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Spadafora: “Giocare oggi decisione irresponsabile. Se la Lega non si muoverà lo faremo noi”

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CORONAVIRUS SPADAFORA – Nella giornata odierna è entrato in vigore un ulteriore aggiornamento del Dpcm per fronteggiare il Coronavirus. Infatti il premier Giuseppe Conte ha deciso di rendere zone rosse la Lombardia e altre 14 province tra cui Modena e Venezia. A supporto di queste misure di emergenza è arrivata la voce anche del ministro dello sport Spadafora che ha sollecitato la FIGC a sospendere la Serie A. Quest’ultimo si è schierato contro la Lega e la decisione di giocare le partite in programma oggi, tanto che ha ricevuto prontamente la risposta del presidente Dal Pino. Ecco le parole di Spadafora tramite una nota e durante la trasmissione 90° minuto.

Stop alla Serie A

“Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso. Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l’autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà. Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite. Prenderó in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre.”

La decisione sulla 26ª giornata

“Oggi si è giocato per un gesto irresponsabile della Lega di serie A e del suo presidente Dal Pino. È vero che nel dpcm c’è ancora la disposizione delle porte chiuse, ma noi stiamo invitando il mondo del calcio a prendere delle decisioni e consigliando agli italiani di stare a casa, la Lega Serie A si è riunita stamattina e, invece, si è assunta la responsabilità di mandare avanti il campionato: è una decisione che assolutamente non condivido. Siamo in un momento di emergenza. Se il governo interverrà per bloccare il calcio italiano? Aspettiamo martedì, c’è in programma un Consiglio della Federcalcio e confido nel presidente Gabriele Gravina ma se non si prendono le loro responsabilità lo faremo noi.”

Le accuse alla Lega

“Il mondo del calcio, e in particolare della Serie A, si sente immune dal contagio, come se dovesse andare avanti a ogni costo. So benissimo che la partita è una grande occasione per i tifosi, però la situazione qui evolve ora dopo ora. Sono stato oggetto di messaggi violenti e di insulti, ma a me quello che interessa è la salute pubblica. La Lega non si assume le proprie responsabilità, Dal Pino rimanda sempre le decisioni ad altri. Questa gestione, da molti considerata insoddisfacente e anche da me, mi sembra che non sia consapevole della gravità della situazione. Stiamo aspettando che in Serie A ci siano i primi casi di contagio, cosa altro deve succedere nel paese per convincere la Lega e prendersi le sue responsabilità?”

Sulle partite in chiaro

“Metterò mano alla legge Melandri, su questo non c’è dubbio perché il tema dei diritti televisivi probabilmente ed effettivamente va aggiornato. Con l’ad di Sky si è parlato solo di soldi, mai un passo avanti per cercare di venire incontro a una necessità grave. È un grande senso di irresponsabilità”. 

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