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Reja su Bollini: “Ha la passione dentro. Si è costruito partendo dal basso”

NOTIZIE LAZIO – L’allenatore: “Ha meritato questa chiamata prestigiosa in una piazza di assoluto livello”…

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NOTIZIE LAZIO – Sannino dà forfait. Mezzaroma e Lotito affidano il posto della panchina della Salernitana a Bollini, ex tecnico della Primavera biancoceleste e coordinatore del settore giovanile. Edy Reja, intervistato da La Città, descrive la personalità e le qualità del ct:  “Lo conosco benissimo e tra me e lui non c’è solo stima personale, ma anche tanto affetto umano. Alla base di un rapporto fiduciario, tra due allenatori che condividono un’esperienza, non può che esserci sintonia e tra di noi questo elemento non è mai mancato. Quando arrivai alla Lazio, per sostituire Petkovic, Bollini era già lì. Io sapevo già tanto di lui, perché avevo avuto modo di apprezzarlo nel tempo per quel che aveva dimostrato con la Primavera. Fu meccanico per me chiedergli di affiancarmi. E la quotidianità aiuta a conoscersi meglio, a verificare, per l’uno e per l’altro, se le impressioni iniziali sono quelle giuste. Poi con l’Atalanta è stato un periodo egualmente intenso e felice, nel quale soddisfazioni ne abbiamo colte. È stato fatto un ottimo lavoro, nel contesto di un club assai organizzato”.

E poi ancora sulle caratteristiche dell’allenatore: 

“Ha la passione dentro, è uno studioso attento di tutto ciò che lo circonda e lo aspetta. Un maniaco che tende alla perfezione o, se volete, all’ossessione. Ma nell’accezione positiva del termine. E’ tutto finalizzato alla partita che verrà, più in generale alla costruzione di un’idea di calcio che ha già dimostrato di voler improntare su un modulo, il 4-3-3, che ha portato i suoi frutti. Bollini si è costruito partendo dal basso e quello è un percorso che aiuta”. 

E con la società:

“Lui ha alle spalle una società che l’ha voluto, conoscendolo di persona. C’è un rapporto diretto fondato su una fiducia consolidata. Un aspetto per niente irrilevante, anzi direi decisivo. Già in avvio della sua carriera aveva avuto modo di fare diverse esperienze, poi le circostanze della vita hanno modificato il percorso: ma ha tanti e tanti anni di esperienza, e quindi saprà gestire situazione e derivanti pressioni. E poi chi ha avuto modo di misurarsi a Roma e Bergamo s’è fatto la corteccia: non pensate che altrove si viva su una nuvoletta, questo accade solo ed esclusivamente se si vince sempre. Ha meritato questa chiamata prestigiosa in una piazza di assoluto livello”. 

Infine, un consiglio:

“Giocatela come sai, è la tua grande occasione. Poi, conoscendoci, entrambi sappiamo che nel calcio è meglio non sbilanciarsi troppo, specie a parole e non è solo una pura questione di scaramanzia: il destino degli allenatori, maledizione, è legato al campo. Ma Bollini è un allenatore meticoloso, una scelta che non ha avuto bisogno di alcuna riflessione, perché Lotito di lui sa quanto deve. Da sabato guarderò con sempre maggiore attenzione le partite della Salernitana in tv”. 

L.L.

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