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MIELE: “REJA è una sicurezza nell’immediato, per il futuro fiducia in BOLLINI”

L’ex giocatore biancoceleste, ora avvocato, parla anche del calcioscommesse: “Ritengo che la Procura abbia poco in mano”…

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(Getty Images)

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NOTIZIE SS LAZIO – Renato Miele a Lazio Style Radio ha parlato di diversi argomenti legati all’universo biancoceleste, a partire dal nuovo allenatore della Lazio, Edy Reja:

Reja è una sicurezza, è una garanzia, con la sua esperienza saprà affrontare tutte le situazioni più difficili.E’ un allenatore esperto, una persona preparata, che potrà fare il bene della Lazio. Il problema nasce se in questo momento fosse stato il caso di fare una scelta per il futuro con un progetto o fare una scelta per un futuro immediato. La Lazio, con Reja, ha deciso però di risolvere il futuro immediato, per risolvere la stagione, fare un buon campionato e raggiungere un posto in Europa. Tenendo conto della scarsità delle risorse, tenendo conto della crisi, avrei affrontato il problema rivalutando il settore giovanile, riscoprendo nuovi rapporti con le società del territorio per cercare di ovviare di comprare sempre il giocatore preparato. Quindi un nuovo progetto con delle nuove idee che però, se i dirigenti sono legati al guadagno, non hanno queste idee per il futuro”.

Sulla presenza di Bollini nello staff: “Se questo fosse il progetto, sarebbe un bel progetto. Tenere Reja con un allenatore che stanno preparando per il futuro. Bollini conosce i giovani, che potrebbero rilanciare. Se alla base di questa scelta c’è un progetto, e che quindi Reja guiderà la barca con la sua esperienza in un momento di tempesta, quando tornerà la calma ci sarà l’esecuzione del progetto Bollini”

Ci sono squadre che ci hanno messo tre anni per un progetto

“Nel calcio non c’è da inventare niente. C’è solo da creare uomini e squadre che siano all’altezza. Ci sono squadre che, con pochi soldi a disposizione, fanno bella figura. Bisogna abituare la cultura e l’opinione pubblica e dire: per tre anni faccio la spesa a dieci euro, però tra un po’ questi dieci euro potranno valerne cinquecento. E’ peggio promettere di comprare grandi campioni e poi prendi nomi stranieri che si rivelano delle delusioni. Meglio dire onestamente di stare riprogrammando il futuro”

Sugli allenamenti di Reja: “Un professionista deve fare queste cose, c’è bisogno di ricreare l’entusiasmo e la concentrazione. Poi è giusto che, in questi casi ci sia anche un po’ di festa, ma da calciatore professionista. Il fatto che abbia invitato i calciatori ad allenarsi anche a Capodanno significa che bisogna riconcentrarsi per recuperare il terreno perduto. Tra l’altro c’è una squadra importante da affrontare: c’è bisogno di riconcentrarsi, cosa che si può fare solo allenandosi anche nei giorni di festa”

Su Bazzani e il calcioscommesse: “Ritengo che la Procura abbia poco in mano. Se costretta ad arresti preventivi vuol dire che sta cercando ancora degli elementi per continuare ad agire. Non ho più fiducia in queste indagini sul calcio, perché abbiamo visto come andrà a finire. Dal 2006 non risolvono nulla, pagheranno sempre i soliti deboli e sconosciuti. Si farà tanto clamore per nulla, non si farà un processo, non finirà un processo. Quelli sportivi ormai sono diventati ridicoli, perché si aspettano quattro gradi di giudizio per aver poi un’ammenda. Non mi preoccuperei più di tanto: tutte queste parole, questi interrogatori non tireranno fuori nulla di rilevante”

Su Mauri: “Mauri è stato preso di mira perché è tra quelli che ha qualche elemento in più, rispetto agli altri, che le autorità giudiziarie possano far valere. E’ ridicolo che però paghi uno solo giocatore una situazione di cui sanno dal 2006 in cui sono coinvolti tutti, dai dirigenti ai giocatori. E’ un ipocrisia generale, Mauri è un giocatore a fine carriera che viene usato come usano Brocchi e come hanno usato Gattuso. La magistratura cerca persone note per farsi pubblicità sui giornali. Io ormai non ci credo più, stiamo vivendo un mondo in cui si sono persi dei valori che vanno recuperati. L’uomo è la cosa più importante”

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