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DUE DI PICCARI. LEDESMA cuore biancoceleste, CATALDI faro del centrocampo

Il telecronista di Mediaset Premium indica chi sale e chi scende dopo la vittoria Champions contro il Napoli…

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I DUE DI PICCARI – Con l’ultima giornata di campionato si chiude il Due di Piccari, il mio è stato un modo simpatico e divertente per individuare i due più e meno dei giocatori della Lazio nelle partite di Serie A. Nella speranza di aver strappato un sorriso ringrazio tutti, in particolare la redazione di Lazionews perché mi ha consentito, con il due di Piccari e il Buono, il Brutto e il Cattivo, di esprimere un piccolo pensiero.
Buona estate a tutti e un cordiale saluto da un appassionato di calcio.

Marco Piccari

LE NOMINATIONS– Nuova puntata con la rubrica di Lazionews.eu: “I DUE DI PICCARI”. Al termine di ogni partita della LAZIO sarà Marco Piccari, telecronista di Mediaset Premium, a indicare chi sale e chi scende nella formazione biancoceleste. Ecco le nominations di Napoli-Lazio:

I DUE “PIU'”

31052015 NapoliLazio Ledesma 00
Ledesma: “ non ti scordare mai di me, di ogni mia abitudine, in fondo siamo stati insieme e non è solo un piccolo particolare. Non ti scordare mai di me della più incantevole fiaba che abbia mai scritto …” Nove anni di Lazio e 317 presenze complessive. Nessuno potrà mai scordare Cristian Ledesma il leader silenzioso, il capitano che con orgoglio e fierezza ha indossato questa maglia in tante battaglie. Gioie, dolori, vittorie e sconfitte: Ledesma ha passato di tutto. In questa stagione ha vissuto ai margini, appena 13 presenze in campionato, davanti a lui si sono imposti prima il Principe del centrocampo Lucas Biglia e poi il giovane Cataldi . Ma Cristian, da grande signore e capitano, non ha fatto polemica è stato sempre al suo posto e da lontano ha guidato i suoi. Anche contro il Napoli è partito dalle retrovie ma quando Pioli lo ha messo dentro al posto di Anderson, per arginare gli azzurri che stavano diventando un fiume in piena, lui ha risposto presente è ha dato tutto. Ledesma si è messo in mezzo al campo ha lottato, ha spezzato la manovra avversaria. Il capitano di tante avventure sembrava dire: qua non si passa ci sono io a difendere la Lazio. La squadra con lui ha respirato e poi al momento decisivo Cristian ha preso per mano la sua amata Lazio e l’ha condotta verso la meta. Nell’azione che ha portato al gol del 3-2 Ledesma è partito all’assalto del Napoli trascinando i suoi verso la vittoria e Maggio si è spaventato servendo ad Onazi la palla del colpo del Ko. Quella corsa liberatoria di Cristian in quel contropiede è sembrato l’ultimo regalo del capitano, l’ultimo gesto di chi con quella maglia ha vissuto tante battaglie. Il futuro è un punto interrogativo, ma il passato è scritto in maniera indelebile: nessuno potrà mai scordare Cristina Ledesma. Unico. Voto 7

Cataldi: ”diranno che sei vecchio, con tutta quella forza che c’è in te… ti chiameranno vecchio..” Di forza, di qualità Danilo Cataldi ne ha da vendere, ma quello che spicca in lui a vederlo giocare è l’esperienza. In mezzo al campo, questo ragazzo di 20 anni, si muove come un veterano a tratti sembra un vecchio e per questo impressiona. Danilo gioca sempre a testa e non teme nessuno. A centrocampo sfida Inler, David Lopez e Hamisk va giù duro quando serve e poi costruisce e mette ordine. Danilo Cataldi, nella partita che vale un posto ai preliminari di Champions, guida i biancocelesti facendo tutto con estrema naturalezza. La Lazio e il calcio italiano hanno trovato un faro in mezzo al campo. Luminoso. Voto 7,5

I DUE MENO

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Anderson: “si può dare di più senza essere eroi..” da uno come Anderson ti aspetti sempre di più soprattutto in una partita decisiva come quella contro il Napoli. Il brasiliano è mancato soprattutto sotto l’aspetto mentale, mai in battaglia, poco pratico e in più di una circostanza superficiale e lezioso ( vedi l’azione del 2-2). Insomma non è stata la partita di Felipe, ma a lui si può perdonare la serata no e l’ultimo mese con più ombre che luci. Emozionante il pianto liberatorio al fischio finale dell’arbitro, la è uscito fuori il ragazzo Felipe. Il ragazzo che insieme ai suoi compagni ha lottato per raggiungere un obiettivo. Opaco. Voto 5

Parolo: “ma bomba o non bomba noi arriveremo a..” Al 33’esimo Marco Parolo ha lasciaro esplodere una bomba che ha portato in vantaggio la Lazio a Napoli. Un gol importante per i biancocelesti che ha confermato quanto importante sia stato Parolo in questa stagione, ma al San Paolo al di la della bomba l’ex Parma si è visto soprattutto per una serie di errori. Leggero e superficiale nei disimpegni e poi ingenuo nel rimediare l’espulsione e lasciare la Lazio in 10 nel momento migliore del Napoli. Svagato. Voto 5.5

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