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CONFERENZE STAMPA

VIDEO. REJA in conferenza stampa:”La lotta per l’Europa non è finita, ce la giocheremo fino alla fine. Contestazione? Pesa ma non deve essere una scusa”

Il tecnico biancoceleste aggiunge: “KLOSE? Ci tiene molto alla LAZIO e farà bene. E’ un sollievo di solito giocare tra le mura amiche, quando hai il conforto del pubblico. Ma ultimamente è venuto meno…”

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NOTIZIE SS LAZIO – Vigilia di CAGLIARI-LAZIO. Il tecnico biancoceleste, Edoardo REJA, parla in conferenza stampa alle 13.30 presso il Centro Sportivo di Formello per presentare il match contro i sardi, in programma domani alle 15 allo stadio Is Arenas e valida per il 28° turno di Serie A.

LE DICHIARAZIONI DI REJA
da Formello
Daniele GARGIULO

reja conferenza stampa

La sconfitta con l’Atalanta ha complicato la rincorsa europea. Ci credete ancora?
“Ne abbiamo discusso in settimana, poi facendo varie considerazioni la settimana precedente con i nazionali via, non abbiamo preparato la gara come al solito. Sfortuna ha voluto che non ho avuto a disposizione sei-sette giocatori. Abbiamo affrontato la gara con l’Atalanta in ambiente particolare, ma non è una scusante. Non è finita, abbiamo undici partite davanti, cominciando già da domani a Cagliari”.

Più punti in trasferta che in casa…
“E’ un sollievo di solito giocare tra le mura amiche, quando hai il conforto del pubblico. Anche se ultimamente è venuto meno. Fuori casa eravamo anche in crescita, ma siamo incappati in una sconfitta casalinga che non era preventivabile, da domani dobbiamo ricominciare, il Cagliari gioca bene soprattutto davanti. Con il recupero di Ibarbo che è un ottimo giocatore, Sau che gioca tra le linee, hanno un’ottima squadra. Non sarà certamente facile, ma confido nella mia squadra, che ha lavorato bene, con impegno e determinazione”.

Come sta Klose?
“Klose ci tiene moltissimo alla Lazio e a fare bene, ma non è solo Klose che deve aumentare il rendimento. La squadra in generale deve aumentare il rendimento. Lui è il terminale offensivo, ma bisogna portare palloni in fase offensiva, quando questo viene meno, è penalizzato anche lui. Fisicamente sta bene, mi sembra che abbia anche una certa serenità ed è convinto di dare un apporto importante e ce lo auguriamo tutti”.

Manca Candreva, quanto pesa la sua assenza? Pensa ad Anderson al suo posto?
“Felipe Anderson lo sto aspettando e vedendo e vorrei provarlo anche in un’altra situazione. Lui ha bisogno di libertà di manovra, quando fai il 4-3-3 è obbligato ad avere i due esterni che giocano tra le punte, invece a lui piace spaziare. Non è certamente una bocciatura, sta vivendo un momento particolare, voleva fare quest’anno grandi cose ed imporsi per come era considerato in Brasile, visto che era uno dei giocatori più promettenti. Lui è alla ricerca di qualche prestazione per far vedere tutto il suo potenziale”.

Su Novaretti
“Penso che domani sarà della partita, si sta impegnando molto, ha delle ottime qualità. Lo vedremo all’opera ma non solo domani, ma anche fino alla fine di questo campionato”.

La contestazione sta diventando un alibi per la squadra?
“La squadra un po’ ne risente, avere il pubblico vicino è importante, ma non si nasconde dietro questa cosa. Dispiace che eravamo in crescita come condizione e sotto l’aspetto del gioco e poi è arrivata questa scivolata che non ci voleva. La squadra deve fare di più, ci crede, stiamo lavorando sotto questo aspetto, vogliamo fare cose importanti. Abbiamo ancora un obiettivo, sarà difficile, ma dobbiamo provarci. Considerando il calendario che abbiamo, abbiamo scontri diretti e ci dobbiamo arrivare con una buona posizione in classifica”.

Su Gonzalez
“Giocherà domani, l’ho provato anche in settimana, la squadra è quasi fatta. Ho qualche dubbio. Forse c’è qualche problemino per Radu, mi auguro di no, se dovesse mancare lui, dovrei cambiare, forse anche modulo, ma ho anche la soluzione Lulic, Cavanda, Pereirinha. Altre opportunità non ci sono”.

Lopez è stato anche un tuo giocatore a Cagliari…
“Quell’anno abbiamo fatto una splendida cavalcata e lui è sicuramente un artefice di quella cavalcata. L’anno scorso ha dimostrato di saperci fare, ha dato una bella impronta a questa squadra e la squadra gioca bene. Ha qualche problema di dietro anche perché è una squadra che gioca molto alta. Mi ricordo di averla vista anche la scorsa stagione a Trieste e gli ho fatto i complimenti. Domani affronteremo una squadra particolarmente motivata, sarà una gara piuttosto tesa. Mi auguro di fare risultato”.

Sul trequartista, c’è Anderson e Mauri. Pensa di provare anche il suo “vecchio” modulo…
“Ho cercato di dare garanzie sull’aspetto difensivo. Poi abbiamo trovato questa situazione tattica per le caratteristiche che ha questa squadra e non penso di poter cambiare questo sistema di gioco, penso sia il modulo più adatto questo che stiamo usando e che dà più garanzie. Poi eventualmente a gara iniziata si può cambiare qualche cosa”.

Sente di aver “raddrizzato la baracca”, ha aspettative inferiori rispetto alle attese?
“Io credevo di poterlo fare, stiamo navigano abbastanza bene, se dovessimo mantenere questa media potremmo ancora raggiungere l’Europa e non possiamo più fallire. Se dovessimo perdere qualche opportunità potremmo perdere questo obiettivo, ma dobbiamo mantenere una distanza adeguata a questo gruppo qui davanti per giocarci tutto negli scontri diretti. Io non sono venuto qui per non fare niente, ma per raggiungere il posto più in alto possibile in classifica”.

Vecchia guardia o giovani?
“Io metto in campo la squadra che mi può dare maggiore garanzia, stiamo valutando anche i giovani che ci possono dare vivacità anche durante la gara, poi qualcuno sta andando bene, altri meno bene, ma fa parte della gioventù. Non puoi pretendere da un giovane  un rendimento costante. Bisogna lavorare bene durante la settimana, chi mi dà più garanzie gioca”.

Le prossime partite saranno quelle decisive? Saranno come finali?
“Sono d’accordo, la frase sono come delle finali è così. Adesso non abbiamo più opzioni, altre occasioni, adesso non si può fallire da qui alla fine del campionato neanche una partita e occorre cercare di ottenere il massimo. L’impegno mio e della squadra è di giocare con la massima intensità”.

Discorso ambientale, se la situazione non dovesse cambiare, a livello personale peserà su decisioni future?
“Cerchiamo di affrontare questo argomento perché è la voce di tutti i giorni. Io sono venuto per risolvere problemi e per guardare in prospettiva. La società sta lavorando su una panoramica di giocatori di una certa importanza, per far sì che la Lazio sia competitiva, occorre intervenire, ma non con i giovani perché già ne abbiamo, oltre a quelli che sono andati in prestito e qualcuno rientrerà. Alle volte centri l’obiettivo, altre volte no. La volontà è di prendere giocatori dalla fascia dai 24 ai 27 anni nel pieno dell’esperienza, questa è l’idea che era già programmata al mio arrivo e questo ve lo posso assicurare, perché stiamo monitorando un po’ di giocatori in giro. Siamo quasi alla fine del campionato, anche se noi vogliamo raggiungere un obiettivo, ma la società si sta muovendo anche su altre situazioni, penso sia normale”.

La gara contro il Milan potrebbe rivedere Postiga tra i convocati?
“Quella del Milan vedremo, mi auguro che faccia parte del nostro gruppo, spero di vederlo lavorare con noi una settimana piena. Ma la partita più importante è quella di domani”.

Su Minala
“Sta lavorando un mese con noi, domani viene con noi in panchina, se ci sarà necessità e possibilità se potrò farlo esordire lo farò”.

Il piano della società è a prescindere dalla qualificazione dell’Europa League?
“Non c’entra niente la classifica finale di questo campionato. La società programma e deve programmare il futuro. Lça mia volontà sarebbe di centrare entrambi gli obiettivi”.

(FINE)

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