La Lazio e le nuove regole FIGC: la situazione biancoceleste

LAZIONEWS.EU – Anno nuovo, regole nuove. Dalla prossima stagione cambieranno le norme della Serie A: la FIGC ha infatti introdotto dei limiti alle rose delle squadre italiane. Le società avranno l’obbligo di tesserare massimo 25 calciatori over 21 anni: di questi, 4 devono essere cresciuti nel vivaio del club in cui militano e 4 nel vivaio di un’altra squadra tricolore.

Un giocatore viene considerato come un prodotto del settore giovanile di un club nel caso in cui sia stato tesserato per almeno 3 stagioni, in un periodo non continuativo compreso tra i 15 e i 21 anni, con la squadra in cui attualmente milita. Stesso discorso per quelli di formazione italiana, ai quali basta aver giocato nel nostro calcio per almeno 36 mesi. Detto ciò, andiamo ad analizzare la situazione della Lazio.

Escludendo gli under 21 (Strakosha, Borrelli, Milinkovic-Savic, Kishna, Minala, Murgia, Lombardi e Keita), soltanto Cataldi può considerarsi come un prodotto di Formello. Marchetti, Ronaldo, Parolo e Immobile, invece, sono di formazione italiana.

Il quadro non sembrerebbe essere dei migliori. Anche se i dirigenti biancocelesti hanno comunque una soluzione. Giovani come Murgia, Lombardi e Borrelli hanno giocato già tre stagioni con l’aquila sul petto e perciò potranno essere tesserati al pari di Cataldi. Per quanto riguarda il secondo vincolo, bisogna fare dei ragionamenti. Ronaldo infatti non dovrebbe far parte della truppa di Inzaghi e di conseguenza alla Lazio mancherebbe un elemento formatosi nel Belpaese. Casella che potrebbe essere ricoperta da Cataldi e da Keita: anche il senegalese rispetta i parametri necessari. Tutto ciò ovviamente se si considera la permanenza di Marchetti: se il portiere dovesse andare via, Lotito e Tare dovranno intervenire sul mercato alla caccia di italiani.

Riccardo Caponetti