RASSEGNA STAMPA. Coppa Italia, Lazio col cuore

IL TEMPO (L. Salomone) Questo è davvero un pari d’oro. Tocca a Mauri, a 4 minuti dalla fine,  pareggiare il gol di Peluso. La Lazio che soffre per larghi tratti fa il risultato migliore col minimo sforzo. La Juve si rammarica per le occasioni sprecate, per quel palo di Vidal  per le solite parate di uno stratosferico Marchetti. Tra sette giorni all’Olimpico tutto in gioco, ma sarà dura  più per la Juve perché  la rete in trasferta può pesare tantissimo.  3-5-1-1 per Conte che vede Giaccherini e Marchisio nel ruolo di incursori mentre Pogba dirige l’orchestra in mezzo con Vidal al suo fianco. A Petkovic mancano Konko e Klose e nella difesa a tre non c’è Radu. Pronti via la Juve fa paura con Marchisio e corre quasi con foga. Ma poi i biancocelesti cominciano a venir fuori. La Lazio soffre ma non molla e sfiora il gol con Mauri. Finisce senza gol un primo tempo con tanta Juve e Lazio. Si riparte  e le cose per la Lazio peggiorano: bianconeri all’attacco mentre la banda Petkovic finisce ancora una volta schiacciata. Prima Matri che al volo impegna Marchetti in una strepitosa respinta in angolo, poi Al 17′ il giusto premiocon il gol di Peluso (anche grazie a una leggera spinta), poi ancora Matri che rischia di raddoppiare. Ma la Juve insiste:  il palo di Vidal salva Marchetti,   un rigore su Vucinic che Damato non concede e infine ci vuole super Marchetti per tirare fuori dalla porta un colpo di testa di Vidal. No, non è infine. Perché alla fine è Mauri che fa pianger la Juve. Incredibile ma vero. E all’Olimpico si preannuncia battaglia