Verso il Carpi. Pioli e la Lazio, schiacciasassi contro le neopromosse all’Olimpico

NEWS DEL GIORNO – Il 2015 si è appena concluso, un anno in cui la Lazio ha mostrato forse il meglio e il peggio di sé stessa. Una prima parte spettacolare, coronata con il terzo posto in classifica e la qualificazione ai preliminari di Champions League. Poi l’obiettivo mancato e la sconfitta contro il Bayer Leverkusen, l’inizio di una seconda parte di stagione travagliata, che ha visto Biglia e compagni protagonisti di una seria crisi di risultati accusata nel periodo a cavallo tra novembre e dicembre. Annata chiusa con un sorriso solamente grazie alla boccata d’ossigeno di San Siro, nel match pre-natalizio i biancocelesti hanno strappato i tre punti in casa della capolista. Il 2016 riparte dall’Olimpico: il 6 gennaio i capitolini ospitano il neopromosso Carpi, penultimo in classifica ma vero e proprio banco di prova per le ambizioni laziali.

TRE PUNTI – Già dopo la doppia vittoria contro Udinese (in Coppa Italia) e Inter, Pioli era stato chiaro, avvisando i suoi di non rilassarsi e gioire troppo in fretta. Sicuramente un pizzico di serenità si è fatto rivedere dalle parti di Formello, ma per tornare a soffrire basta un singolo stop, una partita storta per ricadere nel baratro dell’incertezza e dell’assenza di continuità. Tre giorni dopo il Carpi ci sarà il delicatissimo scontro con la Fiorentina, quindi quella con gli emiliani assume un doppio significato: servono tre punti, per la classifica e per il morale. La Lazio ha bisogno di portare a casa l’intera posta, l’attuale decimo posto in classifica pesa, il quinto posto dista 9 punti e in caso di risultato non positivo l’obiettivo Europa League rischia di allontanarsi pericolosamente. La squadra di Castori venderà sicuramente cara la pelle, ma Pioli ha dalla sua un dato che può far sorridere: in stagione battute entrambe le neopromosse fin qui incontrate. Nessun calo di tensione contro Bologna (2-1) e Frosinone (2-0), entrambe tra le mura amiche dell’Olimpico.  

SCHIACCIASASSI IN CASA – Lo scorso anno invece qualche difficoltà in più contro le squadre che sono salite nella massima serie dalla cadetteria. Due vittorie contro il Palermo, con il 4-0 del Barbera a rappresentare un punto di svolta nell’inizio della precedente stagione. Contro Empoli e Cesena una vittoria e una sconfitta. All’andata contro i toscani la Lazio fu irriconoscibile, battuta dall’impostazione tattica di Sarri, che a fine stagione risulterà tra i migliori tecnici del campionato. Al ritorno in un Olimpico gremito da circa 50mila laziali gli empolitani non ebbero scampo: un netto 4-0, momentaneo secondo posto e una sonora sconfitta per l’Empoli delle meraviglie. Stessa sorte contro il Cesena: partita chiusa dopo pochi minuti all’Olimpico e poi terminata 3-0 (prima vittoria di Pioli con la Lazio), mentre brutta sconfitta al ritorno, che fece suonare più di qualche campanello d’allarme dalle parti di Formello, un paio di partite prima dell’inizio della striscia di 8 vittorie consecutive. Nel giorno dell’Epifania la Lazio dovrà confermarsi schiacciassi in casa contro le neopromosse: per riprendere positivamente il cammino e confermare quanto di buono fatto vedere a San Siro c’è bisogno di ripartire con il piede giusto, il Carpi è avvisato.

Gian Marco Torre