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Scudetto ’15, avv. Mignogna deposita alla FIGC un dossier: il testo integrale

DOSSIER SCUDETTO 1915 – Il 3 luglio, l’avvocato  Gian Luca Mignogna ha depositato agli atti della FIGC…

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DOSSIER SCUDETTO 1915Gian Luca Mignogna, avvocato romano tifoso della Lazio, ormai da un anno combatte una battaglia volta a ridefinire l’assegnazione dello scudetto del Campionato 1914-15, vinto dal Genoa. Il 3 luglio scorso, l’avvocato  ha depositato agli atti della FIGC un dossier integrativo, atto a sconfessare le tesi della Fondazione Genoa ed a ribadire che l’assegnazione ex aequo dello Scudetto 1915 alla Lazio è inoppugnabile. Sulla base dello stesso è stato contestualmente aggiornato il testo della Petizione “Lazio 1914/1915, Campione d’Italia ex aequo”, promossa su Change.org.

Di seguito, il testo integrale del dossier.

In attesa di poter ricevere dalla FIFC copia integrale del Dossier recentemente
prodotto agli atti federali dalla Fondazione Genoa (per come reso pubblico sul sito di
riferimento Pianeta Genoa 1893), preme sin d’ora sollevare alcune eccezioni e
contestazioni circa la veridicità e l’effettività dei contenuti e delle conclusioni cui
l’avverso elaborato sembrerebbe voler addivenire. Quel che si intende evidenziare attraverso il presente “Dossier Integrativo” di parte laziale, invero, è che il 22 Maggio 1915 l’allora Federazione Italiana Giuoco. Calcio si riunì d’urgenza a seguito della “Mobilitazione Generale” indetta dal Governo Italiano. In tale circostanza, stante l’imminente entrata in guerra della nazione, il Comitato Direttivo della FIGC deliberò di “sospendere ogni match di
campionato, dandone avviso ai clubs interessati”. Il relativo comunicato fu
pedissequamente pubblicato sui maggiori quotidiani dell’epoca, quali “Il
Messaggero” del 24 Maggio 1915 e “La Tribuna” del 25 Maggio 1915 (quivi
acclusi in copia). In virtù di quanto sopra, pertanto, non risulta affatto condivisibile la tesi degli storici genoani, secondo i quali il 23 Maggio 1915 si ridisputò il match di ritorno
del Campionato Meridionale Naples-Internazionale Napoli, precedentemente
annullato per irregolarità di tesseramento, riportato sui quotidiani partenopei “Il
Mattino” ed “il Corriere di Napoli” ed invocato “ad probationem” dagli anzidetti storici
rossoblu. Non v’è chi non veda, infatti, come qualsivoglia incontro disputatosi a
“sospensione federale già adottata” non possa aver avuto alcuna valenza,
alcuna ufficialità ed alcuna omologazione, tant’è che già alla mera lettura dei
predetti quotidiani napoletani è chiaramente dato evincersi come nessuno di essi
si spinga a far riferimenti alla successiva finale centro-meridionale e/o ad
un’eventuale gara di spareggio tra l’Internazionale Napoli ed il Naples atta a
stabilire chi tra esse avrebbe dovuto, semmai, confrontarsi con la Lazio per
determinare la squadra Campione dell’Italia del Centro-Sud e la finalista nazionale
centro-meridionale.La tesi pretestuosamente proposta dalla Fondazione Genoa, peraltro, non risulta nemmeno adeguatamente sorretta dal c.d. “criterio territoriale”, dalla
stessa elaborato onde legittimare la predetta sfida tra i club partenopei in quanto non
necessaria di spostamenti sul territorio nazionale, poiché laddove tale criterio fosse
stato effettivamente adottato dalla FIGC, invero, allora puranche l’ultimo
incontro del girone finale settentrionale in calendario a Milano il 23 Maggio
1915 tra l’Inter ed il Milan, per le medesime motivazioni e per il medesimo
“criterio territoriale”, non sarebbe stato impedito dalla sospensione bellica dei
campionati stabilita dal Direttorio Federale il 22 Maggio 1915.
Il Dossier degli esperti genoani, altresì, contiene un ulteriore errore
ricostruttivo nella parte in cui, commentando il “decisum” federale del Maggio 1919,
perviene alla conclusione che già a tale data al Genoa sarebbe stato assegnato
d’ufficio il titolo di Campione d’Italia 1914/15. Come chiaramente viene riportato da
“La Stampa” del 9 Maggio 1919 (che parimenti si acclude), in realtà in tale
circostanza la FIGC si limitò a classificare “primo nelle gare di Campionato 1915
il Genoa Cricket”, laddove la classificazione “primo” non può che riferirsi al
solo “campionato settentrionale” e non al “campionato nazionale” (altrimenti
si sarebbe detto e scritto: “Campione d’Italia”), tant’è che come riportato dal citato
quotidiano piemontese “contro questa deliberazione avrebbero reclamato il
Torino F.C. e l’Internazionale di Milano, allora in competizione con la società
genovese”. Occorre sottolineare e contrapporre alle tesi liguri, infine, che certamente la
Lazio all’epoca non propose alcun reclamo, ma che ciò avvenne per ragioni
diametralmente opposte a quelle da essi prefigurate. La Lazio non reclamò
avverso il provvedimento del Maggio 1919 sopra descritto, rebus sic
stantibus, in primis perchè tale provvedimento non la riguardava affatto
in quanto atto a definire esclusivamente il girone finale settentrionale, in
secundis perché la società romana era forte del fatto di essersi laureata
Campione dell’Italia Centrale ed esser stata l’unica squadra italiana ad
aver completato, vinto e definito il proprio girone finale territoriale, come correttamente riportato da “L’Italia Sportiva” del 17 Maggio 1915
(anch’essa acclusa al presente atto), in tertiis perché la società
biancazzurra era perfettamente consapevole che la mancata ufficiale
definizione del campionato meridionale costituiva fatto giuridico/sportivo
ad essa non imputabile, l’aveva resa “ex officio” Campione dell’Italia
Centro-Meridionale e per l’effetto legittimata come unica finalista certa
della finalissima nazionale 1914/15. Ex ultimis risulta doveroso sottolineare che l’attribuzione del titolo di Campione d’Italia 1914/15 ancor oggi viene fatto risalire al 1921, ma in circostanze di tempo, di luogo e di forma ancora sconosciute. Tant’è che
tuttora, finanche all’esito delle ricerche compiute da tutti gli storici coinvolti nella
vicenda e puranche all’esito degli accertamenti disposti dalla Commissione dei
Saggi, l’unica fonte è risultata e continua a risultare… la rivista ufficiale
del club rossoblu dell’epoca! Che, come ammette la stessa Fondazione
Genoa, diede la notizia “ufficiosa” dell’acquisizione del 7° “sigillo”
genoano esclusivamente nel Dicembre 1921, senza conferma di
nessun’altra fonte federale, sociale e/o mediatica dell’epoca.
Ciò posto, per mezzo del presente “Dossier Integrativo” si continua a
ritenere, a sostenere ed a richiedere che la “formale” e “definitiva”
assegnazione del Campionato Italiano di Prima Categoria 1914/15, come
precipuamente già avallato dalla citata Commissione dei Saggi, avvenga
in regime di autotutela attraverso l’assegnazione ex aequo del titolo di
Campione d’Italia a Lazio e Genoa, senza che peraltro possano risultare all’uopo ostative altre richieste e/o contestazioni concernenti campionati
nazionali relativi ad ulteriori stagioni sportive (assolutamente imparagonabili
con quella quivi in esame, unica al mondo ad esser stata sospesa per cause
belliche e poi definita ex post in circostanze e con modalità a dir poco
oscure…).
Con richiesta di eventuale audizione dello scrivente.
Con fiducia ed osservanza.”

Roma, lì 03 Luglio 2017
Avv. Gian Luca Mignogna

Questa, invece, la petizione aggiornata:

CHIEDIAMO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO, IN VIRTU’ DEL
PARERE ESPRESSO DALLA COMMISSIONE DEI SAGGI NOMINATA DAL PRES.
CARLO TAVECCHIO E GIA’ ACQUISITO AGLI ATTI DEL CONSIGLIO FEDERALE DEL
20 LUGLIO 2016, SULLA BASE DI QUANTO PREVISTO DALL’ARTICOLO 33 DEL
CODICE DI GIUSTIZIA SPORTIVA ED IN FORZA DI TUTTI I REPERTI DOCUMENTALI
COSTITUENTI “FATTO NUOVO” E PROGRESSIVAMENTE DEPOSITATI NEL
PROCEDIMENTO DI RIESAME ATTUALMENTE IN ESSERE, DI VOLER:
A) RIESAMINARE OGGETTIVAMENTE IL CONTESTO STORICO, SOCIALE E
SPORTIVO IN CUI SAREBBE STATA ADOTTATA LA DELIBERA POSTBELLICA CON
LA QUALE NEL 1921 RISULTEREBBE ESSER STATO ATTRIBUITO D’UFFICIO LO
SCUDETTO 1914/15 AL GENOA (A TUTT’OGGI IRREPERIBILE PRESSO GLI ARCHIVI
FEDERALI COSI’ COME ACCLARATO DAL PROMOTORE DELLA PETIZIONE, IN
REALTA’ GIAMMAI RESA PUBBLICA NELLE FORME NORMATIVAMENTE PREVISTE
E COMUNQUE RITUALMENTE MAI NOTIFICATA ALLA SOCIETA’ SPORTIVA LAZIO),
TENENDO DEBITAMENTE CONTO DI QUANTO ACCERTATO, DOCUMENTATO E
COMPROVATO IN MERITO MEDIANTE:
1) IL DOSSIER EMEROTECARIO PREDISPOSTO DALL’AVV. GIAN LUCA MIGNOGNA
E DAL DR. FEDERICO FELCI, PER EFFETTO DEL QUALE SONO RISULTATI “EX
NOVO” COMPROVATI E DOCUMENTATI:
– IL COMUNICATO UFFICIALE DEL LUCCA CON CUI LA SQUADRA TOSCANA A DUE
TURNI DAL TERMINE UFFICIALIZZO’ IL PROPRIO RITIRO PER MOTIVI FINANZIARI
DAL GIRONE FINALE DELL’ITALIA CENTRALE (COME CORRETTAMENTE
RIPORTATO DA “L’ITALIA SPORTIVA” DEL 17 MAGGIO 1915);
– L’INTEGRALE DEFINIZIONE DELLA CLASSIFICA DEL GIRONE FINALE DELL’ITALIA
CENTRALE IN VIRTU’ DELLA VITTORIE PER FORFAIT CONSEGUITE DALLA LAZIO
SUL LUCCA E DAL PISA SUL ROMAN, CON CONSEGUENTE CONQUISTA DA PARTE
DELLA LAZIO DEL TITOLO DI SQUADRA CAMPIONE DELL’ITALIA CENTRALE
(COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “L’ITALIA SPORTIVA DEL 17 MAGGIO
1915);
– L’ANNULLAMENTO DA PARTE DELLA FIGC DELLA PREFINALE DEL GIRONE SUD
(A DUE SOLE SQUADRE) PREVISTA TRA INTERNAZIONALE NAPOLI E NAPLES PER
L’ACCLARATA IRREGOLARITA’ DI TESSERAMENTO DI DUE CALCIATORI, LA
MANCATA ASSEGNAZIONE DEL TITOLO DEL TORNEO MERIDIONALE (COME
CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “L’ITALIA SPORTIVA” DEL 3 MAGGIO 1915)
E L’AUTOMATICA CONQUISTA DA PARTE DELLA LAZIO SIA DEL TITOLO DI
SQUADRA CAMPIONE DELL’ITALIA CENTRO-MERDIONALE CHE DEL DIRITTO A
DISPUTARE LA FINALISSIMA NAZIONALE CONTRO LA SQUADRA CAMPIONE
DELL’ITALIA SETTENTRIONALE;
2) IL DOSSIER STORIOGRAFICO REALIZZATO DAL CENTRO STUDI NOVE GENNAIO
MILLENOVECENTO, IN BASE AL QUALE SONO STATI “EX NOVO” COMPROVATI E
DOCUMENTATI:
– IL FORFAIT DEL LUCCA NELL’ULTIMA GIORNATA DEL GIRONE FINALE
DELL’ITALIA CENTRALE, IN CUI ERA IN PROGRAMMA LAZIO C/ LUCCA E LA
COMPAGINE LAZIALE ERA SALDAMENTE AL COMANDO DELLA CLASSIFICA CON
DUE PUNTI DI VANTAGGIO SUL ROMAN (COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA
“IL MESSAGGERO” DEL 16 MAGGIO 1915);
– IL RIFIUTO DEL GENOA DI ACCETTARE LA DIRETTIVA EMANATA DALLA FIGC PER
PREVENIRE L’INSORGENZA BELLICA ED ANTICIPARE AL 16 MAGGIO 1915
L’ULTIMO TURNO DEL GIRONE FINALE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE (COME
CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “LA STAMPA” DEL 12 MAGGIO 1915), RIMASTO
INDISPUTATO, IN CUI ERA IN PROGRAMMA GENOA C/ TORINO E LA COMPAGINE
GENOVESE ERA PROVVISORIAMENTE IN TESTA CON DUE PUNTI DI VANTAGGIO
SU TORINO ED INTER (COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “LA GAZZETTA
DELLO SPORT” DEL 24 MAGGIO 1915);
– LA MANCATA ULTIMAZIONE DEL GIRONE FINALE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE
PER EFFETTO DELLA SOSPENSIONE DEL CAMPIONATO STABILITA DALLA FIGC IL
23 MAGGIO 1915 A CAUSA DELLA MOBILITAZIONE BELLICA INDETTA DAL
GOVERNO (COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “LA STAMPA” DEL 24
MAGGIO 1915), NONCHE’ LA MANCATA DEFINIZIONE DEL GIRONE MERIDIONALE
(A DUE SOLE SQUADRE) IN FORZA DELL’ANNULLAMENTO PER IRREGOLARITA’ DI
TESSERAMENTO DI ENTRAMBI I MATCH (ANDATA E RITORNO) DISPUTATISI TRA
INTERNAZIONALE NAPOLI E NAPLES PRIMA DELLA SUDDETTA SOSPENSIONE
FEDERALE (COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “IL ROMA” DEL 17 MAGGIO
1915);
3) IL DOSSIER INTEGRATIVO PRODOTTO DALL’AVV. GIAN LUCA MIGNOGNA IL 03
LUGLIO 2017, IN BASE AL QUALE SONO STATI “EX NOVO” COMPROVATI E
DOCUMENTATI:
– LA RIFERIBILITA’ AL SOLO GIRONE FINALE SETTENTRIONALE E NON AL
CAMPIONATO NAZIONALE 1914/15 DELLA CLASSIFICAZIONE D’UFFICIO DEL
GENOA QUALE SQUADRA PRIMA IN CLASSIFICA ED IL CORRELATO RECLAMO
DEL TORINO E DELL’INTER (COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “LA
STAMPA” DEL 9 MAGGIO 1919);
– L’EFFICACIA, L’APPLICABILITA’ E L’ESTENDIBILITA’ AD OGNI MATCH DEL
CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA 1914/15 DELLA SOSPENSIONE BELLICA
ADOTTATA DALLA FIGC IL 22 MAGGIO 1915 E RESA PUBBLICA IL 23 MAGGIO 1915
(COME CORRETTAMENTE RIPORTATO DA “IL MESSAGGERO” DEL 24 MAGGIO
1915) ED IL PEDISSEQUO DIFETTO DI OMOLOGAZIONE, UFFICIALITA’ E VALIDITA’
DELLA PARTITA INTERNAZIONALE NAPOLI C/ NAPLES EVENTUALMENTE
DISPUTATASI IL 23 MAGGIO 1915, DALLA PRIMA PERALTRO GIOCATA CON SOLI
NOVE GIOCATORI IN PALESE VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO VIGENTE, CON
CONSEGUENTE CONFERMA CHE IL CAMPIONATO MERIDIONALE IN TALE
STAGIONE AGONISTICA NON ESPRESSE ALCUNA SQUADRA VINCENTE E
LEGITTIMATA ALLE FASI FINALI DEL CAMPIONATO NAZIONALE (COME
IMPLICITAMENTE CONFERMATO DA “IL MATTINO” DEL 25 MAGGIO 1915);
B) ACCERTARE E DICHIARARE CHE IN FORZA DEI RICORSI ALL’EPOCA GIA’
PROPOSTI E RESPINTI SIA IL TORINO CHE L’INTER NON POSSONO PIU’ AVANZARE
ALCUN RECLAMO CONCERNENTE IL CAMPIONATO 1914/15 STANTE LA
PRECLUSIONE POSTA DAL “NE BIS IN IDEM” E CHE PURANCHE IL NAPOLI NON
RISULTA LEGITTIMATO ONDE AVANZARE ALCUNA RICHIESTA IN MERITO POICHE’
IL TITOLO MERIDIONALE 1914/15 RIMASE VACANTE E COMUNQUE L’ATTUALE
CLUB PARTENOPEO NON RISULTA GIURIDICAMENTE SUCCESSORE E NON
POSSIEDE LA MEDESIMA ISCRIZIONE E/O MATRICOLA E/O AFFILIAZIONE ALLA
FIGC DELLE PRECEDENTI ED ORAMAI ESTINTESI SOCIETA CALCISTICHE
NAPOLETANE;
C) LEGITTIMARE UFFICIALMENTE LA LAZIO QUALE SQUADRA CAMPIONE DEL
CENTRO-SUD ED UNICO CLUB QUALIFICATOSI CON CERTEZZA ALLA FINALISSIMA
NAZIONALE DEL CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA 1914/15 ED IL GENOA QUALE
MIGLIOR SQUADRA DEL NORD IN QUANTO PRIMA IN CLASSIFICA NEL GIRONE
FINALE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE AL MOMENTO DELLA SOSPENSIONE
BELLICA ADOTTATA DALLA FIGC IL 23 MAGGIO 1915, ALLORQUANDO MANCAVA
UNA SOLA GIORNATA AL TERMINE DELLA REGULAR SEASON DELL’ALTA ITALIA
E SI STAVA PROFILANDO IL PROBABILE CONFRONTO TRA QUESTE DUE
COMPAGINI PER L’ASSEGNAZIONE DEL TITOLO TRICOLORE DI TALE STAGIONE
CALCISTICA;
D) RENDERE ONORE E MERITO AI NUMEROSI CADUTI DELL’ALLORA SOCIETÀ
PODISTICA LAZIO SUL FRONTE AUSTRO-UNGARICO, PREMIANDO LA
POLISPORTIVA BIANCAZZURRA PER L’IMPEGNO SOCIO/CULTURALE PROFUSO
PER LO SVILUPPO DI CIASCUNA DISCIPLINA SPORTIVA SIN DAGLI ALBORI DEL
SECOLO SCORSO E PER AVER FINANCHE DESTINATO I PROPRI CAMPI DI GIOCO
AD ORTI DI GUERRA PER LA POPOLAZIONE ROMANA DURANTE IL PRIMO
CONFLITTO MONDIALE;
E) ADOTTARE UN PROVVEDIMENTO RIPARATORIO, EQUANIME ED ETICO/MORALE
IN OSSEQUIO ALLA RATIO DEL REGIO DECRETO N° 907/1921 CHE RICONOBBE
L’IDEALE SPORTIVO LAZIALE COME ESEMPIO DI RETTITUDINE PER TUTTI GLI
ATLETI DELL’EPOCA E PORRE RIMEDIO AD UNA DECISIONE ASSOLUTAMENTE
INIQUA, INGIUSTA E LESIVA DEI VALORI DELLO SPORT E DEI PRINCIPI
GIURIDICO/SPORTIVI, INTERVENENDO SUL CASO GIUSTAPPUNTO NELL’AMBITO
DEL CENTENARIO DELLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE CUI SEGUÌ
L’INOPINATA SOSPENSIONE BELLICA DEL CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA
1914/15;
F) ASSEGNARE LO SCUDETTO 1914/15 A LAZIO E GENOA EX AEQUO, DICHIARARE
ENTRAMBI I CLUB CAMPIONI D’ITALIA PER TALE CAMPIONATO E FREGIARE COL
TRICOLORE I BIANCAZZURRI PER IL PRIMATO ALL’EPOCA CONSEGUITO
NELL’ITALIA CENTRO-MERIDIONALE ED I ROSSOBLU PER QUELLO IN VIA
DI CONSEGUIMENTO NELL’ITALIA SETTENTRIONALE!
AVV. GIAN LUCA MIGNOGNA

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