ACCADDE OGGI. Lazio di rimonta. Dopo sette mesi torna al successo in trasferta

ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

LAZIO – 27 novembre 2005. Tommaso Rocchi torna nella (calcisticamente) sua Empoli e patisce l’emozione, Di Canio non è in giornata, mister Delio Rossi cerca di dare disperatamente delle motivazioni ad una squadra balbuziente. La Lazio si affida ad un super Peruzzi e ringrazia un Empoli troppo confusionario sul piano tecnico. I biancocelesti si erano portati in vantaggio al 28′ con un calcio di punizione di Ousmane Dabo, deviato da Tavano, dando l’idea di poter mettere in cassaforte la partita. Ma, nella ripresa, la Lazio ha tre minuti di black-out totale così, prima subisce il pareggio con Bonetto al 55′ poi, complice un ingenuo Cribari, va addirittura sotto, col rigore trasformato da Tavano. Il vantaggio dà alla testa ai toscani che creano azioni su azioni in sequenza, divorandosi un gol appresso all’altro. In particolare Riganò si rende protagonista negativo in un momento in cui i padroni di casa sono straripanti e gli ospiti in totale balia dell’avversario. Ma gli uomini di Mario Somma non concretizzano ed il pareggio di Igli Tare al 77′ con un preciso colpo di testa regala nuova linfa ai biancocelesti. Anche la dea bendata vuole metterci lo zampino, facendo sì che la Lazio interrompesse una striscia negativa in trasferta che durava da ormai troppo tempo, oltre sette mesi per la precisione, ed all’80’, con un altro calcio di punizione deviato dalla barriera, stavolta battuto da Liverani, arriva il gol-vittoria che fissa il risultato sul 3-2.

STORIA – 27 novembre 1990. L’Italia firma gli accordi di Schengen (dalla cittadina del Lussemburgo sede dell’incontro), un insieme di norme e disposizioni integrate nel diritto dell’Unione Europea e riguardanti la libera circolazione di cittadini all’interno dello spazio comunitario costituito oggi da 26 Paesi, oltre alla regolamentazione circa la collaborazione fra le forze dell’ordine nazionali.

SPORT – 27 novembre 1964. A Jesi, in provincia di Ancona, nasce Roberto Mancini, uno dei più grandi talenti che il calcio italiano abbia mai sfornato. Quattro sono state le maglie vestite in carriera: Bologna, Sampdoria, Lazio e Leicester, oltre quella della Nazionale con la quale non è mai riuscito a trovare un gran feeling. In carriera ha vinto 2 Scudetti (uno in blucerchiato ed uno in biancoceleste) ma è la Coppa Italia la competizione nella quale si è tolto le maggiori soddisfazioni: sei successi da calciatore (record) più quattro da allenatore (ex aequo con Eriksson). Con Lazio e Samp, una per parte, ha vinto anche 2 Supercoppe Italiane e 2 Coppe delle Coppe, più una Supercoppa Europea in biancoceleste. Ancor più ricco il suo palmares da quando siede in panchina, forte di 4 Scudetti (3 con l’Inter e uno col Manchester City), 2 Supercoppe Italiane (in nerazzurro), 1 Coppa d’Inghilterra ed una Community Shield. Trionfo nella Coppa nazionale anche nell’esperienza turca col Galatarasary. Dalla scorsa estate è tecnico dello Zenit San Pietroburgo.

Giordano Grassi