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Marchetti vs Muslera, dieci anni di Lazio a confronto: via al 2° round

Dall’uruguayano all’italiano: così è continuata la grande tradizione dei portieri biancocelesti…

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FACCIA A FACCIA – L’Europa League per rinascere dopo le fatiche del campionato. Lazio e Galatasaray condividono il destino di una stagione altalenante, che vede però la competizione continentale come ancora di salvataggio. Pioli sfida Denizli, un altro tecnico in discussione (proprio come l’emiliano) alla guida di una squadra dall’indubbia qualità tecnica. La gara però proporrà un altro interessante confronto, quello tra i due portieri: Marchetti contro Muslera, il presente contro il passato della Lazio.

ANVEDI COME PARA NANDO… – “Sono emozionato per il mio ritorno, per 5 anni questa è stata casa mia”. Fernando Muslera è il portiere del Galatasaray ma a Roma è per tutti ancora “Nando” e oggi torna all’Olimpico 1748 giorni dopo l’ultima volta. Era il 14 maggio 2011 e la Lazio vinse 4-2 contro il Genoa: a fine gara la squadra prese gli applausi di un pubblico che, con una gara ancora da giocare, credeva nella Champions League, sfuggita poi all’epilogo della stagione per una differenza reti peggiore dell’Udinese. Muslera salutò tutti così, con il rimpianto di non avercela fatta. Ritroverà un Olimpico diverso, quasi vuoto e perennemente in protesta, ma da avversario, a difesa dei pali della squadra più vincente nella storia della Turchia. Grazie alla Lazio è diventato grande, contro la Lazio cercherà la consacrazione europea. Sembra ieri quando un giovane portiere uruguayano si presentò a Formello con il curriculum da predestinato e la faccia da bravo ragazzo: qualche difficoltà all’inizio, poi la protezione di Ballotta e la fiducia di tutti, con la ciliegina sulla torta della Coppa Italia 2009, vinta grazie alle sue prodezze nei rigori parati in finale contro la Sampdoria.

LA RINASCITA DI SUPERMAN – Per un grande portiere che va ce n’è un altro che arriva. Con Muslera sull’aereo per Istanbul la società biancoceleste vira su Marchetti, estremo difensore del Cagliari di Cellino, ai margini del progetto per aver espresso chiaramente la volontà di lasciare la Sardegna. Un anno fuori rosa non bruciano però un campione che solo un anno prima ha giocato da titolare il mondiale con l’Italia, e il vice Buffon rinasce con la maglia biancoceleste addosso. Parata dopo parata, volo dopo volo, 162 volte in campo (il più presente dell’ultimo lustro laziale dopo Lulic), tra alti e bassi ma sempre con classe e carattere. Qualche passo falso, tanti momenti di gloria: una storia che meritava un lieto fine, come il contratto firmato fino al 2018 dopo un’estenuante trattativa. Fedeltà che significa amore eterno ai colori del cielo e la possibilità concreta di chiudere la carriera a Roma, piazza che gli ha donato una nuova vita sportiva dopo aver vissuto l’inferno.

IL CONFRONTO – Agli ottavi di finale di Europa League c’è posto per una sola tra Lazio e Galatasaray. Sarà importante far gol, ma soprattutto sarà fondamentale non subirne: per questo la sfida tra Marchetti e Muslera, passato, presente e futuro della Lazio, acquista un doppio significato. Da una parte la possibilità di salvare una stagione nata sotto una cattiva stella, dall’altra il confronto tra due portieri che hanno scritto la storia recente del club. Agilità tra i pali, leadership e certezze sulle uscite alte: tante le qualità in comune, ma chi è il migliore dei due? Il primo round è finito in parità, con un gol subito a testa. Novanta minuti ancora da giocare, risultato e qualificazione sono in bilico: al campo l’ultima parola.

Giorgio Marota

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