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LEGA PRO. La NOCERINA si costituisce parte civile: dopo il DERBY con la SALERNITANA durato solo 20′. Arrivano 20 DASPO

I tifosi avevano chiesto ai giocatori di non giocare dopo il divieto per i tifosi di recarsi all’Arechi. Malagò: “Siamo la barzelletta del mondo”. LOTITO: “Fatti che si commentano da soli…”

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Tifosi nocerina

11/11/2023 – Come riporta Skysport24, la NOCERINA si costituisce parte civile in seguito ai vergognosi fatti avvenuti ieri

11/11/2013 – AGGIORNAMENTO ORE 15.00
La questura di Salerno – riporta l’ANSA – comunica di aver emesso venti provvedimenti Daspo (Divieto di assistere a manifestazioni sportive) nei confronti di altrettanti tifosi della Nocerina. La società ha intanto respinto le dimissioni del ds Luigi Pavarese, dell’allenatore Gaetano Fontana e dei suoi collaboratori. La Nocerina li invita ‘da subito a riprendere le proprie funzioni’ per ‘poter garantire massima trasparenza e lealtà nel regolare svolgimento del campionato. “I calciatori della Nocerina hanno subito una odiosa e scellerata violenza privata”, e “sono stati influenzati da forti intimidazioni a non scendere in campo“. Cosi’ il questore di Salerno, Antonio De Iesu. “Gli ultra’ battevano con i pugni sulle fiancate del bus rossonero”

AGGIORNAMENTO ORE 18.50: Sulla vicenda arriva anche il commento del presidente del CONI, Giovanni MALAGO‘, raggiunto in collegamento telefonico da Sky Sport: “Sono all’estero e sono stato subito reso partecipe di questa incresciosa vicenda. E’ chiaro che il calcio e’ profondamente vittima di quello che e’ successo. Mi hanno spiegato la dinamica, con centinaia di persone fuori dal ritiro della Nocerina, e con minacce nel caso in cui i giocatori fossero scesi in campo perche’ loro non potevano assistere alla partita con la Salernitana. E’ una gara a chi ha sbagliato di piu’, e’ inaccettabile. E’ una situazione che gli addetti ai lavori sanno non dall’inizio della settimana, dove c’era un’atmosfera di minacce, ma dall’inizio della stagione visto che non andavano messe insieme queste due tifoserie nelle stesso girone. Mi chiedo come sia possibile che la tifoseria sia entrata a contatto con i giocatori. Questo e’ un danno d’immagine non solo alla Lega Pro ma a tutto il mondo del calcio, e parlo anche a nome dello sport: non lo posso accettare. Fatico dalla mattina alla sera per professare altro tipo di valori e rispetto. I dirigenti della Lega Pro chiedono azioni esemplari a dirigenti e giocatori che si sono prestati a questa farsa, ma anche loro devono porsi qualche domanda. Mi dispiace per i giocatori, che con tutte le scusanti, hanno scelto il peggior modo per protestare. Il Coni non organizza i campionati, lo fanno le Leghe, ma devono saperlo fare. Ho parlato prima con Abete, che e’ un’altra vittima di questa situazione. Ci sono responsabilita’ precise di queste societa’, ed e’ necessario che se le assumano. E’ veramente inaccettabile, cosi’ diventiamo la barzelletta del mondo, siamo passati agli annali con tre sostituzioni in pochi minuti. I giocatori, se erano cosi’ scossi, non avrebbero dovuto entrare in campo per mantenere un po’ di dignità. Succede tutto questo perche’ la Lega Pro ha portato avanti una riforma, da noi condivisa, quest’anno la Prima Divisione non prevede le retrocessioni. La nostra sottocultura fa si’ che quando si ha meno da perdere e’ piu’ facile fare certi atti. Per questo ci devono essere delle sentenze esemplari”.

AGGIORNAMENTO ORE 16:30 – Anche CLAUDIO LOTITO, presidente della Salernitana, ha commentato l’episodio come si legge sull’edizione online de “La Repubblica”:
“Non ero sul posto, ma i fatti si commentano da soli. Non conosco i motivi e le problematiche a monte della scelta della Nocerina, quindi non posso esprimere giudizi in merito. Posso dire solo che per quanto mi riguarda ho chiesto che venisse disputata questa partita, proprio per evitare che le società diventassero ostaggio di atteggiamenti che non hanno niente a che vedere con il calcio. Il mio modo di pensare e di essere lo conoscono tutti, non mi faccio intimidire da nessuno e l’ho dimostrato da tempo in modo concreto. Credo però che chi è preposto, conoscendo le situazioni endemiche del territorio, dovrebbe porre dei rimedi preventivi”.


SULLA DIVISIONE DEI GIRONI IN VERTICALE – “Noi come società prendemmo una posizione chiara nel momento della stesura dei gironi. Oggi si sta amplificando il problema che sollevai all’epoca, che non si deve risolvere snaturando i campionati e mandando a giocare le squadre fuori sede. Perché questo significherebbe mortificare le passioni dei tifosi locali che seguono con trasporto le vicende della propria squadra del cuore. La sicurezza non deve essere dettata solo dall’intervento delle forze dell’ordine, che oggi sapientemente hanno saputo governare la situazione, ma evitando che si possano verificare certi episodi. Basta vedere la composizione dei gironi per dare una risposta a tutte queste considerazioni che si fanno oggi “ex post”. Sono situazioni illogiche, perché non c’è una netta composizione territoriale. Non dovevano proprio disputarsi in alcun posto e in alcuna maniera quelli che sono degli “pseudo” derby a rischio, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche della competitività intesa calcisticamente e di tensione agonistica impropria. Se due squadre fossero state mandate a giocare al Nord  –  seguendo una divisione verticale e non orizzontale per la composizione dei gironi  –  non sarebbe stato un problema e lo testimonia il fatto che nel girone del Sud sono state mandate delle squadre come Pisa, Viareggio, Pontedera e Grosseto che con il Meridione non hanno niente a che vedere. Stiamo raccogliendo i frutti di ciò che è stato scelto in modo non responsabile”.
SULLE POSSIBILI SOLUZIONI –  “Adesso dobbiamo solo cercare di evitare che ci siano ulteriori riflessi di ciò che è successo oggi. Noi come Salernitana abbiamo messo in atto tutta una serie di azioni volte a prevenire e reprimere certi fenomeni attraverso una serie di azioni preventive, di moralizzazione ed educazione dei giovani. E anche attraverso azioni, come quella di oggi di concerto con la questura e la prefettura, per reprimere ogni fenomeno che potesse sfociare in atteggiamenti non legali e violenti. Più di questo non possiamo fare. Ma la soluzione non può essere spostare la sede della partita perché a quel punto la rabbia si sfoga nella città. Il dado è tratto ormai e dobbiamo fare i conti con l’insipienza di qualcuno che hanno dato vita a una situazione che poteva essere evitata”.

 

 AGGIORNAMENTO ORE 16:00 ‘Tutti in piazza a festeggiare… ha vinto il popolo nocerino”. Questo il messaggio apparso su Facebook con cui i tifosi rossoneri hanno commentato la partita-farsa di Salerno. In oltre cento hanno raccolto l’invito via web e si sono ritrovati in piazza Diaz, a Nocera Inferiore, sventolando bandiere e cantando cori: poi un violento acquazzone ha indotto tutti a tornare a casa. Intanto il questore di Salerno Antonio DE JESU ha minacciato: Abbiamo già attivato le indagini per l’identificazione dei responsabili e disponiamo anche di immagini. Non daremo tregua alla parte malata della tifoseria della Nocerina. I giocatori della Nocerina sono stati molto turbati da forme di intimidazione verbale riservategli dai loro tifosi. Questo ha inciso sulla loro tranquillità e serenità. La maggior parte della tifoseria di Nocera Inferiore è sana e vuole solo sostenere la propria squadra”.

AGGIORNAMENTO ORE 14:10 – il questore di Salerno Antonio De Jesu  ha commentato così quanto accaduto all’Arechi: “La società rossonera era intenzionata a disputare la partita mentre erano proprio i giocatori che si rifiutavano di scendere sul terreno di gioco . Nel frattempo, abbiamo acquisito filmati e testimonianze di quanto accaduto (le minacce alla squadra ndr) ed avvieremo le opportune indagini”.  Pavarese, direttore generale della Nocerina ha aggiunto: “La squadra prosegue il proprio silenzio stampa. Tutti i dirigenti della Nocerina hanno rassegnato le proprie dimissioni”

NOTIZIE SS LAZIO – Salernitana-Nocerina è durata appena 20”. Nessun problema all’impianto o incidenti semplicemente la squadra ospite è rimasta con cinque giocatori costringendo l’arbitro a fischiare la fine della partita. Si sapeva che non sarebbe stata una partita normale e a Nocera tutta la settimana erano apparsi striscioni e scritte che invitavano ad andare a Salerno per la partita. Proprio per il pericolo di incidenti il Comitato di sicurezza del Viminale aveva vietato la trasferta ai tifosi ospiti che avevano tuttavia minacciato di andare comunque all’Arechi.

LE MINACCE – Dopo le minacce all’ambiente si è passati a quelle verso i calciatori della Nocerina. “O ci siamo anche noi, oppure non dovete esserci neppure voi”. I giocatori hanno chiesto di non giocare, ma dopo una lunga trattativa, alla presenza del questore di Salerno Antonio De Iesu che ha offerto ampie garanzie sulla sicurezza, la partita è cominciata con una quarantina di minuti di ritardo.

IL MATCH – Tuttavia le intenzioni della NOCERINA sono sembrate chiare fin dall’inizio e nei primi secondi sono state effettuate tutte le tre sostituzioni possibili, e, subito  dopo, ben cinque giocatori, uno dopo l’altro, hanno accusato infortuni e sono usciti dal campo.  Subito dopo, negli spogliatoi, l’annuncio delle dimissioni di massa della dirigenza della Nocerina. Una brutta storia in cui i calciatri si sono inchinati al volere degli ultrà.

SEGUONO AGGIORNAMENTI

A.P.

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