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Lo strano caso di Felipe Anderson: da cigno a brutto anatroccolo

LAZIONEWS.EU – Il brasiliano non è più quello che trascinò la Lazio ai preliminari di Champions…

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Pubblicato il 26/12 alle 12.00

LAZIONEWS.EU – “Non sono così brutto”. E’ lo stesso Felipe Anderson ad ammetterlo; peccato però che l’analisi si riferisse al proprio avatar in Fifa16, noto gioco per consolle. Le parole del brasiliano trovano facile applicazione anche se usciamo dal contesto ludico e ci soffermiamo sulle prestazioni in campo. Troppo brutto per essere vero, il numero 10 biancoceleste non può essere quello visto in questa prima metà di stagione.

DOV’E’ FINITO FELIPE? – Aveva fatto innamorare tutti con le sue accelerazioni, quelle serpentine che ubriacavano i difensori avversi, quei gol che solo lui sembrava in grado di fare Manchester United, Barcellona, PSG, Real Madrid: tutte le big d’Europa avevano bussato alle porte di Formello per chiedere informazioni, Lotito lo aveva blindato chiedendo addirittura 100 milioni. Una valutazione chiaramente fuori mercato per il brasiliano, una dimostrazione dell’amore del presidente verso il suo numero 10. Per nessuna cifra lascerà la Lazio, uno come lui al momento non c’è, andava dicendo il numero uno laziale. Poi, però, così come si era acceso, Felipe Anderson ha smesso di brillare. I dribbling non gli riuscivano più, le sue accelerazioni non erano più così devastanti. Colpa della squadra che non gira come si deve, ma Pipe ci ha messo del suo. I piedi sono divini, ma un carattere troppo fragile lo condanna.

ANNO NUOVO, FELIPE VECCHIO – Il 2015 è in chiaroscuro per l’ex stellina del Santos, ora c’è un nuovo anno per ricominciare. Anche contro l’Inter, la partita della rinascita laziale, sul campo che lo aveva consacrato a livello internazionale, Felipe Anderson è apparso ancora spaesato, fuori dagli schemi e senza quella spavalderia, figlia della giovane età, che lo aveva contraddistinto. Le voci di un Zarate-bis si addensano sulla sua testa, in molti lo hanno già condannato. “Non è più quello di prima”,  “E’ stata una meteora” i commenti più ricorrenti. Un nuovo anno sta per iniziare. C’è da azzerare quanto fatto e ripartire, ci sono dei dubbi da lasciare indietro, proprio come faceva un anno fa con i difensori: perchè, effettivamente, ha ragione lui, Felipe Anderson. Non è così brutto.

Matteo Vana

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