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I gemelli FILIPPINI: “Flop Nazionale? Squadra statica e gruppo non coeso. La soluzione è investire sul settore giovanile”

“Siamo entrambi tecnici, vorremmo farlo insieme! I giocatori non potrebbero fare nulla, li beccheremo subito…”

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NOTIZIE SS LAZIO- Gli eroi silenziosi sono quelli che non sono dotati di tecnica sopraffina, ma di corsa e cuore, sono quelli che danno sempre il fritto in campo; appartengono a questa categoria i gemelli Filippini, Antonio ed Emanuele, che sanno cosa vogliono fare nella vita“Siamo entrambi tecnici, vorremmo farlo insieme! I giocatori non potrebbero fare nulla, li beccheremo subito”, iniziano a scherzare così i due ex biancocelesti ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7. “Trovare una panchina libera è molto difficile, ci sono tanti allenatori competitivi. Bisogna andare sulla bocca dei direttori sportivi, conta più questo rispetto i risultati stessi”. Risultati che non hanno arriso per nulla alla nazionale italiana nell’ultimo Mondiale. Troppi giocatori con caratteristiche simili -questo secondo Antonio-: all’inizio Pirlo, Verratti, De Rossi, poi Thiago Motta. Ho visto un’Italia troppo statica, Francia e Germania fanno un calcio totalmente differente”. Emanuele ha posato l’attenzione sul gruppo: “Ho visto una squadra slegata, poi ho letto i giornali e hanno confermato la mancanza di coesione del gruppo, che è fondamentale in queste competizioni. Se non c’è coesione fai molta fatica”. Quali sono le soluzioni per i gemelli Filippini?: “In Italia si dice sempre di valorizzare il settore giovanile, ma non succede mai. Dovrebbero mettere delle regole in cui una percentuale dell’introito delle società va a vantaggio del settore giovanile, spesso tralasciato. Questo fa si che ci sia poco insegnamento e quindi meno qualità! Si parla di far crescere i giovani, ma alla fine quando una società deve fare dei tagli, non li fa sulla prima squadra ma sui costi del settore giovanile. E’ il motivo principale per cui in Italia si fa fatica. La valorizzazione dei giovani è solo sulla carta, se non si cambiano alcune regole l’Italia incontrerà annate poco proficue”. In questo senso la Lazio ha fatto un passo in avanti con la presentazione dell’Academy: “Trovo sia un grande progetto -ha commentato Emanuele-: ragazzi del settore giovanile che si allenano nello stesso posto in cui lavora la prima squadra. E’ molto motivante. Può vedere realmente il suo obiettivo: se si impegna potrà raggiungere quei livelli. E respirare l’aria di prima squadra fa solo bene”. “La Lazio sta investendo anche sulla struttura, il progetto Academy non può che aumentare la qualità dei giocatori più giovani che cercheranno di emulare quelli più grandi!”– ha replicato il fratello Antonio-.

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