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LAZIO-JUVENTUS, BUFFON sotto la NORD: «Stimo tanto i tifosi laziali»

Il portiere juventino: “In questi anni i supporter biancocelesti hanno avuto grande rispetto per me…

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(getty images)

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NOTIZIE SS LAZIO – Al termine della partita contro la Lazio, il portiere juventino Gigi Buffon è andato sotto la Curva Nord, cuore del tifo biancoceleste. “In Italia non siamo abituati a queste cose – dice ai microfoni di Sky -. In questi anni i tifosi laziali hanno avuto grande rispetto per me. Ogni volta che vengo qui mi pare giusto andarli a salutare. Stimo tanto i tifosi della Lazio”. La parola scudetto si può dire? “Grande passo avanti. Siamo stati bravi perché è stata una settimana particolare, dovevamo gestire l’eliminazione dalla Champions. La parolina scudetto ditela voi, la dicono già in tanti. Mancano 7 punti. Se dovessimo raggiungere questo traguardo sarebbe una bellla impresa”, ha concluso Buffon.

 

BUFFON A PREMIUM

E’ fatta

Abbiamo festeggiato come sempre quando vinciamo. Il traguardo è vicino ma manca la matematica.

Cosa è contato di più

Siamo stati bravi ad affrontare con la giusta decisione la gara visto l’eliminazione in Coppa. La Lazio ha avuto molte defezione e ci ha aiutato.

IL cambio di modulo

Il mister deve far giocare gli undici migliori e in questo momento non poteva rinunciare ad uno come Pogba.

Contro il Bayer esempio dove deve arrivare la Juventus. Cosa vi manca

Abbiamo incontrato una squadra più forte di noi ma non pensavo fossero così forti dal punto di vista tattico, fisico e nel gioco.  Queste caratteristiche ho visto in poche squadre. Il Bayer mi ha impressionato. Tanti giocatori giocano insieme. C’è tanta esperienza e giocatori di Nazionali e li abbiamo incontrati quando stavano bene fisicamente.

Bayer candidato alla vittoria finale

Non sarà facile contro il Barcellona.

FINE

Buffon a Premium
Applausi anche dai tifosi della Lazio.
Rapporto decennale. Già quando venivo con il Parma non mi hanno mai fischiato. Ci scambiamo a fine gare un saluto di grande rispetto. Giusto omaggiarli.
Bel timbro sul campionato.
Sono 11 punti, grande margine di vantaggio. Però alla fine si rischia di cadere nel retorico. Fino a che non c’è la matematica c’è da pedalare. C’è il Milan, il derby, il Palermo.
Difficile distrarsi con Conte.
Non può essere altrimenti. Questo è uno dei motivi che anche oggi non ci ha fatto pesare l’uscita dalla Coppa. Siamo stati bravi a prendere il filo del discorso in campionato.
Grande parata, pensione lontana.
Si. Uno deve stare anche al gioco e non deve prendersi troppo sul serio. Mi sono sentito chiamato in causa. Anche a me capita di sbagliare, chiedo venia.

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