“Dalla scuola allo stadio”. Lulic: “Un giorno vinceremo lo scudetto” (FOTO)

Pubblicato il 28/01 alle 10.00

NOTIZIE LAZIO – Torna l’iniziativa nelle scuole “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”, per promuovere i valori della cultura sportiva. Secondo quanto riporta il sito ufficiale della S.S. Lazio, l’appuntamento con alcuni giocatori biancocelesti è previsto oggi, giovedì 28 gennaio 2016, presso Istituto San Giuseppe al Trionfale in Via Girolamo Savonarola 36, Roma.

Puntuali alle 10 ecco arrivare i tre giocatori biancocelesti nella scuola capitolina. Questa volta si tratta di Keita, Lulic e Hoedt pronti a rispondere alle domande dei più piccoli.

KEITA
“La nostra vita non è semplice, qualcuno pensa che lo sia. E’ una vita di sacrifici. Il razzismo? Ognuno ha il suo carattere, spero che queste situazioni che ci sono ora smettano di esistere, ma non penso si tratti di volontà quanto del nervosismo del momento. L’emozione del primo gol? E’ stata un’emozione unica, non lo puoi dimenticare, sei felicissimo”. Poi sul calcio, quando ha iniziato a piacergli: “Ho iniziato a giocare a pallamano. Io l’ho capito a 7 anni, quando giochi con altri bambini e capisci che è una passione, qualcosa che ami e che vuoi continuare. sono cresciuto con il pallone e continuo ancora oggi. Se volete diventare calciatori dovete continuare a giocare, senza smettere mai. Da piccolo pensi solo a divertirti, non pensi alle emozioni ma solo a giocare con gli amici”. Poi sulla scelta di venire alla Lazio: “Prima di venire alla Lazio ero nelle giovanili del Barcellona, la Lazio è stata la squadra che mi ha voluto di più, che mi ha dato più fiducia e per questo sono qui“. Cosa si prova invece quando si cambia squadra? “Quando cambi squadra hai tanta voglia di dimostrare, sei emozionato, vuoi conoscere i tuoi compagni e conoscere un posto nuovo”. Infine sul rapporto con i compagni di squadra: “Non sempe con tutti abbiamo un rapporto eccezionale, con tutti buono, con qualcuno più che buono”.
LULIC
“Avresti preferito giocare in un’altra squadra rispetto alla Lazio? No! Se consiglierei il calcio ai giovani? Si certo, se uno è forte deve provare, io ho fatto del mio hobby un lavoro”. Qual è la squadra che il bosniaco teme di più: “Paura non abbiamo di nessuno, rispetto per tutti. Si scende in campo e vince il migliore, ma nessun timore. Un giorno vinceremo anche noi lo scudetto, ancora non ci siamo riusciti, ci stiamo lavorando (ride ndr)“. Poi sul derby con la Roma di Coppa Italia, quello che lo ha reso un eroe per la Lazio: “Più passa il tempo e più capisco quanto vale quel 26 maggio 2013 e quanto sia stato importante il mio gol. Per tutti noi è stata una grandissima emozione, un derby come quello non si vince ogni anno ma rimane per sempre”
HOEDT
“Il giorno più bello della mia carriera è stato il passaggio alla Lazio. Io l’ho capito a 5 anni che volevo fare il calciatore. Perché facciamo fallo quando siamo ammoniti e rischiamo l’espulsione? Qualche volta bisogna fare fallo per non prendere gol”