CORRIERE DELLO SPORT. Rocchi: «Ho mantenuto la promessa»

Pubblicato 
venerdì, 26/08/2011
Di
Redazione Lazionews.eu
Tempo di lettura: 2 minuti

(getty images)

Il capitano ha mantenuto la promessa. «Segno due gol e poi mi fer­mo » aveva confidato Tommaso Roc­chi prima della partita con il Rabot­nicki. E’ stato di parola. Appena rea­lizzato il 3- 1, è tornato indietro a cen­trocampo, non voleva più entrare in area di rigore per non rischiare di tro­varsi sul piede un altro pallone buono da mettere dentro. « Agli altri dicevo “ andate voi, io sono stanco”. E poi vo­levo aiutare a centrocampo... » ha sor­riso il capitano biancoceleste nella zo­na mista dello stadio Filippo II di Skopje. E’ salito a quota 99 gol, il centesimo dove­va tenerselo per un’altra occasione: « Mi piacereb­be segnarlo all’Olimpi­co » . E’ il quinto bomber di sempre nella storia della Lazio. Lo precedo­no soltanto Piola, Signo­ri, Chinaglia e Giordano.
Insegue un prestigioso traguardo. « Sono molto contento per questi due gol e anche per la vitto­ria, perché nel primo tempo un pochino abbia­mo sofferto. Sono qui da sette anni, sta comin­ciando l’ottava stagione in biancoceleste. Ora mi sento davve­ro vicino a quota 100 e vorrei arrivar­ci in un’occasione più importante. E’ una grande emozione entrare nella storia del club, amo questa maglia. E poi abbiamo centrato la qualificazio­ne, rispettando le attese » . […]


REJA
- Sorridente Rocchi, molto meno allegro il tecnico friulano, tesissimo e infastidito per la scia di polemiche na­ta dopo le sue dichiarazioni su Zarate. Sollecitato ai microfoni di Mediaset, è tornato ancora sull’argomento e lo ha chiuso in fretta e con estrema decisio­ne.

« Ho detto solo la verità e mi di­spiace passare per bu­giardo. Anzi ho detto solo il 10 per cento. Lo sap­piamo noi all’interno co­me stanno le cose » . Il tecnico friulano ha archi­viato con soddisfazione l’ingresso nella fase a gi­roni di Europa League e oggi aspetterà il sorteg­gio. Allena una Lazio at­trezzata per non fare le brutte figure di due anni fa, quando Ballardini venne costretto a giocare sempre in emergenza.
[…]

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