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Zauri: “La squadra deve compattarsi, c’è bisogno del popolo laziale”

ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Il doppio ex su Pioli: “Non è uno sprovveduto, saprà uscirne…”

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ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU –  Quella di domani sera sarà una partita da dentro o fuori. All’Olimpico Lazio e Sampdoria si giocheranno una fetta importante della loro stagione. Entrambe le squadre, infatti, con una vittoria potrebbero riprendere rialzare la testa. Per analizzare l’inzio di stagione della squadra biancoceleste e la gara contro i blucerchiati, la redazione di Lazionews.eu ha contattato Luciano Zauri, doppio ex del match.

Cosa pensa del momento che sta vivendo la Lazio?

“E’ un momento chiaramente negativo. La sconfitta nel preliminare ha segnato tutta questa prima parte, la squadra ha risentito tanto dell’eliminazione in Champions. Ha vissuto anche un momento più o meno positivo, ma alla fine sono più le cose negative. Oggi la classifica è al di sotto delle aspettative”

Come si esce da questa crisi? Considerando anche l’ambiente particolare di Roma…

Come sempre si dice se ne esce solo attraverso il lavoro e con la forza del gruppo. In questo momento di difficoltà ci si deve compattare, chi ha più qualità tecnica deve mettersi a disposizione degli altri compagni. Soltanto con le individualità, però, non se ne esce, perchè ci vogliono anche altre qualità. Se i giocatori riuscissero a tirare fuori tutte queste cose, ne verranno fuori perchè sono quasi gli stessi interpreti della scorsa stagione. Non è semplice perchè l’ambiente di Roma è molto esigente, la squadra ha lasciato negli occhi di tifosi una bellissima immagine e loro si aspettavano che, anche in questa stagione, i calciatori riuscissero a ripetere quantomeno le prestazioni dell’anno scorso”

I problemi in campo sono anche determinati da ciò che è successo nello spogliatoio?

“Questo si dice spesso quando i risultati non arrivano. Sicuramente avranno discusso e non andranno d’accordo, ma non è sempre così. Io non sono dentro  e quindi non posso dare un giudizio reale di quello che è successo. E’ chiaro che quando non si vince c’è qualche sorriso in meno e si discute un po’ più spesso, manca la serenità in alcuni momenti”.

Su Pioli…

“L’anno scorso era osannato da tutti, non può essere diventato un allenatore scarso. Non è uno sprovveduto e sa benissimo come venirne fuori, però è anche vero che dopo periodi così negativi una ulteriore sconfitta, magari domani, potrebbe far precipitare le cose. Si cambia allenatore perchè non si possono cambiare 22 giocatori, quindi è il tecnico che paga, talvolta anche ingiustamente”

Lunedì sarà una partita decisiva per entrambe le formazioni, che partita sarà?

“Sicuramente sarà una partita molto bloccata, tutte e due le squadre non possono sbagliare, ma solo una vincerà. Come sempre un episodio, nel bene o nel male, farà scatenare qualcosa di positivo o di negativo. A Genova sono stato benissimo, chiaramente la Lazio è un’altra storia e per questo spero che i biancocelesti domani ne usciranno un pochino meglio

Incide la mancanza del tifo sui risultati?

“Assolutamente si. Una squadra di calcio non può esistere senza i propri tifosi che la sostengono. Loro nei momenti di difficoltà devono sostenere chi indossa la propria maglia, ma è un’utopia. Poi sono anche liberi di poter fischiare se non arriva il risultato o se la squadra ha un atteggiamento che non piace, però mi piacerebbe che i giocatori venissero supportati. La Lazio ha bisogno della propria gente”.

Riccardo Caponetti
 

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