Restiamo in contatto

NOTIZIE

GONZALEZ: “Avevo bisogno di giocare, ma la LAZIO mi rimarrà sempre nel cuore”

Il centrocampista aggiunge: “Ho sempre lavorato e dato tutto. Ho avuto un paio di infortuni che mi hanno penalizzato, ma ogni qual volta sono stato chiamato in causa ho sempre cercato di fare il massimo”…

Pubblicato

il

NOTIZIE LAZIO – Alvaro GONZALEZ è pronto a vivere una nuova esperienza professionale: ieri il centrocampista uruguaiano si è trasferito in prestito al TORINO, salutando la LAZIO dopo quattro anni e mezzo. Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, “El Tata” è tornato sulla scelta di andare via ed ha ricordato i momenti più belli vissuti nella Capitale: “Avevo bisogno di avere l’opportunità per giocare di più. È da un po’ che alla Lazio non trovavo spazio. Ho giocato poche partite e non avevo quella continuità per un posto in nazionale ma anche per trovare la migliore condizione”.

Hai già parlato con Ventura?
“Non ho avuto molto modo di parlarci. Ho sentito le sue parole e so che ama avere i giocatori sempre concentrati e al 100%. Sono uno che lavora molto e che cerca sempre di stare sul pezzo. Da questo punto di vista non avrò dei problemi”.

Fino a che punto il modulo di Pioli ti ha penalizzato?
“Il modulo era congeniale per le mie caratteristiche. Se non gioco in un centrocampo a tre con due mediani quando gioco? (ride, ndr). Le occasioni che ho avuto le ho sfruttate al meglio, poi Pioli ha fatto altre scelte e io le ho rispettate. A quel punto non ce la facevo più ad aspettare e per non perdere il contatto con il campo e la nazionale ho scelto una piazza importante come Torino”.

Hai particolari rimpianti in questi ultimi anni?
“Ripeto, ho sempre lavorato e dato tutto. Ho avuto un paio di infortuni che mi hanno penalizzato, ma ogni qual volta sono stato chiamato in causa ho sempre cercato di fare il massimo. Il mister ovviamente deve fare le proprie scelte. Ci sono giocatori che sanno accettare questo ruolo, ma io sento ancora il bisogno di lottare per cercare di giocare con più continuità in un’altra squadra”.

Quali sono le emozioni più grandi avute in biancoceleste?
“Ricordo una gara di Coppa Italia contro una piccola. Furono i primi giorni in biancoceleste e in quella prima gara segnai anche un gol e fu molto emozionante. Poi ovviamente il gol di testa contro la Juventus che ci ha permesso di arrivare in finale con la vittoria della Coppa Italia, altra grandissima emozione che ho avuto con la maglia della Lazio”.

Hai qualche sassolino nella scarpa che vorresti toglierti?
“No, non ho nulla da dire in questo senso. Quando sono stato chiamato in causa ho sempre giocato con il cuore e la gente questo me lo ha sempre riconosciuto. Quando sono arrivate le prime voci di una mia partenza mi hanno subito chiesto di rimanere. Il cambio dell’allenatore in questo senso sicuramente mi ha penalizzato ma è normale che un tecnico faccia le proprie scelte, così come io faccio le mie”.

Concludiamo con una curiosità. A Lazio-Milan eri tu quello con il cappello che è andato da Mexes dopo quella reazione vero?
Sì! (ride, ndr). È stata anche la mia una reazione istintiva, in quel momento era un po’ arrabbiato e anche nervoso per questa situazione che ora ho finalmente risolto. Sentirmi da parte non mi faceva star bene, ho bisogno di giocare ma spero anche di tornare e continuare a far bene a Roma perché la Lazio è parte del mio cuore”.

Vuoi fare un saluto a tutti i tifosi biancocelesti?
“Ringrazio tutti i tifosi! Sono sempre stati carini con me. Come ho detto la Lazio rimarrà sempre nel mio cuore e spero che possa fare un grande finale di stagione come sta facendo adesso”.

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati