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Immobile, parla il papà: “Al derby non doveva giocare. Alla Lazio grazie a Inzaghi”

PADRE CIRO IMMOBILE LAZIO – Antonio, il padre di Ciro, racconta che…

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PADRE CIRO IMMOBILE LAZIO – Dagli inizi al gol nel derby contro la Roma. Antonio Immobile, padre di Ciro, racconta a 360° il figlio, autore di 26 gol in stagione. Ecco la sua lunga intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com:

RETROSCENA DERBY – “La cosa bella è che non doveva nemmeno giocare, aveva un’infiammazione al retto femorale, però ha stretto i denti e… che gol! Ero allo stadio, che emozione!”.

L’INFANZIA E GLI IDOLI – “È stato Ciro a trasmettermi la passione per il pallone, a 5 anni voleva già che lo portassi in una scuola calcio. “Passava le ore davanti alla televisione a vedere partite, guardava estasiato i suoi idoli Trezeguet e Del Piero. Ciro avrà avuto 7-8 anni quando Del Piero venne a Napoli con la Nazionale militare, riuscì a farsi una foto con lui, era contentissimo”.

SACRIFICI – “Giocava sempre con i più grandi, attaccante ovviamente, e quanti gol faceva…Già da piccolo si comportava da adulto, finiti gli allenamenti si lavava tutto da solo. Io ho fatto dei sacrifici per permettergli di realizzare il suo sogno. Ma quello che ne ha fatti di più era lui. Usciva da scuola, mangiava un panino e via a Sorrento col pullman, a casa tornava quando ormai erano le otto di sera. E un giorno disse che sarebbe diventato un calciatore…”

JUVENTUS, PESCARA E GENOA – “Quando gli dissi che lo voleva la Juventus non ci voleva credere, era un sogno per lui. Col Pescara poi si è consacrato. Insigne e Verratti? Tra di loro si era creato un legame fortissimo. Una volta in ritiro Zeman entrò nella loro stanza e li trovò chiusi nell’armadio: stavano giocando a nascondino. Erano una grande famiglia e Zeman rivestiva un po’ i panni del padre. Il Genoa? Non fu una grande stagione. Quando capitano stagioni così storte spesso la colpa ricade sui giovani. Non si è buttato giù, sapeva che la sua occasione sarebbe arrivata”.

 VENTURA E IL TORINO – “Sapeva che l’occasione giusta sarebbe arrivata. E così:”Pronto sono Gian Piero Ventura…”. A Torino ha trovato l’ambiente ideale, con Ventura poi c’era un rapporto speciale. Quando sente la fiducia dell’allenatore dà il meglio di sé”.

DORTMUND E SIVIGLIA – “Borussia Dortmund? Appena è arrivata l’offerta ha accettato al volo. Era dispiaciuto perché Klopp credeva in lui. Voleva solo tornare in Italia, al Siviglia l’allenatore non lo faceva giocare. Senza motivo”.

INZAGHI – “Inzaghi l’ha voluto alla Lazio perché sapeva di poter trovare un grande attaccante. Lo ha chiamato per convincerlo. Ciro sta avendo molta fiducia dal mister e lo sta ripagando come meglio non può. Adesso è un tifoso biancoceleste, ma contro il Napoli non può essere una sfida normale. Mondiale è il rimorso più grande che ha. Ma vabbè, è stata un’esperienza comunque fantastica”

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