello per la condizione fisica: riesce ancora ad resistere alla concorrenza dei più giovani”, sono invece le parole dell’ex commissario tecnico. Entrambi hanno parlato alla ‘Bild’, dove sono vengono riportate anche le dichiarazioni di Joachim LOEW: “Il segreto di Miro è la testa, la grande professionalità e l’assoluta volontà di rimanere al livello più alto”.
NOTIZIE SS LAZIO – Ieri contro le FAR OER è rimasto a secco ma venerdì scorso, davanti al suo ex pubblico, ha messo a segno il gol che da tanto cercava. Miro KLOSE contro l’AUSTRIA ha realizzato il suo 68esimo gol in nazionale, eguagliando il record di MULLER. Proprio l’ex primatista solitario augura al laziale di battere un altro record: “Mi auguro si mantenga in buona salute, per raggiungere in Brasile il punteggio record di 15 gol in Coppa del Mondo di Ronaldo e per abbatterlo! Poi anche tu avrai posto nella storia del calcio internazionale”. Parole accolte in maniera entusiastica da KLOSE che affida al portale sid.de la propria risposta: “Quando giocavo per il Werder Brema, qualcuno mi diede un DVD contenente i gol più belli di Gerd Müller. Osservando le clip ho avuto modo di notare le differenze tra i nostri modi di giocare: più vivace lui, più un carro armato io, come si è visto in Italia. Era sempre in alla ricerca della rete, un atteggiamento che ho ritrovato solo in seguito in Luca Toni. Se si trovava in area di rigore, ogni tre occasioni che gli capitavano, due le trasformava in gol. Una media spaventosa“.
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