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FACCIA A FACCIA | Bonucci vs Alaba

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FACCIA A FACCIA – “C’era una volta il libero”. Così potrebbe cominciare una delle tante favelle dedicate al mondo del calcio. Il libero, un dettame calcistico consacrato a chi pensava fuori dagli schemi rimanendo sempre un passo indietro gli altri. Un ruolo che, nell’accezione originale datagli da Karl Rappan al Servette non esiste più, ma che non è scomparso. Bensì si è evoluto, ha cambiato nome e continua a vivere grazie alle idee di alcuni allenatori e soprattutto alle caratteristiche dei giocatori. Un gruppo di ‘homo sapiens sapiens’ del mestiere che annovera al suo interno Leonardo Bonucci e David Alaba.

Bonucci, ritorno al futuro

Siamo sicuri che sulla DeLorean DMC-12 con Marty McFly e Emmett Brown non sia salito anche Leonardo Bonucci? Magari stufo di essere tra i migliori liberi in circolazione, il centrale azzurro avrebbe potuto saltare dentro la macchina del tempo e cimentarsi in un calcio nuovo, più veloce e fisico, ma sempre votato alla tattica. Quarant’anni fa, infatti, lo juventino sarebbe stato fuor da ogni dubbio tra i migliori nel ruolo. Ha senso della posizione, dell’anticipo, conosce le marcature preventive e soprattutto sa cominciare l’azione da dietro con un piede educato, pulito e preciso: tutte caratteristiche che lo avrebbero portato a condividere gli onori della cronaca con Krol, Moore, Matthaus e tanti altri. Oggi, però, che il libero nella sua accezione più aurea e classica non esiste più, a un difensore sono richiesti anche tempismo, corretto posizionamento dei piedi e del corpo, e tanto altro. Tutte frecce che Bonucci ha all’interno della faretra e che, nonostante qualche errore di attenzione di troppo, lo rendono tra i migliori difensori in circolazione.

Alaba, il multiruolo austriaco

Insieme a Leonardo Bonucci, nel circolo dei liberi prestati al calcio moderno entra di diritto, sebbene con storia e caratteristiche diverse, anche David Alaba. Nato centrocampista, passato con successo alla fascia sinistra, l’austriaco è stato plasmato da Guardiola difensore centrale. Un’escalation di compiti e ruoli che lo ha portato a vincere tutto con il Bayern Monaco, nonché a lanciarsi in una nuova sfida Real per sostituire Sergio Ramos. Talento, fisicità e camaleontiche doti calcistiche fanno del viennese il soldato prototipo della modernità pedatoria. Tuttavia, nel suo piede sinistro scorrono vene poetiche di nostalgia. Nonostante, infatti, Euro2020 lo abbia restituito al suo ruolo di creatore sulla fascia, in questi anni Alaba ha sempre permesso alle compagini in cui militava un’eccellente costruzione dal basso, sostituendosi spesso e volentieri ai centrocampisti. Insomma, un libero ‘post litteram’.

Bonucci vs Alaba: difensori, ma anche attaccanti

Bonucci contro Alaba non si leggerà certo Baresi contro Beckembauer (per citare un libero germanofono), ma l’incrocio tra due insolite penne sarà interessante. L’Europeo, si sa, vive di dettagli: un lancio per Immobile, un cross per Baumgartner, e le sorti di una spedizione possono cambiare repentinamente. Per cui non resta che trovare una DeLorean DMC-12, saltarci dentro e stavolta tornare al passato. Senza dimenticare di recuperare prima i due grandi protagonisti di Italia – Austria.

Daniele Izzo

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