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LAZIO, il lunch time è tra gioie, gol fantasma e polemiche

LAZIONEWS.EU – Biancocelesti che hanno vinto cinque delle otto sfide, senza mai pareggiare, ma le tre sconfitte sono state accompagnate da vibranti polemiche…

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CAVANI Napoli-Lazio 00

(Getty Images)

LAZIONEWS.EU – La data fatale è quella del settembre  del 2010 quando, su pressione delle tv, il campionato di Serie A diventa uno “spezzatino”. Per la prima volta in Italia viene inserito anche il match delle 12:30 della domenica come accade da anni in Inghilterra.  Anche la Lazio è stata spesso protagonista del lunch time anche se, disputando l’Europa League il giovedì sera, è stata meno coinvolta di altre.

GIOIE – Nelle otto ore disputate nel “Sunday lunch” i biancocelesti si sono imposti in ben cinque circostanze. La prima all’esordio al Barbera di Palermo contro i padroni di casa quando decise una rete di DIAS. Le tre successive vittorie, tutte durante la gestione REJA, sono invece arrivate tutte all’Olimpico, contro Napoli (2-0, novembre 2010), Udinese (3-2, dicembre 2010) e Atalanta (2-0, gennaio 2012). Nella scorsa stagione, con PETKOVIC in panchina, una sola gara disputata e una vittoria quando HERNANES e la doppietta di KLOSE regalarono tre punti sul campo del CHIEVO VERONA. Un bilancio più che positivo, peccato per tre scivoloni conditi da mille polemiche.

 

DOLORI – Il primo, clamoroso, è il 4-3 con cui la LAZIO si inchinò al Napoli nell’aprile 2011 in un match ricco di strascichi. Non servì a MAURI e compagni andare avanti prima per 2-0 e poi per 3-2 per riuscire a conquistare punti in uno stadio San Paolo incandescente. La rete fantasma e il rigore decisivo, con conseguente espulsione di BIAVA, non andarono giù all’ambiente capitolini con il fischietto BANTI sul bancone degli imputati. Non andò meglio nel febbraio del 2012 in un GENOA-LAZIO terminato 3-2 su un campo ai limiti della praticabilità in cui i biancocelesti subirono gli importanti infortuni di ROCCHI e HERNANES. La Lazio chiese il rinvio del match, ma le LEGA disse no. Le polemiche andarono avanti per settimane, mentre la rosa era falcidiata dagli infortuni.  Non andò meglio nell’aprile dello stesso anno quando la squadra di REJA affondò sul sintetico di Novara (1-2) compromettendo la scalata al terzo posto e ad un posto in Champions League.

SPERANZE – Poco più di un anno dopo i biancocelesti torneranno a giocare alle 1230 trovandosi di fronte un avversario ostico come l’Atalanta.  Tuttavia negli ultimi due anni i capitolini sono tornati all’ombra del Colosseo con i tre punti in tasca (0-2 e 0-1 i risultati, ndr) e non resta che affidarsi ai detti “Non c’è due senza tre” e “Prima o poi si vincerà in trasferta”.

Antoniomaria Pietoso (Twitter @antospietoso)

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