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“Pronti a passare il Natale in carcere”

IL TEMPO (G. Baldinacci) – Per alcuni tifosi continua l’incubo di Varsavia rimproverando la società biancoceleste per la sua assenza…

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tifosi lazio fermati a varsavia

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Chi ha vissuto, e vive ancora, l’incubo di Varsavia ha spesso rimproverato alla Lazio di non aver fatto nulla per i suoi tifosi. La società biancoceleste però, in più occasioni come ricorda Il Tempo, ha saputo spiegare il perché di tale assenza, almeno formale e istituzionale. Sempre in contatto con il Ministero degli Esteri e l’Ambasciata italiana in Polonia, il club capitolino su consiglio del ministro della Farnesina Emma Bonino ha evitato di esporsi, di non agire in prima persona. Perché quello dei ragazzi in carcere a Varsavia si è ben presto trasformato in un caso diplomatico, oltre che calcistico. Tra le righe però la società si è mossa: alcuni giocatori hanno contribuito in forma assolutamente privata alla raccolta fondi promossa dalla Curva Nord, per aiutare le famiglie dei ragazzi a pagare le cauzioni. In più ieri il club biancoceleste ha fatto un ulteriore passo in avanti, annunciando un gesto di umana solidarietà: “Se questi ragazzi dovranno passare il Natale a Varsavia, noi saremo lì con loro. Non servirà a nulla ma è l’unica cosa che possiamo fare. Far sentire la nostra vicinanza soprattutto umana”, queste le parole del responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano DE MARTINO, tornato a parlare a Lazio Style Radio. “Abbiamo agito in sordina per non creare disturbo, come eravamo stati invitati a fare, come club non potevamo agire in maniera formale. Noi come società Lazio non avremmo potuto fare di più, le istituzioni invece devono far sentire la propria voce, come anche il mondo del calcio”.

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