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RIEDLE: “Giocare senza spettatori non è un bene, ma la LAZIO è forte e può puntare alla finale”

L’ex biancoceleste parla poi del suo ‘erede’ a Roma: “Klose è un giocatore si batte sempre con cuore: è forte di testa, ha uno scatto impressionante, è completo”…

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(gettyimages)

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NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, l’ex centravanti tedesco della Lazio Karl-Heinz Riedle presenta la sfida di giovedì sera contro i connazionali dello Stoccarda, gara valida per il ritorno degli ottavi di finale dell’Europa League. Ecco le sue parole:

La Lazio ha riabbracciato un tedesco come Klose, in questo momento la sua assenza si sente tantissimo…
Miroslav è un grande giocatore. In Germania ha sempre fatto tanti gol, è un giocatore si batte sempre con cuore: è forte di testa, ha uno scatto impressionante, è completo. Il Bayern Monaco ha fatto un grande errore a liberarsene, la Lazio invece ha fatto un grande acquisto.

Quanto è stato importante Klose per aumentare l’immagine della Lazio, soprattutto in Germania?
Già il suo trasferimento è stata una grande cosa. Lui è venuto dal Bayern Monaco, una grande squadra, e sicuramente ha regalato una bella immagine alla Lazio.

Quanto è importante Miroslav per la vostra Nazionale? Ci sarà ai Mondiali del 2014?
Non so se ci sarà, ha 34 anni. Ha sempre fatto cose spettacolari in Nazionale, anche se la squadra funziona anche senza di lui, ha grandi attaccanti. Può diventare difficile per lui partecipare al Mondiale, ma spero che lui ce la faccia.

Come vedi la partita con lo Stoccarda?
Pensavo fosse più ostico come avversario. Contro il Borussia M’gladbach la Lazio aveva offerto una grande impressione, ma lo Stoccarda la consideravo più forte. La Lazio all’andata ha giocato una grande partita, non deve avere paura dell’avversario. Giocare senza spettatori non è un bene, ma la squadra è forte.

Che ricordo hai dei tifosi biancocelesti?
Mi hanno sempre voluto bene, sono stati sempre caldi con me e con noi giocatori stranieri.

Nel 1995 tu l’hai eliminata la Lazio dalla Coppa Uefa, con la maglia del Borussia Dortmund: che ricordi hai di quella partita?
In quel momento giocavo per il Borussia Dortmund e dovevo dare il massimo per loro, come avevo fatto con la Lazio. Ma è stata un’emozione, quando giochi contro una tua ex è sempre molto strano.

La Lazio può puntare alla vittoria finale in Europa League?
Sì, non le manca niente, se gioca sempre come l’altra volta può arrivare in finale.

Senti ancora qualcuno dei tuoi ex compagni?
Con loro ho pochi contatti. Sento qualche volta Angelo Gregucci, a volte passo a Roma.

In Coppa Italia potrebbe esserci il derby in finale con la Roma…
Se succederà, verrò a Roma!

Cosa ti ricorda il derby?
Era una partita sempre speciale, c’era sempre una grande tensione. Nessuno voleva perdere, ai miei tempi abbiamo sempre pareggiato.

Ricordiamo la sfida a distanza tra te e Voeller: chi era il più forte?
Rudi era un grande giocatore, anche se ha giocato con la squadra più “piccola” (ride ndr).

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