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RASSEGNA STAMPA

COME UN ROMANZO. E alla fine E’ LAZIO

IL CORRIERE DELLO SPORT (A.Maglie) – Pioggia, vento, vantaggio della Roma, rimonta e sorpasso laziale poi De Rossi si fa espellere, ma in dieci i giallorossi sfiorano il pari…

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IL CORRIERE DELLO SPORT (A.Maglie) – Alla fine il lieto fine è stato della Lazio. Come affermano le pagine odierne de ‘Il Corriere dello Sport’, il derby di ieri non è stato un match ma un romanzo. E’ accaduto praticamente di tutto. Due espulsioni (una per parte), cinque gol segnati, l’ennesima rimonta subita dalla Roma, il blackout elettrico e poi tanta pioggia. La Lazio ha vinto con il carattere e con una condotta tattica diligente. Avevano cominciato male, i ragazzi di Petkovic, in svantaggio dopo appena nove minuti (angolo di Totti, testa di Lamela che “bruciava” Lulic anche con un fallo furbetto ma prima a subire una spinta era stato Burdisso). Poi è arrivato il diluvio. Il terreno di gioco ha premiato la Lazio, squadra che può mettere sul terreno di gioco qualche chilo in più e che, al contrario della Roma, ha gli uomini per alzare il pallone. La gara per i giallorossi è diventata un calvario condita da errori clamorosi (individuali e di fase difensiva) e da scelte incomprensibili. Prima ha provveduto Goicoechea a buttarsi in rete un pallone calciato da Candreva (punizione da venticinque metri): tiro forte, ma centrale e a mezza altezza. Il giovane portiere ci è andato con i pugni tremanti; la palla, viscida, gli è schizzata alle spalle. Poi è arrivato il raddoppio: un capolavoro del duo Hernanes-Klose, un disastro di fase difensiva romanista (coinvolti un po’ tutti da Bradley e Piris che non andavano a chiudere sul brasiliano consentendogli una corsa tranquilla di una trentina di metri; di Marquinhos che dormicchiava in mezzo e, soprattutto, di Balzaretti che sbagliava la diagonale). A questo punto, è intervenuto l’attimo di follia. Calcio di punizione con De Rossi che in area dava un cazzotto a Mauri. Espulsione e Roma in dieci. A complicare le cose, poi, provvedeva pure Piris con un altro orrore: toccava un pallone verso il centro dell’area (un errore che non si commette nemmeno nelle scuole calcio) di fatto confezionando un assist per Mauri. Il black out elettrico che ha lasciato parzialmente al buio lo stadio Olimpico è stato in qualche maniera la metafora dell’interruzione di idee che ha colpito la Roma. I giallorossi si sono riscattati parzialmente grazie al gol di Pjanic, entrato in corso d’opera. Il bosniaco ha scaricato la rabbia beffando su punizione Marchetti. Realizzato il gol, prima si è rivolto verso la panchina insultando Zeman, poi si è girato verso la curva per dedicare il gol alla tifoseria, quindi ha riversato verso il tecnico un altro “carico” di invettive.

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