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Il preparatore dei portieri Nenci: “Provedel straordinario, numeri alla Ter Stegen o Buffon”

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Provedel premiato da Tare

NENCI INTERVISTA PROVEDEL LAZIO- Il preparatore dei portieri della Lazio Massimo Nenci è intervenuto in un’intervista concessa alla pagina Instagram nelmondodeiportieri. Ecco le parole su Ivan Provedel, ma non solo.

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Le parole di Nenci in un’ intervista sulla Lazio , Provedel e gli altri portieri

Nenci su Provedel

“È molto forte, ha bisogno di un po’ di brillantezza. Si lavora sulla rapidità e sulla velocità e mi sembra abbia avuto risultati ottimi. Maximiano e Adamonis hanno bisogno di forza. Fanno sedute di 15 minuti specifici. Provedel ci ha tolto da situazioni imbarazzanti. Ha coperto tutta la sua area. Su di lui abbiamo scommesso. Lo avevamo valutato e aveva potenzialità per giocare con noi. Lui riempie l’aria, ha visione di gioco. Lo abbiamo visionato per parecchi mesi ed eravamo sicuri ci potesse essere utile. Non pensavamo a questo livello così alto, ma è stato straordinario. Ha fatto 21 cleansheet ha fatto qualcosa di straordinario. Noi siamo stati a tirar fuori quello che lui aveva dentro, ma queste caratteristiche le aveva lui. Ha fatto numeri che fa gente come Ter Stegen e Buffon, qualcosa di inaspettato è incredibile”.

Nenci su Maximiano

“Ha avuto intanto problemi di lingua. Ha un modo di parare diverso. È sempre in movimento, ha il baricentro all’indietro e va spesso in spaccata. Aveva bisogno di un anno quasi sabbatico per capire il nostro mondo. In più è stato sfortunato perché davanti ha avuto uno come Provedel che forse in un anno ha sbagliato una partita o due. Anno difficile per lui e mi dispiace perché è un ragazzo straordinario, ma davanti ha avuto uno che ha fatto un anno straordinario”.

Nenci sui giovani italiani

“Lo scorso anno mi ero innamorato di Carnesecchi. Lui sarà il prossimo portiere della Nazionale, è un talento naturale. Avevo visto Caprile ed è veramente forte. Ne ho visti altri due : Martinelli della Fiorentina e Desplanches che ha giocato nell’Under20. Un anno possono fare tutti, è la conferma che fa la differenza perché vuol dire che hanno testa. La testa fa la differenza”.

Nenci su Kepa

“L’ho voluto io al Chelsea. Lo avevo visto a 19 anni al Napoli e ne parlai con Reina che mi disse prendiamolo che è un fenomeno. Non lo hanno voluto prendere”.

Nenci sul gioco di Sarri alla Lazio

“Il gioco del mister prevede anche la costruzione dal basso e devono avere visione di gioco. Il nostro portiere tocca 32/34 palloni e gioca quasi sempre corto, solo due o tre sono lanci lunghi. Dobbiamo avere un portiere con i piedi da centrocampista. Noi lavoriamo a contatto con la difesa. Il nostro portiere fa in media 6 km. Il portiere deve seguire la linea difensiva e deve comunicare bene con la difesa. Lavoriamo su Wyscout e in allenamento prepariamo il portiere a cosa si troverà in partita. Se dobbiamo affrontare Insigne prepari il portiere che da quel punto preciso del campo proverà il tiro a giro. Non tutti i portieri bisogna lavorarli allo stesso modo”.

Nenci sul calcio moderno

“Molto spesso, giocando ogni tre giorni, i portieri hanno bisogno di un turno di riposo per svagare la mente. Anche Szceszny ogni tanto doveva riposare per una gara in campionato. Se non sei libero di testa è difficilissimo perché, per esempio alla Juventus, magari subisci solo un tiro in porta a partita devi essere al massimo. Si capisce quando uno ha bisogno di uno stop, noi ce ne accorgiamo perché non è perfetto nelle scelte. Magari manca lo spunto, l’anticipo”. 

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