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INTERVISTE

LOTITO: “Amo più fare l’imprenditore che il presidente, ma quello che ho fatto per la LAZIO l’ho fatto per amore”

Il presidente biancoceleste è stato intervistato in esclusiva su Virus su Rai Due…

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NOTIZIE SS LAZIO – Claudio LOTITO ha parlato questa sera all’interno della VIRUS in onda ogni venerdì su Rai Due.

Queste le dichiarazioni del presidente biancoceleste:

Il presidente viene presentato da una clip in romanesco in cui viene raccolta la sua storia.

Quanti cellulari ha accesi?

“Ne ho tre, ma nessuno dietro. Mi servono per le attività lavorative e parlo anche con tre cellulari insieme. Riesco a fare una conference call con tre cellulari. Non sono amante della tecnologia”

Ama la Lazio?

“Si altrimenti non avrei fatto quello che ho fatto”

Il derby?

“Male solo il risultato,ma una squadra c’è. Purtroppo il risultato è figlio di due episodi che potevano essere interpretati diversamente”

Preferisce fare l’imprenditore o il presidente?

Mi piace fare più l’imprenditore che il presidente. Dieci anni fa, ho risposto al senso di appartenenza. Non era possibile far perdere 1000 anni di storia. Quando ho preso la Lazio era praticamente fallita”

Lei ha tante aziende e più di sei mila dipendenti. Quanto è difficile?

“Tanto. Ci sono ostacoli burocratici che non aiutano. C’è una burocrazia borbonica. C’è la politica del veto che in Italia non ha fatto crescere. Ci sono i Prenditori e i MAgnager. L’imprenditore dovrebbero mettersi a disposizione delle persone. L’importante è sapere che fine fanno gli utili di una società. Chi invece prende e basta diventa un PRENDITORE, ma ha una vita imprenditoriale media.”

Il suo atteggiamento gli ha dato dei problemi nella figura del presidente?

“All’inizio si. Perché i presidenti sono accomodanti e non c’è la voglia di cambiare. Il sistema aveva bisogno di una scossa. Servirebbe anche alle imprese per avere una visione in futuro diversa. Le imprese che vanno bene hanno un mercato all’estero”

Lei ha preso la Lazio praticamente fallita, lei concorda 23 anni di rate per 140 milioni da pagare al fisco

“Le sto pagando anche in anticipo. C’è una norma del 2002 e non è una legge ad personam. Questa legge prevedeva che in caso di rischio di fallimento si potesse realizzare il capitale. Sarebbe stato più giusto se quegli oneri fosse caduto sulla popolarità. Io normalmente pago sei o sette mesi prima la rata che scade ad aprile. Ad oggi ho già pagato 70 dei 140 milioni ”

Visto che lei si è accollato questi debiti e questo gruppo come mai disde che nel cuore della città non è mai entrato?

“Perché c’è la mentalità del patrono, quello che mette i soldi per far sognare i tifosi. Sono un presidente tifoso e non un tifoso presidente. Adesso con il fair play finanziario alcune squadre non parteciperanno alle coppe. Una società di calcio deve essere trattata come una società normale. Per raggiungere un obiettivo sportivo non deve superare il budget. La società deve essere un esempio. Io non percepisco un emolumento. ”

Ha ricevuto minacce?

“Questo fa parte del privato”

Qualcuno le dice di venderla?

“Alcune cose non hanno spiegazioni. Io ho fatto una scelta al limite rinunciando a tante cose ed è normale che le persone vicino a me mi dicano di venderla”

Mai pensato di venderla?

“Io sono un irriducibile come carattere enon mi arrendo facilmente”

Nel 2011 disse che se gli avessero dato l’ALitalia in cinque anni l’avrebbe rimessa in piedi

“Mi aveva intervistato un assistente del direttore del Corriere della Sera. Io all’epoca lanciai delle idee, poi fu creata una cordata e fu presa. Io avrei fatto diversamente, ma non ho la controprova”

Perché usa il latino?

“E’ un linguaggio icastico e con pochi termini riesco a esporre tutto. Per rendere vere ho usato le espressioni latine. Max Giusti un giorno mi chiamòe mi ringraziò per aver parlato bene di lui e abbiamo fatto questo spettacolo (Viene mostrato un video, ndr). Mia moglie fu colpita in negativo, ma sono autoironico”

Lei ha avuto avuto problemi con la giustizia, ma avrebbe rinunciato alla prescrizione?

“Vedremo in appello, ma basta che si evinca che sono fuori. Io ero fuori da tutto ero appena entrato nel mondo. La famiglia di mia moglie aveva avuto la Roma e tramite un legame con Moggi avevano ipotizzato qualcosa.”

A Salerno è stato criticato per i biglietti omaggio agli invalidi privati?

“Non è vero. Gli invalidi al 100% sono esentati. C’era l’abitudine allo stadio di arrivare 15 minuti prima e non pagare il biglietto”

Mi regalerebbe un biglietto?

“Faccia la richiesta come giornalista, a seconda delle disponibilità in tribuna stampa potrà venire, non è un biglietto omaggio”

Lei vuole fare uno stadio a Roma?

Ogni società deve avere uno stadio. Non l’ho fatto perch<è attualmente non c’è una legge e mi auguro che venga approvata presto”

Meglio Marino, Alemanno e Veltroni?

“Marino non l’ho conosciuto. Veltroni ho avuto scontri serrati e forse la storia ha dato ragione a me. Alemanno, le dico la verità, la situazione di governo non mi ha permesso di dare un giudizio”

Il braccio teso di DI CANIO è un errore?

“Noi parliamo sempre di cose estetiche e mai al centro del problema. Questo paese ha isogno di sostanza. Parliamo su logiche che non hanno senso come il gossip, ma chi parla dell’assistenza scolastica civile o dei mezzi pubblici funzionanti. Se i cittadini vengo chiamati ad un sacrificio con una data di scadenza lo farebbe”

A cura di Antoniomaria Pietoso (Twitter @antospietoso)

FINE

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