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PULICI: “La sentenza? Lotito non ha capito che su certi temi la Uefa è rigida. Non riesco a capire come si faccia entrare uno striscione simile”

L’ex portiere biancoceleste aggiunge: “L’assenza dei tifosi incide moltissimo. Fortunatamente si parte dallo 0-2 dell’andata e non ci si preoccupa della qualificazione”…

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NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, l’ex portiere biancoceleste Felice Pulici dice la sua sulle tematiche di maggiore interesse della Lazio: dalla conferma dei due turni chiusi in Europa fino alla sconfitta di ieri contro la Fiorentina. Ecco le sue parole:

Il ricorso non è stato accolto… Una morte annunciata come è stato detto oggi?
Lotito ha preparato 40 pagine di roba con tutte le dichiarazione della Questura, era sicuro di risolvere il problema, non sapendo che quando si parla di determinate questioni all’UEFA, quello che succede in Italia, le versioni della Questura vengono preso poco in considerazione. In Europa sono molto rigidi per quanto riguarda episodi di razzismo, non era semplice la questione. Bisognava essere più accorti nei confronti della tifoseria e cercare di evitare dei comportamenti inadeguati. Anche ieri sera, non mi pare che ci si sia comportati in modo esemplare… Quanto ha inciso lo striscione? Più che altro, io non riesco a capire come si faccia entrare uno striscione di quel tipo, condivisibile o meno. Le proteste si fanno in altre sedi e non all’interno dello stadio, dove si compromette il bene della società. Al di là di quello che c’era scritto, o si partecipa alle sorti di un club o si sta a casa. Io conosco molto bene la curva e mi posso permettere di dire che così non si va molto avanti. Anche nella comunicazione c’è qualcosa che non va nello giustificare sempre determinati comportamenti. Quando si dice che c’è una contraddizioni nei verbali dei due delegati, si dice una cosa inesatta:  il delegato UEFA responsabile della disciplina ha un compito, quello assoluto ne ha un altro, quindi è normale che siano diversi i referti. La Lazio può fare ciò che vuole, magari andrà anche ad un grado ulteriore di giudizio, ma in tal caso deve andare con un atteggiamento diverso da quello che è stato attuato in questa circostanza. Si è parlato del numero dei tifosi, ma non è questione di 1, 10 o 1000 persone… Questi sono comportamenti che vanno cancellati e tamponati. Ora non lo possono dire perché c’è un accordo con la curva, che è bellissimo – intendiamoci – ed  giusto che ci sia, ma la curva deve evitare di mettere la società in questa situazioni. Lotito ha detto che l’immagine della società distrutta? Ma non lo è assolutamente… La Lazio è sempre stata condizionata, sin da quando fu eliminata dalla Coppa dei Campioni nel ‘74… Allo stadio bisogna avere un comportamento esemplare… L’UEFA ha sempre usato la mano pesante con chi si è reso protagonista di comportamenti razzisti e se si dovesse continuare, il rischio è quello di essere estromessi da ogni competizione internazionale. Sarebbe un peccato, perché la squadra sta andando bene e allo stadio c’è un clima sereno… Ripeto, io non frequento lo stadio per noti motivi e quindi non so dire cosa sia successo, ma se un delegato riporta una determinata situazione, evidentemente è avvenuta. Non credo che nessuno arrivi prevenuto, con l’intento di riportare cose non vere. Tra l’altro, già in precedenza la Lazio era stata ammonita per una situazione del genere e si era capito che alla prima cosa qualcosa sarebbe successo.

Quanto incide lo stadio vuoto nella testa di un calciatore?
Moltissimo! Fortunatamente si parte dallo 0-2 dell’andata e non ci si preoccupa della qualificazione, ma se si doveva giocare una gara di ritorno con un risultato in bilico cosa sarebbe successo? Il campo in questo caso è dalla tua parte, ma se – in caso venisse confermata la sentenza – ai quarti di finale ci si trovasse con un risultato di equilibro e c’è bisogno della tua gente? Il calciatore vive della passione della propria tifoseria, non della sua…

Un giudizio sulla gara di ieri?
Ieri la Fiorentina ce l’ha incartata! Io sto zitto e spero che arrivino quanto prima i calciatori infortunati, soprattutto Klose, perché senza di lui ci troviamo con qualche problema… Il tedesco è fondamentale, perché anche nel momento difficile, con la squadra in difficoltà, trova sempre una soluzione.

Quanto ha sbagliato il tecnico nella partita di ieri?
Il problema è che se si mette una punta come Kozak, gli si devono dare i palloni giusti. Il ceco ha una caratteristica unica che va sfruttata… Si poteva alzare Pereirinha di più, visto che ha un piede discreto e forse qualche palla alta gli sarebbe arrivata.

Si può ancora arrivare in Champions League?
Sulla carta sei ancora in pista, ma non ti devi più distrarre perché c’è un mucchio troppo grande e pericoloso. Credo che nel momento in cui dovesse capitare – spero di no – un momento negativo, la squadra si potrebbe perdere. Avendo altri due obiettivi, che sono quelli dell’Europa League e della Coppa Italia, c’è la possibilità di riprendersi velocemente ed ecco che il campionato verrebbe condizionato.

Hai più paura di perdere l’Europa League o sei ancora speranzoso di centrare la Champions?
Io sono speranzoso che possa essere acciuffata la Champions. Anche davanti, il Napoli fa molta fatica a tenere il passo, lo vedo svuotato della sua capacità di Anti-Juve. L’Inter non la vedo così grande, anche se dobbiamo andare a Milano, quindi credo si possa ancora recuperare.

Temi la Roma?
Devo dire la verità: io temo tutti! Però non mi pare che la Roma sia in condizione di superare la Lazio. Aveva un’opportunità di fare risultato pieno con l’Udinese e non c’è riuscita… Non la vedo così brillante da preoccuparmi. A me preoccupa molto la Fiorentina, sono rimasto scioccato ieri sera! Quello che mi chiedo è se sia stato merito della Fiorentina o demerito della Lazio.

Cosa è successo nella punizione a Marchetti?
E’ un errore… Marchetti ‘mi’ cammina troppo sulla linea di porta durante le punizioni!

Battibecco Dias-Radu?
Si sono scontrati su una marcatura che poteva portare al gol avversario, ma i battibecchi in campo ci stanno, perché la tensione è talmente alta che ti porta a prendertela col compagno. Anche quando prendevo io gol, ovviamente poche volte (ride ndr), davo la colpa al primo che beccavo! In campo c’è una grossa tensione e nell’esprimere il rammarico vai a prendertela con un tuo compagno, l’importante è che si sia risolta subito.

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