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ACCADDE OGGI. Cori, insulti e contestazioni. Cuore Lazio nel caos

ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

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LAZIO – 23 febbraio 2014. Dopodomani la Lazio farà visita al Sassuolo, club affrontato, e battuto con un pirotecnico 3-2, quattro anni fa all’Olimpico. Sulla panchina dei biancocelesti siede Edi Reja, fischiatissimo, così come capitan Mauri, su quella degli emiliani Malesani. E’ il giorno della contestazione ufficiale a Claudio Lotito, che ricade anche sulla squadra, reduce da due sconfitte consecutive e giudicata troppo debole dalla tifoseria. Start, fine primo tempo, inizio secondo e triplice fischio finale sono i momenti peggiori, in corrispondenza delle entrate ed uscite di scena del patron biancoceleste in tribuna autorità. La pioggia di fischi, di insulti, di cori più o meno goliardici non risparmia nessuno e sovrasta i timidi applausi per i calciatori che hanno lottato novanta minuti, segnato tre reti e vinto una partita difficile in un clima surreale. Il vantaggio laziale arriva al 37′ con Stefan Radu ed il match prosegue senza particolari sussulti fino a ripresa abbondante. Tanti gli errori in campo, puntualmente sottolineati dalla Curva quelli della Lazio. A venti dalla fine, la gara si fa rovente e succede di tutto: pareggia l’ex Floccari al 72′, 120 secondi dopo Klose riporta avanti i suoi, raggiunti di nuovo dai neroverdi al 79′ con Floro Flores. La tifoseria biancoceleste esplode, non riuscendo a trovare pace neanche quando, soltanto quattro minuti dopo, Radu propizia l’autogol di Paolo Cannavaro con un cross insidiosissimo sul quale, per evitare il tap-in di Candreva, il difensore napoletano si tuffa alla disperata, battendo il proprio portiere Pegolo.

STORIA – 23 febbraio 1455. Viene data alla luce la prima di duecento copie della Bibbia delle 42 linee, il primo libro stampato del mondo occidentale della storia. Il nome deriva dalle 42 righe per entrambe le colonne disposte su ogni pagina. L’invenzione della stampa a caratteri mobili è tutta di Johannes Gutenberg, abile orafo ed incisore di monete e metalli, natio di Magonza. Proprio la lavorazione del metallo sarà fondamentale nell’autentica rivoluzione che apporterà di qui a breve e che segnerà la fine della certosina attività dei monaci amanuensi. Sfruttando una lega da lui stesso creata, una pressa, dei singoli caratteri riutilizzabili e della pergamena (o, in alternativa, canapa italiana), Gutenberg interrompe per sempre la natura prettamente elitaria della lettura e, più in generale, dell’alfabetizzazione. La realizzazione del progetto fu possibile soltanto grazie all’intervento economico del banchiere Johann Fust, che si approprierà dei diritti. Soltanto grazie ad alcune testimonianze, la fama dell’orafo tedesco non è andata perduta.

SPORT – 23 febbraio 1992. Ad Albertville, in Francia, si chiudono i XVI Giochi Olimpici invernali, vinti dalla Germania con 26 medaglie complessive. Ottima l’avventura degli atleti italiani, che tornano a casa con 4 ori, 6 argenti e 4 bronzi. Gli eroi olimpici azzurri sono Stefania Belmondo, campionessa nella 30 km di fondo, oltre che seconda nell’inseguimento 15 km e terza nella staffetta 4×5 km, Alberto Tomba nello slalom gigante (e secondo in quello speciale), Deborah Compagnoni nel Super G e Josef Polig nella combinata, seguito dal connazionale Gianfranco Martin.

Giordano Grassi

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