Lazio, alti e bassi della colonia olandese: Hoedt l’unico superstite

Pubblicato il 15/01 alle 18.30

NEWS DEL GIORNO – Il girone di ritorno biancoceleste inizia da Bologna: domenica alle 15 la truppa di Donadoni ospita la Lazio. I capitolini sono reduci da due vittorie consecutive in trasferta ed hanno bisogno di continuità per sperare di scalare la classifica e tornare a contatto con le prime posizioni. Il quinto posto, obiettivo dichiarato da Pioli, dista al momento 7 punti ed è occupato dalla Roma di Spalletti, appena subentrato a Garcia. Il Bologna che ospiterà la Lazio sarà profondamente diverso da quello che alla prima giornata di campionato si è presentato all’Olimpico. Per prima cosa sarà diverso il tecnico: sulla panchina dei felsinei non siede più l’ex Delio Rossi, ma Roberto Donadoni, che da quando è approdato in rossoblu è riuscito a dare una scossa agli emiliani.

OLANDESI, CHI NON C’E’ – Da agosto ad oggi la Lazio ha attraversato un paio di periodi di crisi profonda, la panchina di Pioli è stata pesantemente in bilico, ma grazie alle vittorie contro Udinese ed Inter prima di Natale e quella sulla Fiorentina della settimana scorsa il tecnico laziale è riuscito a tenere il suo incarico. L’aspetto dei biancocelesti che in sei mesi è mutato riguarda alcuni degli interpreti in campo, con la colonia olandese ridotta ora al minimo. La causa principale è da ascrivere agli infortuni: de Vrij, titolare nel match d’andata, è fermo ai box dagli inizi di settembre e rischia di non vedere il campo prima della prossima stagione. Un’assenza pesante per la Lazio, la mancanza di un difensore di tale importanza è certamente un duro colpo da superare e la truppa biancoceleste fatica a trovare un assetto difensivo in grado di donare certezze. Nella classifica dei gol subiti i capitolini occupano le ultime posizioni, mentre tra le prime 10 della classe nessuno ha incassato lo stesso numero di reti della Lazio, 27. Non sarà del match nemmeno Kishna, autore della marcatura del raddoppio nel match d’andata. Il giovane ex Ajax sta recuperando da un’operazione al ginocchio, entro fine mese dovrebbe cominciare ad accelerare per tornare in gruppo. Con tutta probabilità dovrà sudare per guadagnarsi il posto, sulla sinistra Keita sta facendo vedere belle giocate.

OLANDESI, CHI C’E’ – Chi ci sarà è invece Hoedt: nelle ultime prove tattiche Pioli lo ha provato al fianco di Bisevac e Mauricio, il numero due ex AZ Alkmaar è quasi certo di una maglia da titolare. All’andata non è sceso in campo, chiuso dalla coppia che ad inizio stagione sulla carta era considerata titolare, de Vrij e Gentiletti. Come si è detto Stefan è fermo ai box, mentre tra un infortunio e l’altro Gentiletti non ha trovato continuità. Anche l’argentino è fermo ai box da metà dicembre, così Wesley in quel di Bologna dovrebbe essere titolare in campionato per la quinta volta consecutiva. Nelle ultime uscite Hoedt ha riscattato qualche prova un po’ opaca, non era semplice reggere l’urto degli attacchi di Inter e Fiorentina a domicilio, ma con lui in campo la Lazio è riuscita a portare a casa l’intero bottino. E pensare che in estate era considerato il quarto della batteria dei difensori, giovane riserva da crescere all’ombra dell’esperienza del connazionale de Vrij. Panchina certa per l’altro olandese Braafheid, che chiuso da Radu e dallo spostamento di Lulic nel ruolo di terzino ha visto il campo nell’intera stagione solo 14 minuti sabato scorso contro la Fiorentina. Olandesi o meno l’obiettivo della Lazio è scritto: serve continuità per sperare di scalare la classifica, già a partire da domenica contro il Bologna.

Gian Marco Torre