Restiamo in contatto

NOTIZIE

Il ds Tare: “Se porto un albanese alla Lazio, vengo criticato”

NOTIZIE LAZIO – Poi aggiunge: “L’anno scorso mi hanno offerto ruolo da ct dell’Albania, ma ho rifiutato…”

Pubblicato

il

Pubblicato l’11 alle ore 18.02

NOTIZIE LAZIO – Stop ai campionati, via alle nazionali. E Armenia-Albania è tra i match più importanti degli ultimi anni, almeno per le aquile balcaniche, che hanno la possibilità di qualificarsi direttamente agli Europei di Francia. Primo tifoso albanese e sempre in prima linea a seguire e sostenere la sua squadra è il ds biancoceleste Igli Tare, ospite negli studi di Sky Sport.

Tutto si apre con un aneddoto artistico legato ad una statua rubata.

Per caso una sera a Roma ero a cena con degli amici, ho scoperto che una statua era stata rubata in Albania nella guerra civile del 1997, la statua di Asclepio. E’ stata trovata a casa di un collezionista italiano che cercava di rivenderla all’Albania da due anni senza riuscirci. Mi è sembrata una cosa strana e ho chiamato mio fratello maggiore, direttore del parco nazionale da cui è stata rubata questa statua e quando ha sentito questa storia, mi ha subito detto di fare qualcosa per riportarla indietro. Volevo dare anche un segnale per sensibilizzare l’opinione pubblica in Albania e alla fine l’ho riacquistata. E’ stato un gesto simbolico ma l’ho fatto per dare un contributo per riportare nella nostra patria qualcosa della nostra storia”.

Cosa faceva il 26 agosto 2001? (Brescia-Milan)
“Faceva un caldo pazzesco, Costacurta era presente”. L’ex Milan ride: “Mi fece due gol e fui anche ammonito. Dovevamo ‘eliminarlo’ per fermarlo”.

Come vive il paese questo momento?
“Giovedì ho portato con me due amici miei ospiti per vedere il match con la Serbia e sono rimasti molto sorpresi. Una nazione intera che preparava qualcosa di unico, non era solo una partita di calcio, ma c’era dentro emozione e tanta storia. E’ qualcosa che mette tanta pressione alla squadra, sapevano i giocatori che non potevano perdere ma invece hanno giocato senza voglia schiacciati da questa pressione”.

Come approccia questa squadra all’Armenia?
“Giocare contro la Serbia alla penultima è stata la cosa più difficile, perchè non era l’ultima chance. Comunque ci sarebbe un’altra occasione con i playoff. L’Albania non era favorita per gli Europei, ma la squadra ha fatto un grande lavoro e De Biasi ha lavorato su uno spirito di gruppo unico sapendo di non avere grosse qualità. Ovunque è andata ha giocato a testa alta, come la vittoria in Portogallo o le partite con la Francia. Purtroppo nel girone di ritorno ha risentito della pressione come nelle qualificazioni mondiali, questa squadra pecca anche un po’ di inesperienza. Stasera l’Albania giocherà con Gashi e Cikalleshi che secondo me è un ottimo attaccante”.

Hysaj dentro, le piace?
“Si ma mi sembra anche un po’ strano il cambio con Aliji. E’ una squadra però che mi piace molto, siamo una squadra piccola ma stasera dobbiamo vincere per forza, è come una finale mondiale e mi piace che giocheranno con una squadra offensiva”.

Leader della nazionale, come mai Cana non ha convinto in Italia?
“Ha avuto tanti problemi fisici che non ha mai avuto prima e lo hanno condizionato. E’ sempre stato un leader, come fa ora al Nantes, se gli si dà questa possibilità fa bene. Alla Lazio c’erano però tanti giocatori di personalità e ha fatto fatica, ma comunque è stato un giocatore sempre positivo in ogni momento e quando ha avuto la possibilità ha cercato sempre di dare il massimo”.

De Biasi è stato mai vicino alla Lazio? Ci ha mai pensato, anche prima di Pioli?
“Onestamente no, anche perchè da quello che so vuole prolungare il contratto con l’Albania. Lo stimo tanto, ha aggiunto tanto all’Albania come la professionalità del calcio italiano e sta scrivendo la storia albanese.”

Tare allenatore dell’Albania?
“Si c’è stata questa possibilità l’anno scorso, mi è stato proposto dalla federazione ma ho rifiutato perchè mi sento uomo di calcio e non mi sento di fare questi ruoli. Sono comunque il primo tifoso dell’Albania, prenderei in considerazione questa possibilità ma tra un po’ di anni. Per qualche anno De Biasi potrà dare ancora tanto qui, è una squadra giovane che nei dieci anni potrà fare tanta tanta strada”.

C’è un nome dell’Albania che porterebbe alla Lazio?
“Si c’è, ma qui a Roma è un po’ strano. Se un direttore albanese porta in Italia un giocatore albanese è giudicato in modo particolare e l’occhio di riguardo è più severo ma nonostante tutto, se sono convinto che qualcuno potrebbe essere al caso della Lazio lo porterò senza problemi”.

Che fine ha fatto Skela? 
“Allena le giovanili dell’Eintracht Francoforte, ha cercato di fare qualche esperienza nelle giovanili dell’Albania e ha poi deciso di trasferirsi in Germania. Fece anche sei mesi ad Ascoli”.

IL POSTPARTITA DI ARMENIA-ALBANIA – Dopo la vittoria per 3-0 in Armenia che vale la prima storica qualificazione dell’Albania agli Europei, festeggia Igli Tare ancora a Sky Sport. “E’ il sogno di un popolo, vorrei essere a Tirana perchè so cosa succederà e so quanto andranno avanti i festeggiamenti. Siamo molto felici e fieri di quello che abbiamo raggiunto. Mi hanno commosso queste immagini, avrei voluto essere in campo con loro e magari aver avuto 15 anni in meno. Hanno meritato la qualificazione. Ho già mandato un messaggio a tutti, a De Biasi, Tramezzani e anche Berisha. Sono fiero, in Albania sono tutti pazzi di calcio, un risultato da sempre sognato e realizzato grazie al lavoro incredibile di De Biasi.

IL SEGRETO – Questo è un gruppo consolidato, un lavoro di 3-4 anni, De Biasi sa molto bene di avere una squadra giovane con grande spirito e compattezza unica, sono tutti dei leoni che lottano per la loro nazione. Sanno che c’è un popolo che li sostiene. Non ci sono grandi qualità tecniche, ma sanno che la compattezza è la loro arma migliore e lottano dal primo all’ultimo minuto ogni partita, con grande intensità e pressing continuo. Tanta gente non ci ha creduto all’inizio, ma De Biasi invece lo ha fatto da subito, ora vogliono salire in tanti sul suo treno. Tra l’altro De Biasi ora in Albania non è più Gianni ma ‘Ganni’.

TRA PASSATO E FUTURO – Io faccio parte della generazione che ha fatto strada a tutti i giovani, noi eravamo costretti a bussare in giro per l’Europa per entrare nel calcio, lasciavano a desiderare le strutture e le organizzazioni così come gli allenatori. Nonostante tutto questo gruppo è entrato nella storia, i ragazzi meritano un grande applauso e spero che nel futuro ci sia un seguito. L’Albania farà una bella figura anche in Francia, si esalta facendo gruppo ma soprattutto sapendo che sugli spalti ci saranno migliaia di albanesi. Le altre squadre non sono da sottovalutare, le piccole nazioni sono cresciute tantissimo con una grande organizzazione. Germania in cerca del nuovo Klose, Miro le ha consigliato qualche nome? Ne abbiamo parlato, mi ha detto che c’è un cambio di generazione, che il problema di questa Germania è la mancanza di un vero centravanti con Mario Gomez che non è più quello di una volta”.

Francesco Iucca

PIÙ LETTI

Lazionews.eu è una testata giornalistica Iscritta al ROC Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 137 del 24-08-2017 Società editrice MANO WEB Srls P.IVA 13298571004 - Tutti i diritti riservati