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Quanto vale la rosa della Lazio? Il confronto con la passata stagione

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LAZIO VALORE ROSA – “Il calcio non è un’addizione e nemmeno una moltiplicazione” scriveva Vladimir Dimitrijevic nel suo ‘La vita è un pallone rotondo’. Il calcio, in sostanza, non è numero. Non è quantificabile attraverso simboli. E, soprattutto, non si può ridurne la fibrillazione a un freddo documento statistico. Sarebbe come sostituire il cuore del gioco con l’elettrocardiogramma. E ciò non è consigliato. Tuttavia, ci sono alcuni dati che possono quantomeno indicare verso quali lidi la squadra veleggia o da quali pericoli ha bisogno di essere allontanata. Insomma, la direzione che il pallone sta prendendo.

Lazio, il valore della rosa: salto in negativo da 60 milioni

Il valore della rosa ci indica esattamente questo. Rimane un freddo numero, certamente. Ma con delle sfumature di calore, e soprattutto di colore, che ben ci aiutano a comprendere il momento sportivo di una determinata squadra. Prendiamo, ad esempio, la Lazio. Il 3 giugno 2021 (con alcuni, dovuti, asterischi per i giocatori che hanno vestito più tardi nell’estate il biancoceleste) la rosa laziale valeva la bellezza di 310 milioni e 950.000 euro*. Una cifra importante, ma che da sola non dice ancora niente. Per far si che parli, bisogna rapportarla al valore che, dati Transfermarkt alla mano, la compagine biancoceleste ha toccato lo scorso 7 giugno 2022: 247 milioni e 450.000 euro*. La differenza è sostanziale, e si aggira sui 63 milioni e 500.000 euro. Questo è quanto, in un anno, i cartellini dei giocatori della Lazio avrebbero perso. Un bel salto nel rosso della passività.
Tuttavia, come scritto in precedenza, questi è solamente l’elettrocardiogramma della questione, non il cuore. Non tiene conto del cambio d’allenatore, e soprattutto di filosofia, che s’è verificato nella scorsa estate. Ne ascolta un percorso che, dopo le difficoltà iniziali, è sbocciato come un fiore a primavera. Non traspare, al fine, il lavoro che tutte le componenti del mondo biancoceleste hanno operato per dare al progetto tecnico un futuro più roseo.

Uno sguardo ai singoli: tanti segni meno

Tuffandosi dalla barca della generalità al mare dei singoli particolari, è inutile anche sottolinearlo: Sergej Milinkovic-Savic è il giocatore dal valore più alto, attestatosi nell’ultimo anno a 70 milioni di euro*. Il serbo non ha subito per nulla lo scotto del passaggio dalla gestione Inzaghi a quella di Sarri. È un campione. E come tale si è comportato nel corso di un’annata quantomeno complicata. Lo seguono a ruota Luis Alberto e Ciro Immobile, le altre stelle della Lazio. Entrambe, però, con un passivo valoriale pesante. Il ‘King’ biancoceleste ha perso la bellezza di 11 milioni, passando dai 38 dello scorso anno ai 27 attuali. Numeri ancora peggiori, frutto forse di iniziali incomprensioni con il nuovo ‘Comandante’, ha fatto registrare il ‘Mago’: da 45 a 28 milioni di euro. Paradossalmente sono i due tonfi più clamorosi. A seguirli a ruota, però, sono in diversi. Da Strakosha, che in un anno ha visto dimezzarsi la levatura del suo cartellino (da 14 a 7 milioni), fino ad Acerbi e Lazzari, i quali hanno lasciato per strada 6 milioni a testa. Egual discorso, sebbene il 3 giugno dello scorso anno militasse ancora nel Napoli, per Elseid Hysaj, passato da 13 a 5 milioni.

Le note positive: Cataldi, Felipe Anderson e Zaccagni

Nel mare rosso che, oltre ai sopracitati, ha visto finanche scendere le quotazioni di Reina, Patric, Marusic, Jovane Cabral, Lucas Leiva e Pedro, a registrare il segno ‘più’ sono solamente in tre. Detto di Milinkovic, Adamonis e i baby Moro e Romero che hanno mantenuto il valore dello scorso anno, chi ha preso la scala mobile verso l’alto sono stati Danilo Cataldi, Felipe Anderson e Mattia Zaccagni. Il primo, unico giocatore del trittico a essere già in rosa nel giugno 2021, ha raddoppiato la stima del cartellino passando da 2,5 a 5 milioni di euro*. Gli altri due hanno avuto, invece, curiosamente lo stesso balzo da 3 milioni. Felipe Anderson, nella passata stagione tra le fila del Porto, ha visto crescere il valore personale da 10 a 13 milioni*; Zaccagni da 15 a 18. Un dato che non canta, ma urla al mondo la bontà del progetto Sarri, dal momento che a crescere sono stati proprio alcuni dei giocatori che ‘Mau’ ritiene più importanti per l’economia tattica della squadra: il play davanti alla difesa e le ali d’attacco.

Lazio, prospettive future

Insomma, va ripetuto: “il calcio non è un’addizione e nemmeno una moltiplicazione”. Cinque giocatori dall’alto valore non moltiplicheranno per cinque il valore della squadra. Sarebbe troppo semplice per una scienza complessa come il calcio. Però, in conclusione, un ragionamento lo si può fare. Al netto di età, scadenze e quant’altro, nonostante un passivo da 60 e più milioni di euro nel valore complessivo della rosa, la Lazio è riuscita a costruire un qualcosa. Il seme del ‘Sarrismo’ è stato piantato. Qualche piccola foglia ha persino germogliato. Perciò i numeri vanno capiti e osservati dal giusto punto di vista. Perché in un’estate che si preannuncia tra le più importanti nella storia recente del club, anche laddove l’acqua sembra poca lo sguardo può creare marea in un bicchiere. Nell’attesa, naturalmente, che la caraffa del mercato infonda nuova linfa.

*Tutti i dati sono stati presi dal sito www.transfermarkt.it

Articolo a cura di DANIELE IZZO

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