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LEDESMA VS PIZARRO, registi si nasce, capitani si diventa
LAZIO-FIORENTINA, IL FACCIA A FACCIA – I due mediani sono il fulcro del gioco delle due squadre. Simili da un punto di vista tattico, hanno fatto dell’ordine e della geometria i due cardini della loro carriera…
PUBBLICATO IL 5 OTTOBRE ALLE 18.45
FACCIA A FACCIA: LEDESMA VS PIZARRO
Domenica sera alle ore 20.45, presso l’Olimpico di Roma si affronteranno LAZIO e FIORENTINA, partita valida per la settima giornata della Serie A. Ma non sarà solo una sfida tra i viola e i biancocelesti, ma anche una sfida tra due talentuosi giocatori che guideranno con la fascia da capitano sul braccio le due compagini: LEDESMA e PIZARRO. I due timonieri delle squadre sono giocatori simili da un punto di vista tattico e hanno fatto dell’ordine e della geometria i due cardini della loro carriera calcistica. Ambedue registi bassi, con pari doti di qualità e di quantità, sono definiti da tutti i media i “motorini” del centrocampo perché non la smettono mai di muoversi in campo e fanno sempre di tutto per soccorrere i compagni in difficoltà. La loro abilità nel farsi trovare smarcati e nel riuscire a catalizzare sui propri piedi un numero infinito di palloni denota una intelligenza tattica fuori dal comune e sottolinea l’importanza che rivestono per le due squadre nella costruzione delle trame offensive: dalla loro mente, più geometrica che fantasiosa, partono tutte le azioni delle loro squadre. E sono due leader incontrastati, due riferimenti dello spogliatoio. Non è un caso che PIZARRO, al secondo anno con la maglia viola, sia stato eletto vicecapitano da Montella e contro la LAZIO avrà la fascia sul braccio perché Pasqual è fuori causa per infortunio. LEDESMA, invece, è sempre stato uno dei Capitani della LAZIO ma è stato insignito del massimo grado dopo la squalifica di MAURI. Domenica sera vincerà la squadra che chi avrà il predomino del centrocampo: ecco perché la sfida tra i due sarà decisiva.
CRISTIAN DANIEL LEDESMA
Classe 82’, il centrocampista biancoceleste inizia la sua carriera calcistica in Argentina vestendo la maglia del Boca Juniors ma non riesce mai a esordire in Prima squadra anche perché a soli 19 anni viene notato da Pantaleo Corvino e viene portato in Italia al LECCE. Esordisce, in Serie A, il 10 marzo 2002 nella sconfitta per 2-1 contro l’Atalanta, nella quale gioca tutti i 90 minuti di gioco. L’anno successivo, gioca 29 partite con il LECCE in Serie B e inizia a metter in mostra le proprie qualità: è lui uno dei protagonisti della promozione in A della squadra salentina. In A diventa inamovibile e il 9 novembre 2003 arriva il suo primo gol nel massimo campionato italiano, nel pareggio per 2-2 contro il Perugia firmando il momentaneo 2-1. Resta al LECCE fino al 2006 quando i salentino scendono di nuovo in B, LEDESMA viene acquistato dalla LAZIO. Come a Lecce, diventa subito fondamentale per gli schemi di gioco della LAZIO, giocando a centrocampo come vertice basso del rombo con MAURI vertice alto. Entra nel cuore dei tifosi realizzando il primo gol con la maglia biancoceleste il 10 dicembre: la squadra avversaria è la ROMA. La seconda stagione si apre il 14 agosto, con la partita d’andata per la qualificazione in Champions League, che qualifica la LAZIO alla massima competizione europea. In quella stagione l’amore della tifoseria nei suoi confronti aumenta: altro gol nel derby del 31 ottobre, ma stavolta arriva la sconfitta per i biancoceleste. La stagione 2008-09 viene eletto vice capitano ma in quella successiva iniziano i problemi: per 6 mesi non gioca perché rifiuta il rinnovo del contratto con la LAZIO di LOTITO. Ma con l’arrivo di REJA viene reintegrato in rosa e chiude la stagione 2009-10 con 13 presenze. Nell’agosto firma il rinnovo e torna ad essere protagonista: viene convocato da Prandelli per l’amichevole Italia Romania del 17 novembre. Chiude la stagione 2010-11 con 36 partite disputate ed un gol. Rapidi arrivano altri record: il 9 febbraio 2012 gioca la sua 200ª partita con la maglia biancoceleste, e dopo una settimana gioca la sua prima partita in campo internazionale ad eliminazione diretta, grazie al superamento dei gironi di Europa League. Ed eccoci ai giorni d’oggi: la storica vittoria della Coppa Italia contro la Roma e questo inizio di stagione difficile anche a causa dell’arrivo di BIGLIA. Ma è il capitano e contro la Fiorentina ci sarà.
DAVID CORTES MARCELO PIZARRO
Classe 79’, il centrocampista cileno inizia la sua carriera in patria con il Club de Deportes Santiago Wanderers con il quale gioca dal 1997 al 1999. Arriva in Italia a 20 anni all’Udinese di Roy Hodgson che ha una grande intuizione: lo sposta da trequartista a regista basso davanti la difesa. Il cileno, dopo un paio di anni di “studi”, cresce tanto a Udine e si mette in mostra soprattutto quando è Spalletti ad allenare i friulani. Rimane con i bianconeri fino al 2005 mettendo assieme 130 presenze e 14 gol. Nell’estate del 2005 passa all’Inter per una cifra di circa 10 milioni di euro. Nella sua unica stagione con la maglia dell’Inter vince la Supercoppa di Lega, la Coppa Italia e lo Scudetto assegnato alla società milanese dopo i fatti di Calciopoli. Per lui, però, solo 23 presenze in totale e 2 reti. Così nel 2006 lascia il Duomo di Milano per approdare all’ombra del Colosseo: è Spalletti che lo chiama a Roma perché vuole fare di lui la mente dei giallorossi. È la svolta della sua carriera. La Roma disputa un’ottima annata arrivando ai Quarti di finale di Champions League e vince la Coppa Italia, ma gioca da protagonista assoluto. Così la Roma, che aveva acquistato la comproprietà del suo cartellino dall’Inter l’anno precedente, lo riscatta perché crede in lui. Alla sua seconda stagione, vince la Supercoppa Italiana e in Champions Leauge, la Roma riesce nell’impresa di eliminare agli ottavi il Real Madrid vincendo in Spagna nello stadio delle “merengues”. Pizarro contribuisce al passaggio del turno siglando il gol del pareggio nella partita di andata. In campionato, dopo una fase di appannamento, dovuto ad un infortunio recupera una buona brillantezza fisica che lo porta a riprendersi la regia del centrocampo romanista, dispensando ottime prestazioni coronate da importantissimi assist per i compagni. Con la Roma gioca in totale 207 partite prima di lasciarla nel mercato invernale del 2012 perché nell’ultimo anno e mezzo viene impiegato in pochissime gare. Passa al Manchester City in prestito secco per 6 mesi e ha i tempo di vincere il Campionato inglese con la squadra guidata da Roberto Mancini che lo aveva allenato anche nella sua unica stagione all’Inter. Dopo aver rescisso il contratto con Roma ad agosto 2012 si trasferisce alla Fiorentina e dimostra al mondo del calcio di non essere un giocatore finito: rapidamente diventa il fulcro del gioco viola e disputa 29 partite in campionato realizzando 3 gol. In questo inizio di stagione, invece, 4 presenze e un gol. E domenica sarà in campo contro la LAZIO, alla quale ha segnato 2 gol in carriera.
Carmine Errico
TWITTER: @carmineerrico
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