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‘Patto’ Lotito-Mezzaroma, annullata la sanzione inflitta dalla Consob al patron biancoceleste

L’avvocato Gentile a Lazionews.eu: “Sentenza definitiva, la sanzione non è stata ritenuta legittima…”

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LAZIONEWS.EU – “La S.S. Lazio s.p.a. ed il Presidente Claudio Lotito comunicano che la Corte di Cassazione, con sentenza depositata in data odierna (ieri, ndr), ha definitivamente annullato la sanzione inflitta dalla Consob per la vicenda inerente i fatti di 11 anni fa relativa all’acquisto delle azioni della società da parte di Roberto Mezzaroma”. Inizia così il comunicato diramato dalla società biancoceleste che fa riferimento ad un lungo procedimento che vede come data d’inizio l’ormai lontano 2005. L’episodio riguarda il presunto patto definito ‘occulto’ tra l’attuale patron biancoceleste Claudio Lotito e Roberto Mezzaroma circa l’acquisto di azioni ordinarie della Lazio, pari al 14,61% del capitale sociale della società sportiva, per la quale Claudio Lotito venne sanzionato per circa 500mila euro dalla Consob.

La Sanzione è definitivamente annullata, come conferma l’avvocato Gentile ai nostri microfoni: “E’ stata annullata la sanzione che la Consob aveva dato a Lotito e Mezzaroma per il presunto patto non comunicato sull’acquisto di quelle azioni della Lazio. Era stata annullata dalla Corte d’Appello, la Consob ha fatto ricorso in Cassazione e la Cassazione ha respinto il ricorso. La sentenza è definitiva, quella sanzione è stata ritenuta non legittima”.

Le azioni acquistate il 30.06.2005 da Mezzaroma, vennero rivendute  il 31.10.2006 a Lotito, il quale, in virtù della posizione acquisita, lanciava l’Opa (l’Offerta Pubblica di Acquisto). Con un decreto datato novembre 2009 la Corte di Appello di Roma aveva già annullato i 530 mila euro di sanzione inflitta a Lotito dalla Consob in merito alla vicenda. Parte della sanzione (200mila euro), fa riferimento proprio all’assemblea del 26 ottobre 2007 in cui Lotito avrebbe esercitato indebito diritto di voto. L’avvocato Gian Michele Gentile, legale del club biancoceleste spiega ai nostri microfoni: “C’era stata un’assemblea dell’ottobre 2007 per la quale, secondo la Consob, Lotito non avrebbe potuto esprimere il voto per effetto del precedente congelamento del diritto di voto sulle azioni. Anche questa era stata annullata dalla Corte d’Appello con motivazione che la Cassazione ha definito non sufficiente. Nel frattempo Lotito aveva acquistato le azioni di Mezzaroma, aveva lanciato l’Opa quindi poteva tranquillamente esprimere il voto nell’assemblea di fine 2007 (il 26 ottobre,ndr), perché l’Opa era stata lanciata a gennaio 2007″. 

Per quanto riguarda invece i restanti 330mila euro, suddivisi in 250.000 euro per la mancata comunicazione del già nominato patto e 80.000 euro per il conseguente presunto lancio dell’Opa mancato, le sanzioni rimangono definitivamente annullate, come deciso inizialmente dal decreto della Corte di Appello di Roma del 2009. Vicenda che si chiude qui? “Sì, la vicenda è chiusa“, conferma l’avvocato Gentile.

Gian Marco Torre

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